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  • Il ministero del Regno 2004
Il ministero del Regno 2004
km 12/04 p. 5

Ripetizione della Scuola di Ministero Teocratico

Le seguenti domande saranno considerate oralmente alla Scuola di Ministero Teocratico la settimana che inizia il 27 dicembre 2004. Il sorvegliante della scuola condurrà una ripetizione di 30 minuti basata sulle informazioni trattate dalla settimana del 1º novembre a quella del 27 dicembre 2004. [Nota: Laddove le domande non sono seguite da riferimenti, occorrerà fare ricerche per trovare le risposte. — Vedi Scuola di Ministero, pp. 36-7].

QUALITÀ ORATORIA

1. Qual è uno dei modi migliori per suscitare l’interesse dell’uditorio per un argomento? [be p. 218 § 3] Coinvolgete gli ascoltatori. Spiegate che relazione c’è fra i loro problemi, i loro bisogni o le loro domande e l’argomento in discussione. Dovremmo rendere chiaro che non rimarremo sulle generali, ma affronteremo aspetti specifici della questione. Per fare questo ci vuole buona preparazione.

2. Elencate cinque caratteristiche della conclusione efficace. [be p. 221 §§ 1-5] La conclusione efficace dovrebbe (1) avere stretta relazione col tema, (2) indicare all’uditorio cosa fare, (3) motivare l’uditorio a farlo, (4) avere un tono conclusivo e (5) essere della giusta durata.

3. Come possiamo accertarci che le nostre affermazioni siano accurate? [be p. 224 riquadro] Dovremmo (1) resistere alla tentazione di dare una risposta quando non siamo sicuri, (2) basare ciò che diciamo sul “modello di sane parole”, (3) fare ricerche e (4) assicurarci dell’accuratezza di statistiche, citazioni ed esperienze e usarle senza esagerazioni. (2 Tim. 1:13)

4. Come possiamo essere sicuri che ciò che diciamo alle adunanze dimostri alta considerazione per il ruolo della congregazione, che è “colonna e sostegno della verità”? (1 Tim. 3:15) [be p. 224 §§ 1-4] Per sostenere la verità dobbiamo afferrare il senso delle scritture che intendiamo usare. Quando teniamo conto del contesto e di ciò che aveva in mente lo scrittore ci ‘atteniamo fermamente alla fedele parola’. (Tito 1:9) Se basiamo i nostri discorsi sul “modello di sane parole” e ci valiamo degli ausili per lo studio provveduti dalla classe dello schiavo fedele e discreto quando spieghiamo e applichiamo le scritture, le nostre affermazioni saranno accurate.

5. Come possiamo applicare Proverbi 14:15 alle notizie di attualità, citazioni ed esperienze? [be p. 225 § 1] Dovremmo prendere queste informazioni da fonti attendibili. Quando controlliamo la loro accuratezza dovremmo chiederci: ‘Sono aggiornate? La fonte ha la reputazione di essere accurata? L’affermazione può essere sostenuta da altre fonti attendibili?’ Se dubitiamo dell’accuratezza delle informazioni dovremmo scartarle.

PARTE N. 1

6. Come si può calcolare il periodo che va dal Diluvio alla creazione di Adamo? [si p. 286 § 12] I 1.656 anni di questo periodo sono indicati in Genesi 5:3-29 e 7:6, 11. Questi versetti indicano la successione degli uomini da Adamo a Noè e ci dicono a che età ciascuno divenne padre del successivo.

7. Come si può determinare la data di inizio del ministero di Gesù, e qual è la base per credere che durò solo tre anni e mezzo? [si p. 287 § 16] La data fondamentale del 29 E.V. quale inizio del ministero di Gesù è basata su Luca 3:1-3 e su prove storiche ben attestate che indicano il 14 E.V. come data di inizio del regno di Tiberio Cesare. Nel Vangelo di Giovanni vengono menzionate quattro Pasque, a conferma che il ministero di Gesù durò tre anni e mezzo. (Giov. 2:13; 5:1; 6:4; 12:1; 13:1)

8. (a) Quando fu emanata la “parola di restaurare e riedificare Gerusalemme”? (b) Quanti anni sarebbero passati da allora fino alla comparsa di Gesù quale Messia? (Dan. 9:24-27) [si p. 291 §§ 18-19] La “parola di restaurare e riedificare Gerusalemme” fu emanata nel 455 a.E.V. (Nee. 2:1, 17) Da allora sarebbero passate sessantanove settimane di anni, o 483 anni, per arrivare al battesimo di Gesù e alla sua unzione con spirito santo quale Messia, avvenuta nell’autunno del 29 E.V.

9. Cosa includono le scuse sincere che portano a ‘far pace col nostro fratello’? (Matt. 5:23, 24) [w02 1/11 p. 6 §§ 1, 5] Le scuse sincere includono l’ammissione del torto, la richiesta di perdono e lo sforzo di compensare nei limiti del possibile il danno arrecato. A sua volta chi è stato offeso dovrebbe essere disposto a fare concessioni e a perdonare chi ha fatto il torto se questi è pentito. (Matt. 18:21, 22)

10. Cosa ci insegna 2 Re 13:18, 19 circa l’assolvere i compiti assegnatici da Dio? [w02 1/12 p. 31 §§ 1-2] Benché ci rafforzi le mani in tanti modi, Geova si aspetta che anche noi ci sforziamo. Non essendosi impegnato con zelo, il re Ioas ebbe solo un successo limitato nella lotta contro i suoi nemici. Lo stesso principio si applica anche a noi. Dovremmo cercare di assolvere con zelo e di tutto cuore i compiti assegnatici, non preoccupandoci degli ostacoli e delle difficoltà, ma chiedendo aiuto a Geova. (Isa. 35:3, 4)

LETTURA BIBLICA SETTIMANALE

11. Perché gli israeliti potevano dare al residente forestiero o vendere a uno straniero un animale morto e non dissanguato che essi stessi non avrebbero mangiato? (Deut. 14:21) Nella Bibbia il termine “residente forestiero” poteva applicarsi a un non israelita che era divenuto proselito o a un avventizio che si conformava alle leggi del paese in generale ma che non era divenuto adoratore di Geova. Gli stranieri e i residenti forestieri che non divenivano proseliti non erano sotto la Legge e potevano usare in vari modi gli animali morti e non dissanguati. Agli israeliti era consentito dare o vendere loro questi animali. Il proselito, invece, era vincolato dal patto della Legge. Come indica Levitico 17:10, era vietato al proselito mangiare il sangue di un animale. [w04 15/9 p. 26]

12. Quale lezione per noi è contenuta in Deuteronomio 20:5-7? Non si dovrebbe dimenticare di mostrare considerazione a chi si trova in circostanze particolari, anche quando si sta facendo qualcosa di importante. [w04 15/9 p. 27]

13. Perché prendere in pegno ‘una macina a mano o la sua mola superiore’ era paragonato a prendere in pegno “un’anima”? (Deut. 24:6) Una macina a mano o la sua mola superiore rappresentava l’“anima” della persona, vale a dire i suoi mezzi di sussistenza. Prendendo in pegno l’una o l’altra di queste cose si privava l’intera famiglia del pane quotidiano. [w04 15/9 p. 26]

14. Dato che agli israeliti era vietato mangiare grasso di qualsiasi tipo, cosa significa l’espressione mangiare il “grasso dei montoni”? (Deut. 32:13, 14) È un’espressione simbolica e si riferisce al meglio del gregge. Che si tratti di un uso poetico è indicato dal fatto che lo stesso versetto parla del “grasso dei reni del frumento” e del “sangue dell’uva”. [w04 15/9 p. 27]

15. Qual è il parallelo moderno della condotta peccaminosa di Acan? (Gios. 7:1-26) [w86 15/12 p. 20 § 20] Dal 1919, di tanto in tanto, in mezzo al popolo di Dio si sono manifestati “oppressivi lupi” che, come Acan, spinti dall’avidità non tengono conto dell’ordine teocratico e cercano il proprio tornaconto egoistico. Questi avidi hanno ritenuto opportuno volgersi nuovamente agli insegnamenti babilonici. Hanno cercato subdolamente di insinuare dei dubbi in merito agli “ultimi giorni” e di far rallentare l’opera dei testimoni di Geova. È stato necessario disassociare queste persone. (Atti 20:29; 2 Piet. 3:3, 4; 2 Giov. 10, 11)

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