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  • Coscienza, perché mi tormenti?
  • Svegliatevi! 1994
Svegliatevi! 1994
g94 8/1 p. 32

Coscienza, perché mi tormenti?

“O COSCIENZA codarda, come mi affliggi!” Con queste famose parole, pronunciate dal re Riccardo III nell’omonima tragedia, Shakespeare descrisse i rimorsi che la coscienza può scatenare nell’animo umano. Anche nella vita reale può capitare che la coscienza riesca a sconvolgere e modificare il corso di un’esistenza.

Il potere della coscienza è illustrato dalla recente esperienza di un giovane italiano. Il suo lavoro, era una guardia giurata, consisteva nel trasportare ingenti quantità di denaro. Tutto andò bene finché un giorno, per la prima volta, cedette alla tentazione e rubò un sacco contenente trecento milioni di lire. Dato che lavorava insieme ad altri due colleghi non fu possibile scoprire chi fosse il colpevole; tutti e tre furono licenziati.

Il ladro novizio nascose la refurtiva con l’intenzione di usarla appena le acque si fossero calmate. Ma accadde qualcosa che forse non aveva previsto. Iniziò il tormento: non riusciva a smettere di pensare ai colleghi innocenti che erano stati licenziati. La coscienza cominciò a non dargli tregua. Non dormiva più, non mangiava più ed era diventato intrattabile.

Alla fine, sopraffatto dal rimorso e spossato dalla lotta interiore, si rivolse ai carabinieri, consegnò il denaro rubato e disse: “I rimorsi sono troppi, non ce la faccio più”. Poi aggiunse: “Meglio in prigione, sapendo però di essere onesto, piuttosto che vivere libero ma con il rimorso di essere un ladro”.

La coscienza è un dono che Dio ha fatto a tutti gli uomini. Può accusarci o scusarci. Se l’ascoltiamo ci può impedire di commettere errori, accampando scuse per giustificare gravi trasgressioni. Perciò anziché ignorare le sue sollecitazioni o inveire risentiti contro di essa come il re Riccardo III nella tragedia di Shakespeare, dovremmo apprezzarla e salvaguardarla. — Romani 2:14, 15.

Se desiderate avere ulteriori informazioni sulla Bibbia e sui suoi pratici consigli, mettetevi in contatto con i testimoni di Geova presso la locale Sala del Regno, oppure scrivete all’indirizzo più vicino fra quelli elencati a pagina 5.

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