Lettera della Filiale
Cari proclamatori del Regno,
Noi della Betel siamo stati veramente felici di assistere a uno dei due Congressi Internazionali “Fede Vittoriosa” tenuti in Italia. È stato molto incoraggiante esservi presenti con tanti di voi, amici vecchi e nuovi, venuti da luoghi lontani e vicini.
I congressi ci hanno provveduto molte cose su cui riflettere, non è vero? Il servizio di campo del venerdì mattina fu pure rallegrante. In realtà, “a chiunque è stato dato molto, sarà richiesto molto; e a colui al quale è stato affidato molto, sarà richiesto più del solito”, e perciò fu molto appropriato che i discorsi delle sessioni della mattina e del pomeriggio di un’intera giornata fossero dedicati alla considerazione dei bisogni degli anziani. — Luca 12:48.
Specie gli anziani apprezzarono il benigno ammonimento di continuare ad esaminarsi in quanto all’atteggiamento che mostrano verso il loro incarico, la loro spiritualità e l’esempio che danno nell’opera di evangelizzazione, le questioni relative alla morale e la fermezza per i giusti principi. Uno di loro disse: “Il programma di mercoledì è stato per me. Ora comprendo come svolgere tutti i miei compiti ed essere equilibrato quale persona e capofamiglia”.
Non foste voi incoraggiati apprendendo che l’anno scorso in Italia furono battezzate 5.429 persone e ogni mese furono tenuti 45.628 studi? Siamo lieti di avere questi nuovi in mezzo a noi. Benché ci fosse rammentato che tutti possiamo prendere parte nell’aiutarli, possiamo subito vedere la grande responsabilità che gli anziani hanno in questo campo dove possono mostrare genuina cura e interesse per il gregge.
Ci fu ricordato che con la loro ‘capacità d’insegnare’, gli anziani devono aiutare i conservi cristiani a partecipare con efficacia a questa attività essenziale. Sia consentito a noi tutti di rispecchiare tali eccellenti consigli e di divenire “operatori della parola”. — Giac. 1:22-25.
Vostri fratelli
FILIALE DI ROMA