Aiutiamo i sordociechi a conoscere Geova
1. In che modo Gesù dimostrò compassione per i sordociechi?
1 Mancavano solo pochi giorni alla morte di Gesù. Mentre quest’ultimo lasciava la città di Gerico, due mendicanti ciechi gli gridarono: “Signore, [...] abbi misericordia di noi!” Sebbene fosse emotivamente sotto pressione al pensiero delle prove che lo aspettavano, Gesù si fermò, chiamò a sé quegli uomini e li guarì (Matt. 20:29-34). In un’altra occasione Gesù guarì un uomo sordo (Mar. 7:31-37). Nella vita di tutti i giorni, potrebbe capitarci di incontrare sordociechi. In che modo possiamo imitare la compassione di Gesù e aiutarli a conoscere Geova?
2. (a) Come possiamo riuscire a dare testimonianza a un sordocieco che incontriamo in un luogo pubblico? (b) Come trattare con un sordocieco? (Vedi il riquadro)
2 Siate pronti ad aiutare: Se vi capita di incontrare un sordocieco, forse in un luogo pubblico, fategli capire che siete vicino a lui toccando la sua spalla o il suo braccio. Presentatevi con il vostro nome o segno-nome e offritevi di aiutarlo, se necessario. Inizialmente la persona potrebbe essere diffidente, pensando che vogliate approfittare della sua condizione, come spesso accade. La vostra cordialità e il vostro interessamento sincero, però, la metteranno a proprio agio. Tenete presente inoltre che ci sono vari gradi di sordità e di cecità. Questo vi aiuterà a stabilire il modo migliore per comunicare con un sordocieco. Forse potreste dire che partecipate a un’opera di istruzione biblica. Offritevi di leggere un brano biblico come ad esempio Levitico 19:14 o Rivelazione 21:3, 4. Se la persona è in grado di leggere il braille, chiedetele se gradirebbe ricevere una pubblicazione in braille che la aiuterà a conoscere meglio la Bibbia.
3. Cosa possiamo fare per cercare le persone sordocieche nel nostro territorio?
3 Cerchiamo i sordociechi: Ci capita raramente di incontrare sordociechi nel ministero di casa in casa visto che molti di loro preferiscono non parlare con gli sconosciuti che si presentano alla loro porta. Per questo motivo è necessario un vero sforzo per ‘cercare’ queste persone con l’obiettivo di dare loro testimonianza (Matt. 10:11). Uno dei vostri colleghi o compagni di scuola è sordocieco? Prendete l’iniziativa di parlargli. Se nel territorio in cui predicate c’è una scuola per sordociechi, offrite alcune delle nostre pubblicazioni in braille per la biblioteca. Conoscete qualcuno che ha un familiare sordocieco? Nel vostro territorio esistono organizzazioni che provvedono servizi utili per i sordociechi o strutture di residenza assistita con ospiti sordociechi? Che parliate con un familiare, con un impiegato alla reception o con il direttore, spiegate che i Testimoni di Geova desiderano aiutare i sordociechi e offritevi di portare loro delle pubblicazioni in braille. Se spiegherete lo scopo della vostra visita, probabilmente riuscirete a contattare delle persone sordocieche.
4. Che lezioni traiamo dall’esperienza di una pioniera?
4 Mentre stava rivisitando un sordo presso una struttura di residenza assistita con ospiti sordi e sordociechi, una pioniera chiese alla direttrice il permesso di offrire un regolare studio biblico settimanale agli altri pazienti sordi e sordociechi. La direttrice accettò ma aggiunse che i pazienti sordociechi avrebbero avuto bisogno di assistenza maggiore per poter comunicare e chiese se la pioniera sarebbe stata capace di gestire la situazione. La sorella fu felice di spiegare che erano disponibili pubblicazioni per coloro che leggono il braille e che ci sarebbero stati volontari della sua congregazione disposti a fare da interpreti dello studio biblico per qualsiasi sordocieco che avesse mostrato interesse. Da allora quei proclamatori hanno condotto diverse sessioni di studio a cui hanno assistito cinque sordi e persino un sordocieco. La sorella ha detto che mostrare interesse sincero ed esprimere il suo desiderio di dedicare tempo ai sordi e ai sordociechi ha aperto la strada per predicare a coloro che non ricevono molta attenzione dagli altri.
5. Quale iniziativa prese un pioniere per aiutare un sordocieco, e con quali risultati?
5 Un pioniere era impegnato nella testimonianza pubblica di fronte a un’università per sordi. All’imbrunire riconobbe uno studente sordocieco con il suo bastone che si allontanava dal campus. Il fratello aveva provato in precedenza a dargli testimonianza senza risultati. Quella sera lo studente stava avendo qualche difficoltà nell’attraversare la strada, quindi il fratello gli diede un colpetto sull’avambraccio, si fece riconoscere e gli chiese se poteva aiutarlo. Lo studente accettò grato tale aiuto. Il fratello scoprì che stava andando a comprare delle medicine in farmacia e si offrì di guidarlo e di aiutarlo a comunicare. Mentre aspettavano di ricevere le medicine, riuscirono a intavolare una bella conversazione sulla Bibbia. Lo studente chiese una delle nostre pubblicazioni e da allora mostra interesse per la buona notizia.
6. Quali risultati positivi otterremo interessandoci dei sordociechi?
6 Ovviamente non possiamo guarire le persone dalla loro sordità o cecità come fece Gesù; possiamo, però, aiutare tutti coloro le cui menti sono state accecate dal dio di questo sistema di cose a capire la verità contenuta nella Parola di Dio (2 Cor. 4:4). Gesù guarì le persone perché fu “mosso a pietà” nei loro confronti (Mar. 7:37; Matt. 20:34). Se diamo prova di un interessamento simile per i sordociechi, potremo avere il privilegio di aiutare qualcuno di loro a conoscere Geova.