Domande dai lettori
● In quale forma o maniera Satana andò a tentare Gesù? Apparve nella forma di un uomo o Gesù udì solo una voce? E, come mai Gesù permise a Satana di condurlo nel deserto e, infatti, proprio al tempio e sul suo pinnacolo? Fu Gesù portato corporalmente sul pinnacolo del tempio? — D. A., Sierra Leone.
In Giuda 6 leggiamo, riguardo agli angeli che “abbandonarono la loro adeguata dimora”, che Dio li “ha riservati con legami eterni sotto fitte tenebre per il giudizio del gran giorno”. La Torre di Guardia del 1º giugno 1956, alle pagine 327 e 328, dopo aver mostrato che queste tenebre sono spirituali e non letterali, prosegue dicendo: “Il fatto che sono ‘riservati con legami eterni’ significa evidentemente anche che ad essi non è più permesso di materializzarsi nella carne come prima del Diluvio. Questo potere di materializzazione fu esercitato dai fedeli angeli di Dio, compreso Gesù Cristo, per migliaia di anni dopo il Diluvio, fino ai giorni dei fedeli apostoli di Cristo, conformemente alla volontà di Dio e per servire ai suoi santi propositi. Ma agli angeli peccatori non fu più permesso di far uso di questo potere, poiché ne avrebbero abusato”. Per questo motivo dobbiamo concludere che fu proibito anche a Satana il Diavolo di materializzarsi per tentare Gesù.
Che Gesù permettesse a Satana di condurlo al parapetto del tempio non sembra voglia dire che si debba attribuire un significato letterale a tutto il racconto della tentazione subita da Gesù nel deserto. Certamente non vi è nessun monte dal quale si potessero mostrare “tutti i regni del mondo e la loro gloria”. E dobbiamo quindi ragionevolmente concludere che Satana non condusse letteralmente Gesù nel corpo fisico “nella città santa” per farlo fermare presso “il parapetto del tempio”. Tutto questo non era affatto necessario perché la tentazione avesse efficacia. — Matt. 4:3-10.