Partecipiamo attivamente alle adunanze
1 Essendo la congregazione la “casa di Dio”, è bene che tutti si radunino per imparare ad adorare il Padre dal quale proviene “ogni dono buono”. (I Tim. 3:15; Giac. 1:17) Le adunanze sono un dono e come tale dobbiamo apprezzarle. Sono una disposizione indicata e voluta da Geova. La storia del suo popolo lo dimostra. — Deut. 31:12; Nee. 8:1-3; Ebr. 10:24, 25.
2 Lo scopo per cui si va alle adunanze è quello di essere ammaestrati. Si deve perciò ascoltare, imparare e quindi mettere in pratica ciò che Geova ha da dire mediante la classe dello “schiavo fedele e discreto”. (Matt. 24:45-47) Si devono dunque prendere delle precauzioni per non mancare a questi raduni settimanali. È pure indispensabile comprendere che alle adunanze non è richiesta solo la nostra presenza, ma anche una partecipazione attiva. Questo infatti deve essere il nostro obiettivo quando vi andiamo.
3 Il comando in questione riguarda tutti i componenti del popolo di Dio. Include piccoli, grandi, vecchi e anche i nuovi che cominciano ad apprezzare le verità contenute nella Parola di Dio. Abbiamo dunque la responsabilità di prepararci efficacemente in anticipo a casa. I genitori hanno la responsabilità di assistere i loro figli. Occorre dedicare del tempo per potersi preparare insieme. I figli saranno così incoraggiati a prendere parte attiva alle adunanze. — Rom. 1:11, 12.
4 I genitori si interesseranno che i figli commentino liberamente, così come i mariti si preoccuperanno che lo facciano le mogli. Tutti prenderanno parte attiva e non passiva all’adorazione. È piacevole sentire commenti di giovani e anche di fanciulli. Molti di noi hanno provato sentimenti di tenerezza e gioia sentendo bambini commentare. È altrettanto incoraggiante sentire uomini e donne maturi che fanno commenti ben preparati, frutto di un meditato e attento studio personale. La congregazione sarà benedetta nell’avere nuclei familiari realmente spirituali e zelanti sotto molti aspetti. — Sal. 148:12.
5 La partecipazione attiva, resa possibile da un buon programma di studio, ci identifica come veri adoratori, perché dimostriamo così che l’adorazione occupa un posto importante nella nostra vita. Si noterà la differenza fra noi e i seguaci delle religioni tradizionali, che sono passivi nella loro forma di adorazione. — Atti 17:11, 12.
6 A volte alcuni proclamatori trovano pesante lo studio, e di conseguenza il fare commenti. Cosa fare se avete questa difficoltà? Un suggerimento è quello di rivolgervi agli anziani, i quali hanno il preciso compito di assistervi nel promuovere un’attiva forma di adorazione. Vi possono dare suggerimenti su come studiare in maniera profittevole. Possono usare la loro esperienza o citarvi esperienze di altri proclamatori che avevano il vostro stesso problema. Anche i conduttori di studio di libro possono offrirvi la necessaria assistenza. Perché non chiedere tale aiuto? Saranno felici di assistervi. — Eccl. 4:9; vedi Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, Studi VII e XVIII.
7 Per incoraggiare tutti a partecipare attivamente alle adunanze occorre perspicacia da parte di coloro che le conducono, i quali vorranno chiamare tutti. Non trascureranno i piccoli e i giovani, e neppure le persone anziane. Daranno a tutti ampie opportunità di commentare secondo la loro età ed esperienza. Con inviti amorevoli e gentili vorranno spronare tutti a fare commenti. Avranno parole di apprezzamento per tutti.
8 I benefìci della regolare frequenza e dell’attiva partecipazione alle adunanze saranno molteplici: (1) si proverà gioia perché si sarà dato (Atti 20:35); (2) avremo contribuito all’edificazione reciproca; (3) avremo imparato a esprimere pensieri spirituali utili anche per il servizio di campo; (4) avremo mostrato rispetto e apprezzamento per il cibo fornitoci dallo “schiavo fedele e discreto”. E, quel che più conta, avremo mostrato di stimare altamente la disposizione di Geova di farci radunare in questo tempo particolare. — Isa. 12:3-5; Sal. 26:12.