L’indipendenza del Transkei
● Verso la fine di ottobre del 1976, moltitudini di persone si radunarono a Umtata, capitale del Transkei, per le celebrazioni e le cerimonie. A mezzanotte del 25 ottobre, salutata da 101 salve di cannone, la bandiera sudafricana fu abbassata per l’ultima volta e fu issata la nuova bandiera del Transkei. Il Transkei era divenuto ufficialmente il cinquantesimo stato indipendente dell’Africa. È il primo degli “homelands” (grandi territori riservati a ciascuna tribù africana) del Sud Africa a ottenere tale privilegio.
Situato nella parte sudorientale del Sud Africa, il Transkei è grande pressappoco quanto la Danimarca (44.000 chilometri quadrati) con una popolazione di circa 1.750.000 persone, inclusi circa 10.000 bianchi. La maggior parte dei negri del paese parla lo xhosa (affine allo zulù) ma appartiene a vari gruppi tribali: Mpondo, Tembu, Bomvana e Fingo. Il paese è abbastanza fertile e ben irrigato. A sud è delimitato dal fiume Kei, da cui il nome “Transkei”.
Le tribù di lingua xhosa si sono stabilite nel territorio sin da verso il quindicesimo secolo. Nel diciottesimo secolo scoppiarono conflitti tra i negri delle tribù e i coloni bianchi, e ne seguì una lunga serie di guerre. Poi, alla fine del diciannovesimo secolo i bianchi ebbero il sopravvento e il governo inglese annetté il territorio alla Colonia del Capo. Dal 1910 il Transkei ha fatto parte prima dell’Unione e poi della Repubblica Sudafricana.
Seguendo l’evoluzione della politica di sviluppo separato del Sud Africa, nel 1963 fu concessa un’autonomia parziale. Il Parlamento ha 150 membri, costituiti da 75 capi tradizionali e da 75 membri eletti. In una recente elezione ha vinto il partito del capo supremo Kaiser Matanzima con una schiacciante maggioranza. Ora è il capo o primo ministro del paese. Il nuovo paese seguirà una politica antirazzista; non ci sarà segregazione. Ma dal lato economico dipenderà molto dal Sud Africa. Recentemente l’O.N.U. ha votato contro il riconoscimento del Transkei, e finora nessun paese eccetto il Sud Africa ha riconosciuto il nuovo stato.