Domande dai lettori
● Perché Simeone fu omesso nella benedizione di addio di Mosè (Deut. 33:6-24) alle tribù d’Israele? — G. S., U. S. A.
Possiamo senza dubbio comprenderlo per il fatto che la parte di Simeone era inclusa con Giuda. Simeone e Levi erano stati complici in un atto di crudeltà, per cui Giacobbe profetizzò: “Io li dividerò in Giacobbe, e li disperderò in Israele”. (Gen. 49:7, VR) Così, benché Simeone e Levi ricevessero una “parte” in Israele, non era una parte indivisa. Se si guarda una carta geografica della Palestina ai giorni delle dodici tribù d’Israele, si noterà che Simeone è incluso nel territorio di Giuda, così che Simeone non aveva un territorio per conto proprio. Perciò quando Mosè rivolse la sua attenzione a Giuda, ben sapeva che la parte di Simeone era inclusa in quella di Giuda. Giosuè 19:9 (VR) dice: “L’eredità dei figliuoli di Simeone fu tolta dalla parte de’ figliuoli di Giuda, perché la parte de’ figliuoli di Giuda era troppo grande per loro; ond’è che i figliuoli di Simeone ebbero la loro eredità in mezzo all’eredità di quelli”. Non solo Simeone poteva essere incluso nella parte di Giuda ma la benedizione di Mosè era per tutte le tribù d’Israele, e la tribù di Simeone era ivi radunata e fu compresa nella benedizione generale: “Te felice, o Israele! Chi è pari a te, un popolo salvato dall’Eterno?” — Deut. 33:29, VR.