La scomparsa dell’ottimismo
“Non resta nulla dell’ottimismo alquanto ingenuo del diciannovesimo secolo quando si attendeva che scienza e progresso abolissero ogni male, individuale e collettivo. Ogni tradizionale certezza crolla; le culture e le civiltà si sgretolano; l’umanità in generale è conscia dell’estrema precarietà della sua esistenza”. — Dalla prefazione del libro “La Mort et Ses Mysteries” (“La Morte e i suoi misteri”) dello psicologo francese Ignace Lepp.