Facciamo uso di domande per insegnare efficacemente (Parte 1)
1. Perché si può dire che Gesù era un buon ascoltatore?
1 Già da piccolo Gesù aveva l’abitudine di ascoltare le persone e incoraggiarle a esprimere le loro idee. Quando aveva 12 anni, per esempio, i genitori lo avevano trovato nel tempio in mezzo ai maestri, “ad ascoltarli e interrogarli”. (Luca 2:46) Gesù non era andato nel tempio per far mostra della sua conoscenza. C’era andato per ascoltare, benché facesse anche domande. Può darsi che la sua tendenza a essere un buon ascoltatore fosse una delle qualità che gli fecero ottenere il favore di Dio e degli uomini. — Luca 2:52.
2, 3. Come sappiamo che Gesù ascoltava ciò che dicevano quelli che istruiva?
2 Dopo essersi battezzato ed essere stato unto come Messia, Gesù continuò ad ascoltare le persone. Non era così preso da quello che insegnava da dimenticarsi di quelli che andavano a sentirlo. Spesso faceva una pausa, chiedeva quello che pensavano e ascoltava la loro risposta. (Matteo 16:13-15) Per esempio, dopo la morte di Lazzaro, il fratello di Marta, Gesù le disse: “Chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai”. Poi le chiese: “Credi tu questo?” E sicuramente Gesù ascoltò la risposta di Marta: “Sì, Signore; io ho creduto che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. (Giovanni 11:26, 27) Che soddisfazione sentire Marta esprimere la sua fede in quel modo!
3 Nell’occasione in cui molti discepoli lo abbandonarono, Gesù volle sapere cosa ne pensavano gli apostoli. Così chiese: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?” Simon Pietro rispose: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. (Giovanni 6:66-69) Queste parole devono aver fatto molto piacere a Gesù, e una simile espressione di fede da parte di qualcuno che studia la Bibbia rallegra senz’altro anche noi.
Ascoltava con rispetto
4. Come mai molti samaritani riposero fede in Gesù?
4 Un’altra ragione per cui Gesù era efficace nell’opera di fare discepoli è che si interessava delle persone e le ascoltava con rispetto. In un’occasione, per esempio, Gesù diede testimonianza a una samaritana presso la fonte di Giacobbe, nelle vicinanze di Sichar. Durante quella conversazione non parlò sempre lui; ascoltò quello che lei diceva. Mentre l’ascoltava, Gesù notò l’interesse della donna per la pura adorazione e le disse che Dio cercava quelli che erano disposti ad adorarlo con spirito e verità. Mostrò rispetto e premura per quella donna, al che lei parlò ad altri di lui, e “molti samaritani di quella città riposero fede in lui a motivo della parola della donna”. — Giovanni 4:5-29, 39-42.
5. Spiegate come può aiutarci a iniziare conversazioni nel ministero il fatto che alla gente di solito piace dire la propria opinione.
5 Alla gente di solito piace dire quello che pensa. Per esempio, agli abitanti dell’antica Atene faceva piacere dire la propria opinione e ascoltare qualcosa di nuovo. Fu per questo che quando si trovò sull’Areopago, in quella città, l’apostolo Paolo pronunciò un discorso efficace. (Atti 17:18-34) Oggi per avviare una conversazione con un padrone di casa nel ministero potremmo dire: “Le sto facendo visita perché mi interessa conoscere la sua opinione su [un certo argomento]”. Poi ascolteremo il parere della persona, faremo un commento o le chiederemo qualcosa in proposito. Quindi mostreremo gentilmente quello che dice la Bibbia sul soggetto.