Usiamo discernimento nel fare domande (Parte 2)
1. Di cosa parleremo in questo articolo?
1 In un precedente articolo sono stati dati utili suggerimenti sull’abile uso di domande. Quali sono altre difficoltà che possiamo trovarci ad affrontare nel fare domande, e come possiamo superarle?
2. Cosa potete fare se lo studente non capisce una domanda?
2 E se lo studente non capisce una delle domande presentate nel video? Provate a riformulare la domanda ripetendo i segni utilizzati nel paragrafo. Per esempio, se il paragrafo tratta alcuni aspetti del veniente paradiso, dopo aver visto il paragrafo potreste semplicemente chiedere: “Futuro, come?” Se capite che lo studente ha difficoltà con le domande in generale, dopo ogni paragrafo chiedetegli di spiegare quello che ha appena visto. È sufficiente che lo studente capisca il punto principale del paragrafo. Potete anche fare domande che affermino esattamente il contrario. Ad esempio, se volete che lo studente capisca che i morti sono inconsci, potreste fare riferimento a una persona in una tomba e chiedere: “Questa persona sta pensando, vero?” A volte potreste fare una serie di domande di questo genere per far arrivare lo studente, per esclusione, alla conclusione corretta (Gen. 4:6, 7).
3. Come possiamo fare buon uso delle domande composte in lingua dei segni?
3 Domande composte. Le domande composte permettono di costruire progressivamente un pensiero nella mente dell’interlocutore (Giona 4:9-11; Matt. 17:25). Le domande composte, però, se fatte una dopo l’altra, possono risultare pesanti. Dato che non è possibile che la domanda del video si adatti a tutte le persone che lo guarderanno, siete voi insegnanti che dovete discernere quando è il caso di separare le domande. Come potete farlo? Dopo aver fatto la prima domanda, fate una pausa e permettete allo studente di rispondere. Una volta che siete sicuri che lo studente abbia chiaro in mente il concetto si potrebbe, usando e mantenendo un classificatore che rappresenti la persona in questione, rivolgergli la domanda: “Chi è questa persona?” Dopo la sua risposta, mantenendo sempre fermo il classificatore della persona, chiedetegli: “E’ buono o cattivo?” poi , continuando a mantenere lo stesso classificatore, chiedetegli: “Cosa pensa Geova di lui?”.
4. Perché le domande volte a conoscere il punto di vista sono importanti?
4 Domande volte a conoscere il punto di vista. Ponete domande per stabilire se lo studente si è convinto di quello che sta imparando (Giov. 6:67; 11:26). Per esempio, potreste chiedere: “Cosa ne pensi?” o “Perché ritieni che quello che Geova richiede da noi sia giusto?” Domande come queste hanno l’obiettivo di raggiungere il cuore e di far emergere i sentimenti dello studente sull’argomento. Dai suoi commenti, potete capire quando è necessario dare maggiore aiuto.
5. Cosa siete determinati a fare riguardo all’uso di domande nel ministero?
5 Mettere in pratica i suggerimenti menzionati può aiutarvi a usare discernimento quando fate domande, permettendo ai sordi di sentirsi più a loro agio e di trarre il massimo beneficio dallo studio della Bibbia.