Domande dai lettori
◆ Non include l’espressione “in Cristo saran tutti vivificati” anche Adamo? — P. E., Maryland.
Evidentemente Adamo si trovava in una posizione differente rispetto alla redenzione da quella occupata dai suoi discendenti. Egli aveva il diritto alla vita, ma non lo valutò e apprezzò abbastanza per attenersi ad esso; invece i suoi discendenti non ebbero mai il diritto alla vita e abbisognarono della redenzione sin dal principio. Si dovrebbe notare che con la dichiarazione “come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati” Adamo viene escluso dal paragone. (1 Cor. 15:22) Noi non possiamo dire che Adamo morì in Adamo. Adamo fu personalmente condannato a morte per il suo proprio peccato volontario, non però la sua progenie. E neppure la Bibbia dice in nessun luogo che Adamo fu riscattato per liberare quindi automaticamente tutti i suoi discendenti. La redenzione non è data per uno, ma “per molti” o “per tutti”. (Matt. 20:28; 1 Tim. 2:6) Comunque, in 1 Corinzi, capitolo 15, l’apostolo parla della risurrezione dei membri del corpo di Cristo. La dichiarazione che “in Cristo saran tutti vivificati”; si applica a tutti “quelli che dormono in Cristo” (versetti 22, 18), e non all’umanità in generale. (Vedere La Torre di Guardia inglese del 1º aprile 1944, paragrafi 22-25.) Quindi quelli che debbono essere in tal modo vivificati debbono venire in relazione con Cristo come Datore di vita e son fatti membri del suo corpo. Non tutti ricevono i benefici della redenzione di Cristo, ma solo “tutti quelli che gli ubbidiscono”. La condanna ereditata da Adamo è tolta da coloro che credono e ubbidiscono a Cristo Gesù; essa rimane sopra coloro che non credono e non ubbidiscono. — Giov. 3:18, 36; Ebr. 5:9.