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Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
it-2 “Tamarisco”

TAMARISCO

[ebr. ʼèshel].

Il tamarisco (o tamerice) cresce fino a diventare un albero o arbusto. Benché il tronco sia nodoso, i rami spesso esili conferiscono a questo albero grande leggerezza. Le minuscole foglie sempreverdi aderiscono ai rami come squame, di modo che nella traspirazione va perduta pochissima umidità, cosa che permette all’albero di vivere in regioni desertiche e anche sulle dune sabbiose. In primavera si copre di minuscoli fiorellini bianchi o rosa a pannocchia, che conferiscono un piacevole colore a regioni altrimenti spoglie. I tamarischi, amanti del terreno salso, spesso crescono molto vicino al mare o a paludi salmastre. Folti tamarischi lungo le rive del Giordano formano boschetti impenetrabili abitati da animali selvatici, e nei tempi biblici possono aver contribuito a costituire i “superbi boschetti lungo il Giordano”, dove un tempo si nascondevano leoni. — Ger 49:19; Zac 11:3.

[Immagine a pagina 1072]

I tamarischi possono vivere in zone aride come Beer-Seba, dove Abraamo ne piantò uno

Anche se il tamarisco generalmente è piuttosto basso, una specie (Tamarix aphylla) può raggiungere i 18 m d’altezza. Si legge che Abraamo piantò un tamarisco a Beer-Seba (Ge 21:33), che il re Saul sedeva all’ombra di un tamarisco a Ghibea (1Sa 22:6), e che sia le sue ossa che quelle dei suoi figli furono sepolte sotto un grande tamarisco a Iabes-Galaad. — 1Sa 31:13; cfr. 1Cr 10:12, dove è usata la parola ebraica ʼelàh, “grosso albero”.

Joseph Weitz, noto esperto israeliano di rimboschimento, ha detto: “Il primo albero piantato da Abraamo a Beer-Seba era un tamarisco. Seguendo il suo esempio, quattro anni fa nella stessa zona ne abbiamo piantati due milioni. Abraamo aveva ragione. Il tamarisco è uno dei pochi alberi che, come abbiamo riscontrato, cresce rigoglioso al sud dove le precipitazioni annue non raggiungono i 150 mm”. — The Reader’s Digest, marzo 1954, p. 30.

Un’altra specie di tamarisco (Tamarix mannifera), quando viene punta da una cocciniglia, trasuda gocce di linfa simili al miele, che in certi luoghi vengono raccolte e vendute ai pellegrini come “manna”. Questa non ha però nessuna attinenza con la manna provveduta agli israeliti nel deserto, dato che la vera manna era provveduta miracolosamente e veniva raccolta dal suolo. — Eso 16:13-15.

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