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  • Che cosa sapete del Figlio di Dio?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/7 pp. 419-420

Che cosa sapete del Figlio di Dio?

“NESSUN’ALTRA persona — spirituale, filosofica, politica o intellettuale — ha esercitato influenza maggiore sulla storia umana. I Giudei possono essere orgogliosi della sua esistenza, delle sue idee e delle affermazioni attestate dalla storia. Scoprendo di nuovo Gesù, i Giudei possono essere aiutati . . . a perdonare i loro tormentatori”. Così scrisse Norman Cousins, uno dei principali studiosi e giornalisti d’America, in American Judaism dell’ottobre 1960. Il suo proposito era di indurre sia i professanti cristiani che i Giudei a rinunciare alla loro riluttanza di riconoscere che Gesù fu Giudeo. Questo atteggiamento fu considerato di tale sorprendente interesse che uno dei principali quotidiani della città di New York ne parlò in un articolo intitolato “Studio di Gesù raccomandato ai Giudei”. — World-Telegram and Sun di New York del 15 ottobre 1960.

Ma il giudaismo non è solo una frazione religiosa della cristianità che ha bisogno di ‘scoprire di nuovo’ Gesù. Tanti che portano il suo nome sono miserevolmente privi di conoscenza riguardo a lui. Perciò, quando un ecclesiastico decise di mettere alla prova la sua supposta congregazione di adulti istruiti sulla conoscenza biblica, riscontrò che i risultati erano scoraggianti, a dir poco. “Circa un quarto . . . non poterono riconoscere il Calvario come il luogo dove morì Gesù. Più di un terzo non seppero che Nazaret fu la città nella quale Gesù fu allevato. Il ‘Getsemani’ non significò nulla per il 43 per cento. . . . Solo il 58 per cento poterono indicare i Vangeli”. E si può osservare che questi sono i fatti più elementari della vita e degli insegnamenti di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. — Daily Star di Toronto, Canada, del 24 settembre 1960.

Ma che sapete voi del Figlio di Dio? Può darsi che voi siate fra quelli che sostengono che Gesù Cristo non esisté mai, che non ebbe nessuna realtà storica. In tal caso, notate ciò che lo studioso ebreo Klausner dichiara nel suo libro, Jesus of Nazareth. Dopo aver notato ciò che il Talmud, i Greci, i Latini e altre fonti estranee alla Bibbia dicono di Gesù Cristo, egli riassume tutta questa testimonianza asserendo che negare la storicità di Gesù significa semplicemente “negare tutta la realtà storica”. Come osservò il filosofo francese Rousseau, se gli scrittori dei Vangeli inventarono i loro racconti su Gesù fecero un miracolo più grande di quelli a Lui attribuiti.

Che cosa sapete di Gesù Cristo? Appartenete alla grande ala “liberale” della cristianità che confessa che Gesù fu un nobil uomo, un grande Maestro e un profeta di Dio, ma nega ch’egli fu il Figlio di Dio in modo incomparabile e che compì miracoli e risorse dai morti? Tale idea lascia i suoi seguaci senza spiegazione per il fatto che Gesù esercitò un’“influenza maggiore sulla storia umana” di quanto non abbia fatto qualsiasi altro uomo che sia mai vissuto. Rifiutandosi di esercitare fede nelle dichiarazioni e nei miracoli di Gesù Cristo, essi si pongono dinanzi un ostacolo ancor più grande.

Inoltre, secondo il racconto evangelico, Gesù Cristo affermò d’essere il Figlio di Dio in modo incomparabile e d’aver compiuto miracoli. Se egli attestò il falso sotto questi aspetti, o fu un gonzo che ingannò se stesso e quindi non un grande Maestro o fu un ciarlatano ipocrita e certamente non un buon uomo. Né basta asserire che furono semplicemente i suoi seguaci ad attribuirgli queste cose. Che specie di buon uomo e grande Maestro fu egli, se i suoi seguaci furono stupidi o disonesti narratori della sua vita? Sì, come i fatti non ci permettono di negare la realtà storica di Gesù, così la ragione e la logica non ci permettono di negare le sue dichiarazioni narrate dai suoi seguaci.

Che cosa sapete di Gesù Cristo, il Figlio di Dio? Che cosa significa egli per voi? Se appartenete all’ala più conservatrice della cristianità, cattolica o protestante, potete citare il “Credo degli Apostoli” per riassumere ciò che sapete: “Io credo . . . in Gesù Cristo [di Dio] unico Figlio, nostro Signore, che fu concepito dallo Spirito Santo; nacque da Maria Vergine; soffrì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e seppellito; discese all’inferno; il terzo giorno risuscitò dai morti; ascese al cielo, e sedette alla destra di Dio Padre Onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti”.

Tutto è completamente vero, ma queste non sono che le nozioni elementari. Noi dobbiamo progredire per apprezzare lo scopo principale della sua venuta sulla terra e ciò che esige dai suoi seguaci oltre alla credenza in lui. Quale fu lo scopo principale per cui venne sulla terra? Come disse a Pilato: “Per questo scopo io son nato e per questo scopo son venuto nel mondo, per recare testimonianza alla verità”. Per lui la prima cosa era la testimonianza; la salvezza dell’uomo era secondaria. — Giov. 18:37.

Che cosa esige egli dai suoi seguaci? Prima di tutto, come disse nella preghiera che rivolse al suo Padre celeste: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. “In nessun altro è salvezza, poiché non c’è altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. La conoscenza di Geova Dio e di Gesù Cristo è necessaria per conseguire la salvezza. — Giov. 17:3; Atti 4:12.

Alcuni si soffermano a questo punto, ma se semplicemente accumuliamo questi fatti nella nostra mente non facciamo abbastanza, perché “la fede senza opere è morta”. Oltre a credere dobbiamo fare i passi del pentimento, della conversione, della dedicazione a compiere la volontà di Dio, del battesimo in acqua e quindi dobbiamo vivere da cristiani ogni giorno della nostra vita, seguendo l’esempio di Gesù secondo le nostre capacità sia nella condotta che nel recare testimonianza alla verità. — Giac. 2:26.

Neanche questo è tutto. Gesù predisse che sarebbe partito per ricevere un regno e poi sarebbe tornato. L’adempimento delle profezie bibliche mostra che Gesù ha ricevuto quel regno ed è tornato, e che ora regna dal cielo in mezzo ai suoi nemici. Perciò, invece di rivolgerci alle organizzazioni umane per ricevere pace e sicurezza, dobbiamo ora rendere la nostra lealtà a Gesù Cristo quale governante Re di Dio, avendo pienamente fede che il suo regno distruggerà tutta l’empietà e porterà un giusto nuovo mondo. Questa è l’unica condotta saggia e pratica in quest’èra spaziale, poiché significherà la nostra sopravvivenza alla sovrastante distruzione di questo empio mondo e anche la nostra vita eterna nel nuovo mondo di Dio.

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