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  • g85 22/11 p. 22
  • Una soddisfacente opera per i giovani

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  • Una soddisfacente opera per i giovani
  • Svegliatevi! 1985
Svegliatevi! 1985
g85 22/11 p. 22

Una soddisfacente opera per i giovani

DESIDERO presentarmi. Mi chiamo Luisella e sono una pioniera speciale. In altri termini, compio a tempo pieno l’opera di evangelizzazione cooperando con l’organizzazione dei testimoni di Geova. È un servizio così soddisfacente e che mi fa sentire così utile al prossimo che lo raccomando a tutti i giovani i quali come me hanno conosciuto il meraviglioso Dio Geova.

Alcuni mesi fa, proprio mentre compivo l’opera di evangelizzazione insieme a un’altra testimone di Geova, fui fermata da due carabinieri che vollero accertare se portavamo con noi delle armi. Lì per lì ci venne da ridere pensando al fatto che noi Testimoni usiamo un’arma soltanto, “la spada dello spirito”, cioè la Parola di Dio, la Sacra Bibbia, un benefico strumento spirituale per un’attività spirituale. — Efesini 6:17.

I due tutori dell’ordine mi chiesero poi se a mio carico avevo dei precedenti penali, il che mi portò bruscamente a ricordare uno squallido periodo della mia vita in cui non conoscevo ancora il messaggio biblico. Avevo diciannove anni quando la Questura di Verona (Italia) mi impose di lasciare la città con un foglio di via obbligatorio, ritenendomi una persona pericolosa per la cittadinanza. Non sono solita rivangare il mio passato, anche perché ho fiducia che Geova ha perdonato benignamente gli errori fatti nell’ignoranza. Ma quel giorno non potei fare a meno di passare in rassegna i miei tristi ricordi.

Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza è stato per me, come credo per molti ragazzi, molto brusco. Da molto religiosa — ma con una religiosità priva di un solido fondamento — andai all’estremo opposto dichiarandomi, all’età di quindici anni, atea e materialista. Da allora iniziò una lunga serie di errate esperienze. Feci parte di un movimento politico della sinistra extraparlamentare, nella convinzione che era necessario cambiare drasticamente questa società. Lo abbandonai dopo soli due anni essendomi accorta che nemmeno i capi più rispettati del gruppo credevano nella realizzazione di una società senza divisioni di classe. ‘Basta con la politica’, mi dissi.

Nel frattempo mio padre si ammalò di cancro e il mio ateismo fu scosso dal bisogno di capire il senso della morte e delle sofferenze. Una suora a cui mi rivolsi mi incoraggiò a leggere le Confessioni di “Sant’Agostino”. Né libri come questo, né conversazioni con sacerdoti da me interpellati, mi diedero risposte soddisfacenti. Mio padre morì e con lui persi un caro amico e confidente. Passai quindi a un’altra esperienza: da una deludente ideologia politica a una filosofia che giustifica la ricerca del piacere, del vivere per l’attimo presente. Uso di droga e condotta immorale caratterizzarono questa seconda fase del mio triste passato. Ma veniamo alla terza fase. L’ebbrezza dei piaceri presto scomparve, sostituita dalla noia più profonda. Caddi in una grave forma di esaurimento nervoso e fui ricoverata in ospedale. Mi ci vollero molti mesi per ritornare alla normalità. Mi riavvicinai in qualche modo alla Chiesa Cattolica. Meditavo su libri scritti da mistici che però non mi appagavano. Così integrai le mie letture con libri sul taoismo e sulla filosofia indù.

Fu in quel periodo, verso il marzo del 1980, che conobbi la via del vero cristianesimo, l’ultima e più soddisfacente esperienza della mia vita. Evidentemente Geova aveva intravisto fra i miei tanti errori qualcosa di buono e mi stava attirando a lui. Ricevetti al mercato, da un testimone di Geova, i libri La vita ha veramente uno scopo e La Verità che conduce alla Vita Eterna. Li lessi quel giorno stesso e, dopo aver controllato con la mia Bibbia le prime scritture per vedere se erano state citate accuratamente, mi convinsi che c’era qualcosa di buono in ciò che leggevo. Iniziai uno studio biblico con i testimoni di Geova e apprezzai moltissimo le chiare verità della Bibbia. Nel giro di un mese smisi di fumare (fumavo due pacchetti di sigarette al giorno), cambiai il mio modo di vivere e mi allontanai da compagnie poco edificanti. Mi iscrissi alla Scuola di Ministero Teocratico, uno speciale corso biblico a cui partecipano i Testimoni per imparare a usare la Sacra Bibbia nell’opera di predicazione della buona notizia.

La mia meta era ora il battesimo. Volevo dimostrare a Geova tutta la mia gratitudine per la verità che mi aveva fatto conoscere. Studiai due pubblicazioni bibliche in pochi mesi e finalmente, nell’ottobre del 1980, fui battezzata e accolta fra le braccia di un’organizzazione mondiale di fratelli e sorelle. L’anno dopo iniziai il servizio di pioniere regolare e dal 1983 svolgo il soddisfacente servizio di pioniere speciale, come ho accennato all’inizio.

Ringrazio Geova che si è dimostrato un Padre amorevole poiché ha saputo cancellare in me tanti tratti negativi della mia vecchia personalità e mi ha aiutata a coltivare amore per il prossimo e a impegnarmi pienamente nel parlare ad altri della buona notizia del Regno di Dio che può ‘liberare i prigionieri, ridare la vista ai ciechi e mettere in libertà gli oppressi’. — Luca 4:18.

Spero che altri giovani che amano l’amorevole Dio Geova intraprendano l’opera di evangelizzazione a tempo pieno riflettendo sulle parole del saggio scrittore di Ecclesiaste: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua gioventù”. (Ecclesiaste 12:1) — Da una collaboratrice.

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