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  • Perché leggere la Bibbia?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
w62 1/5 pp. 259-260

Perché leggere la Bibbia?

LA DOMANDA: Perché leggere la Bibbia? è appropriata. Vi sono molte ragioni per cui varie persone leggono la Bibbia. Voi, per esempio, perché leggete la Bibbia?

La leggete voi, come fanno molti, per la gioia che vi dà l’eccellenza del suo linguaggio letterario? La bellezza del suo linguaggio è nota a tutti. Forse vi affligge il modo in cui sono scritte alcune versioni moderne, poiché pare che esse abbiano sacrificato la bellezza del linguaggio per amore della dottrina biblica. Questo è ciò che pensò un certo professore di un’università degli Stati Uniti orientali. Egli criticò il modo in cui era scritto il Salmo 23 nella Versione Standard Riveduta, perché aveva perduto quel ritmo pomposo che aveva nella Versione del Re Giacomo.

Nello stesso modo, un’autorità in materia letteraria, scrivendo nel Times di New York, criticò il modo in cui è stata tradotta la Nuova Bibbia Inglese a confronto con la Versione del Re Giacomo. Dopo aver osservato varie opinioni sul soggetto, egli concluse le sue obiezioni dicendo: “Temo che le loro fatiche, qualunque sia la studiata accuratezza che essi abbiano stabilito, non priverà la Versione del Re Giacomo della sua superiorità. Se leggiamo la Bibbia per la bellezza del suo linguaggio, non abbandoneremo la sua più superba versione”.

Ma sarebbe bene chiedersi: Ispirò Dio quasi quaranta uomini, in un periodo di sedici secoli, perché scrivessero la sua Parola onde noi potessimo godere della “bellezza del suo linguaggio”? È questa la ragione per cui molti dei suoi scrittori subirono la persecuzione e perfino il martirio, e per cui molti che copiarono, tradussero, stamparono e distribuirono la Bibbia ricevettero un trattamento simile, solo perché noi potessimo avere la gioia di leggere un capolavoro letterario? Difficilmente! — Ezech. 33:32.

O leggete voi la Bibbia, come fanno altri, considerandolo solo un dovere religioso, leggendo un certo numero di pagine al giorno o dedicando un determinato numero di minuti alla quotidiana lettura della Bibbia? In certe Bibbie cattoliche i lettori sono incoraggiati poiché è detto loro che avranno un determinato numero di giorni di indulgenza leggendo la Bibbia quindici minuti ogni giorno. Ma che beneficio si può ottenere da tutto questo se non si presta quasi attenzione al vero significato di ciò che si legge? — Atti 8:30.

O leggete di tanto in tanto la Bibbia mossi dalla curiosità? È bene conoscere qualche cosa del suo contenuto, questo è vero, ma che accade quando avete soddisfatto la vostra curiosità acquistando solo una conoscenza superficiale? Che beneficio avreste facendovi una simile infarinatura di un qualsiasi argomento scientifico? La Bibbia contiene la scienza suprema, la verità ultima. Merita la vostra regolare e attenta considerazione. — Giov. 17:17.

Poi vi sono quelli che leggono la Bibbia soltanto per poter dire di averla letta dal principio alla fine. Oppure la leggono ripetutamente per potersi vantare del numero di volte che hanno letto la Bibbia. Leggere la Bibbia per intero è lodevole, ed ogni persona dovrebbe leggerla tutta almeno una volta; ma se la leggiamo perché spinti dal desiderio di vantarci di averla letta, l’avremo letta invano, perché non otterremo alcun vero e durevole beneficio. Apparteniamo a quella classe di persone che pregano o fanno doni in pubblico per farsi vedere dagli uomini. — Matt. 6:1-5.

Molti altri leggono la Bibbia per trovare le prove di ciò che credono anziché basare le loro credenze su ciò che leggono. Fanno venire in mente le parole del poeta:

“Alcuni leggono per provare una credenza adottata in precedenza,

Comprendendo così ben poco di ciò che leggono;

E torcono ogni versetto del Libro

Per adattarlo a questo importantissimo fine”.

Tipici di questo fatto sono i trinitari che, non trovando alcuna menzione né spiegazione del loro principale insegnamento, citano delle scritture che menzionano il Padre, il Figlio e lo spirito santo per provare che questi tre siano coeguali in potenza, gloria, sostanza ed eternità, mentre tali scritture non lo provano affatto. (Vedere Matteo 28:19; 2 Corinzi 13:14). Anche questo vuol dire leggere la Bibbia inutilmente, poiché come si può pensare di apprendere dalla Bibbia quando si hanno idee preconcette e la si usa soltanto per provare le proprie idee. Tali persone leggono “per insegnare alla Bibbia anziché per ricevere ammaestramento”.

Fra altri lettori della Bibbia si possono menzionare i nemici della Bibbia, coloro che la considerano con occhio critico, come fanno spesso gli agnostici, gli scettici, i miscredenti, gli ateisti e i deisti, per citarne solo alcuni. Pur affermando di essere obiettivi nei confronti della Bibbia, nella maggior parte dei casi essi la leggono per trovare a ridire, e ne esaminano le pagine con occhio inquisitore per trovare quei punti in cui sembra che la Bibbia contraddica se stessa, la scienza o la storia secolare. Pensano in tal modo di screditare la Bibbia agli occhi di altre persone. Gli estremi a cui arrivano indicano che essi sono tutto fuorché ciò che si vantano d’essere: obiettivi. Tuttavia i dotti studiosi della Bibbia, la scienza e l’archeologia trovano sempre altre prove che confutano tutti questi attacchi. È ovvio che leggere la Bibbia in questo modo è inutile.

Perché dovremmo dunque leggere la Bibbia? Per conoscere bene il solo vero Dio Geova, di cui essa è la rivelazione. Per mezzo di essa ci fa conoscere se stesso, i suoi propositi e la sua volontà. Questo fu indicato da uno studioso cristiano della Bibbia, l’apostolo Paolo: “Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile per l’insegnamento, per convincere, per correggere per formare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia formato perfetto, pronto per ogni opera buona”. — 2 Tim. 3:16, 17, Na.

Quindi per trarre beneficio dalla Bibbia dobbiamo cominciare a leggerla con la giusta disposizione di cuore e la giusta attitudine mentale. Vogliamo essere di vedute aperte, senza idee preconcette, ma con la volontà di credere, essendo consapevoli delle nostre necessità spirituali. Questo vuol dire anche cominciare a leggerla umilmente, riconoscendo quanto poco sappiamo e quanto abbiamo da imparare. E dobbiamo cominciare a leggerla onestamente, essendo disposti a pagare il prezzo della verità, perché la verità ha il suo prezzo. — Prov. 23:23; Matt. 5:3.

Trovate dunque il tempo di leggere la Bibbia, ma leggetela con buone intenzioni.

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