BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g79 8/1 pp. 3-4
  • Vi interessate amorevolmente delle persone?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Vi interessate amorevolmente delle persone?
  • Svegliatevi! 1979
  • Vedi anche
  • Pettegolezzo: Perché piace tanto?
    Svegliatevi! 1991
  • Pettegolezzo: Che male fa?
    Svegliatevi! 1989
  • Voi potete stroncare i pettegolezzi!
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
  • Cosa c’è di tanto grave nel pettegolezzo?
    Svegliatevi! 1999
Altro
Svegliatevi! 1979
g79 8/1 pp. 3-4

Vi interessate amorevolmente delle persone?

LA GENTE si interessa della gente. Non è così? Chi di noi non desidera sentir parlare d’altri? Ma possiamo accrescere la nostra gioia e la nostra soddisfazione se comprendiamo la differenza che c’è fra interessarsi delle persone e interessarsi amorevolmente delle persone, agendo di conseguenza. A tal fine consideriamo il pettegolezzo.

“Il più fenomenale successo nell’industria editoriale d’oggi”. Questo commento citato in Business Week del 16 maggio 1977 riguardava la rivista People (Gente). La sua popolarità è solo uno dei segni che il pubblico in generale è assetato di notizie sulla gente.

Ne avete visto altre indicazioni? In Europa si riscontra che la maggioranza delle edicole sono sommerse di riviste contenenti articoli su principesse, nobili e celebrità internazionali, il jet set o la bella gente, come sono chiamati. Un recente articolo di McCall’s intitolato “I pettegoli”, diceva:

“Come il mare che ci circonda, [il pettegolezzo] è dappertutto. In un caso su due, i romanzi più venduti assumono la forma di una storia i cui personaggi ‘fittizi’ . . . sono persone reali, appena mascherate. Anche i giornali in precedenza più seri sono divenuti meno rigidi tanto che pubblicano una rubrica sulla ‘gente’, e stampano vignette sulla gente famosa, che più personali sono meglio è. E dai portici delle case americane i pettegolezzi sono finiti sulle prime pagine dei giornali americani.

È vero che ad alcuni può non piacere l’idea che quello che leggono è “pettegolezzo”. Forse lo definiscono “cronaca investigativa” o “giornalismo intimo”. Ma l’antropologa Margaret Mead ha fatto queste osservazioni:

“In una magnifica esplosione di entusiasmo, i giornalisti di tutto il paese — e anche dell’Inghilterra e dei paesi dell’Europa occidentale — hanno celebrato il loro successo con le chiacchiere sulla gente. Per dirla in parole povere, il loro successo con i pettegolezzi”.

È male interessarsi degli altri, è cioè qualcosa da evitare? Potrebbe avere dei lati buoni? È qualcosa di nuovo? Henry R. Luce, editore della rivista Time, disse una volta: “Non è stato il Time a dare per primo tanta importanza ai racconti sulle persone; è stata la Bibbia”.

Sì, la Bibbia contiene molti racconti inerenti a persone. Essa dà anche consigli divini sull’interesse che dobbiamo nutrire nei riguardi degli altri.

I racconti della Bibbia sulle persone non sono semplici e inutili chiacchiere. In contrasto con molti odierni pettegolezzi, i racconti biblici non hanno lo scopo di divertire con gli aspetti intimi delle manchevolezze altrui, di rovinare la reputazione a qualcuno o soddisfare semplicemente la curiosità dei lettori. Questi racconti incoraggiano invece a interessarsi delle persone spinti da buoni motivi.

Prendete ad esempio il racconto di Caino e Abele. È solo una notizia scabrosa su un problema familiare, su una rivalità tra fratelli? Tutt’altro. La Bibbia trae dal racconto importanti lezioni di fede, insegnando come evitare l’odio e ottenere l’approvazione di Dio. Quindi ciò che la Bibbia dice di Caino e Abele è “utile” per noi. — Ebr. 11:4; 1 Giov. 3:10-15; 2 Tim. 3:16, 17.

Anche quando riferisce le manchevolezze dei “buoni”, la Bibbia fornisce particolari utili ai lettori riflessivi. Pochi non hanno sentito dell’adulterio di Davide con la bella Betsabea. Tuttavia com’è diverso il racconto biblico dagli odierni articoli di giornali o di riviste sulle infedeltà dei divi del cinema e degli uomini politici. La Bibbia indica chiaramente che Dio disapprovò il peccato di Davide, e mostra che pur essendo stato Davide vicino a Dio, fu punito. Non esalta l’immoralità né la fa apparire piacevole. Le Scritture narrano pure che Davide si pentì sinceramente per cui Dio gli mostrò misericordia. — 2 Sam. 11:1–12:23; Sal. 51.

Forse è facile imparare questa lezione e cercare di limitare il nostro interesse per i pettegolezzi dei giornali e delle riviste. Ma che dire dell’aspetto più comune, di quello che sentiamo dire sugli altri da coloro che frequentiamo? Dovremmo combattere la tendenza a provare piacere nel sentire fattarelli o notizie su coloro che conosciamo?

Non necessariamente, poiché è naturale e giusto interessarsi di parenti, amici e conoscenti. Se uno di essi si sposa, ha un figlio, è stato malato, fa buon progresso nello studio della Bibbia, ha trascorso una bella vacanza o gli è capitato qualcosa di interessante, abbiamo ogni motivo di interessarcene. Ci interessiamo amorevolmente di tali persone. Perché dunque non dovremmo sentirne parlare o parlarne noi stessi?

La Bibbia avverte tuttavia che è pericoloso fare tante chiacchiere inutili. (Prov. 10:19; 15:2) E le Scritture condannano chi fa o anche ascolta le maldicenze, poiché non si basano su un amorevole interesse per la persona di cui si parla. (Eccl. 10:12-14; 3 Giov. 9, 10) Coloro che fanno tali pettegolezzi — sia chi parla che chi ascolta — non fanno del bene a nessuno. È veramente nocivo riferire l’errore di qualcuno col motivo di sminuire quella persona agli occhi altrui, fare sensazione o dare l’impressione d’essere fonte di informazioni segrete. La Parola di Dio dice che questo tipo di pettegolezzo separa gli amici. Certo, in tali casi la lingua non è usata per recare “guarigione”. — Prov. 12:18; 17:9, Versione Riveduta.

I consigli dell’apostolo Paolo fanno capire che anche i cristiani possono correre questo pericolo. Ai suoi giorni, nel primo secolo E.V., alcune donne erano ‘non occupate, andando in giro per le case; sì, non solo non occupate, ma anche pettegole e intromettenti negli affari degli altri, parlando di cose di cui non dovevano parlare’. — 1 Tim. 5:13.

Ma come facciamo a stabilire se l’interesse per cui stiamo a sentire quando si parla di altri è giusto o no? Un modo è quello di chiedere: “Mi interesso amorevolmente della persona di cui si parla?” Se sentiamo qualcosa di negativo, ascoltiamo con l’idea di come potremmo essere d’aiuto? Forse qualcuno racconta che una persona di nostra conoscenza ha avuto una disavventura. Cominciamo a pensare di visitare quella persona per edificarla, di offrire il nostro aiuto nei lavori di casa o anche di inviare un biglietto esprimendo la nostra preoccupazione e il nostro interesse? Se però quanto vien detto non serve a nulla di buono per nessuno, perché ascoltare? Non è semplice pettegolezzo? Potrebbe anche essere calunnia. — Prov. 16:28; Rom. 1:28-32.

L’apostolo Paolo diede l’esempio di come interessarsi amorevolmente degli altri. Una volta fu informato che i cristiani della congregazione di Corinto avevano la tendenza a seguire vari uomini importanti. Stette Paolo a sentire perché si trattava di pettegolezzi interessanti? No. Egli si interessava amorevolmente dei suoi fratelli di Corinto, e agì in modo concreto per aiutarli. Scrisse loro, dando consigli utili per correggere l’errore. — 1 Cor. 1:11-13; 3:4-23.

Pertanto, in un’epoca in cui il pettegolezzo “va a gonfie vele”, facciamo bene a pensare al modo in cui reagiamo ad esso. Stiamo attenti a non farci coinvolgere in pettegolezzi che non servono a nulla di buono? I nostri pensieri e le nostre azioni sono guidati da un interesse veramente amorevole per le persone?

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi