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  • g70 8/10 pp. 17-18
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  • Insegnamenti in contrasto
  • Svegliatevi! 1970
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  • Divergenze dottrinali
  • Moralità sessuale
  • L’effetto
  • Dove conduce la religione in quanto alla morale?
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  • Da che parte vanno i frequentatori di chiesa olandesi?
    Svegliatevi! 1972
  • Che cosa viene prima: la vostra chiesa o Dio?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
  • Le divisioni nelle chiese accrescono la confusione
    Svegliatevi! 1970
Altro
Svegliatevi! 1970
g70 8/10 pp. 17-18

Insegnamenti in contrasto

UNA volta si sapeva che cosa avrebbe insegnato un ecclesiastico solo notando la sua religione. Insegnava le credenze di quella religione. Ma non è più così.

Oggi in ogni sistema religioso della cristianità, gli ecclesiastici che hanno una buona reputazione presso la loro religione sono in disaccordo. Non solo sono in disaccordo con altri ecclesiastici della loro religione, ma sono in disaccordo con gli insegnamenti della loro propria religione. Ciò include basilari credenze dottrinali.

Divergenze dottrinali

Per esempio, la maggioranza dei sistemi religiosi si attengono ufficialmente alla dottrina dell’inferno di fuoco. Essa dice che coloro che hanno peccato gravemente saranno tormentati con pene fisiche per l’eternità. In realtà, durante il concilio ecumenico, la Chiesa Cattolica riaffermò la realtà dell’inferno come luogo di eterna punizione per i peccati.

Tuttavia, un crescente numero di sacerdoti e ministri di tutte le religioni insegnano cose diverse circa l’inferno. Diranno che l’inferno è solo una condizione di mente, o che è semplicemente la separazione da Dio, o che è solo ‘l’inferno sulla terra’, contraddicendo così la credenza ufficiale della loro propria religione. Il pastore Kaj Jensen della Danimarca disse nel suo libro Where Do We Go?:

“Parlare di eterna perdizione è follia. Non è cristianesimo. Solo nei tempi passati c’erano i predicatori dell’inferno i quali tuonavano dal pulpito intorno al diavolo e al fuoco inestinguibile. Ma quel tempo è passato”.

Come pensate che si sentano coloro che per tutta la loro vita hanno creduto all’insegnamento della loro chiesa sull’inferno di fuoco quando ora odono tali dichiarazioni dai loro ecclesiastici?

Tre ecclesiastici presbiteriani australiani dissero pubblicamente di non credere nell’immortalità dell’anima umana, benché il loro sistema religioso lo insegni. Uno degli ecclesiastici, Ian Steer, disse: “Il problema è che fino a un certo punto c’è una doppia norma. Questo non si limita alla Chiesa Presbiteriana. Ai ministri è insegnata una cosa e talvolta essi ne insegnano un’altra”.

Dall’infanzia, ai cattolici fu insegnata l’ubbidienza totale all’autorità della Chiesa Cattolica. Ma quando 37 preminenti sacerdoti, suore e altri capi cattolici in Olanda furono interrogati su ciò che pensavano di questa ubbidienza all’autorità della Chiesa, molti dissero di non poter più rendere tale ubbidienza.

Riguardo all’autorità della Chiesa, il teologo cattolico John L. Mackenzie, sacerdote gesuita che ha insegnato all’Università di Notre Dame, disse schiettamente che la Chiesa era diretta da “una Mafia ecclesiastica”. Il Daily Star di Toronto aggiunse: “Egli [Mackenzie] arriva al punto di paragonare la chiesa istituzionale d’oggi a una topaia. ‘E non fa piacere sentire che si è versata la propria vita in una topaia’, dice”.

Specialmente gli ecclesiastici giovani contraddicono apertamente gli insegnamenti della loro chiesa.

Moralità sessuale

La maggioranza dei frequentatori di chiesa si aspettano che i loro ecclesiastici sostengano elevate norme morali. Ma ora gli ecclesiastici sono molto divisi sul soggetto della moralità sessuale. Un crescente numero d’essi dicono che fornicazione, adulterio e omosessualità non sono sbagliati.

In Inghilterra, il ministro metodista Lord Soper disse: “L’idea che i rapporti sessuali debbano limitarsi al matrimonio è ridicola”. Il ministro episcopale F. C. Wood disse in un college femminile del Maryland: “Non ci sono leggi sul sesso. Ripeto: Non ci sono assolutamente leggi. . . . I rapporti preconiugali . . . possono essere molto belli”. E il direttore del Centro Cattolico Romano Newman all’Università dello Stato dell’Arizona, il sacerdote Thomas Walsh, disse:

“Non è un gran che per una ragazza dire che è vergine se non ha mai permesso di farsi toccare. Ella raggiunge l’obiettivo [rimane vergine] essendo disumana. Preferirei una persona amorevole ed espansiva verso altri, anche se non è vergine. . . . Non sta a noi predicare la moralità”.

Ma se uomini che professano d’essere ministri di Dio non predicano la moralità, chi la deve predicare? E come considerate la decisione di novanta sacerdoti episcopali di New York i quali acconsentirono a che la chiesa classificasse gli atti omosessuali come “moralmente neutri”?

Per stabilire ciò che realmente pensate di questa nuova tendenza che approva fornicazione, adulterio e omosessualità, chiedetevi: Approverei che mia figlia commettesse fornicazione? Approverei che mia moglie avesse rapporti sessuali con un altro uomo, o che mio marito dormisse con un’altra donna? Direi a mio figlio che va benissimo se diventa omosessuale?

Dovete anche considerare qualche cosa di più importante: Che cosa ne pensa Dio? Su ciò non può esservi dubbio. Nella sua Parola ci dice: “Non siate sviati. Né fornicatori, . . . né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, . . . erediteranno il regno di Dio”. — 1 Cor. 6:9, 10.

L’effetto

Tutta questa confusione e divisione nelle chiese su ciò che dovrebbero insegnare sta avendo effetto. Ora molti la pensano come lo scrittore inglese Malcolm Muggeridge, che disse:

“Il cristianesimo istituzionale, mi pare, è ora nell’assoluto disordine e in visibile disgregazione, fino al punto che, se non succede un miracolo, non potrà mai più riacquistare una sembianza d’ordine o di credibilità.

“Nel suo attuale stato di disgregazione il cristianesimo istituzionale è . . . solo uno scherzo”.

Molti membri delle chiese sono disgustati per le divisioni che vi sono nelle chiese su tanti insegnamenti e pratiche. Hanno perso la fiducia nei loro ecclesiastici. Quindi abbandonano le chiese.

Ma è importante sapere che le chiese divise e la cristianità non rappresentano il cristianesimo. Il loro medesimo stato diviso lo mostra, poiché la Bibbia consiglia ai veri cristiani di “parlare tutti concordemente, e [di] non avere fra voi divisioni, ma [d’]essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero. Esiste diviso il Cristo?” — 1 Cor. 1:10, 13.

I veri cristiani non sono divisi. Ma le chiese lo sono.

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