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  • g71 8/3 pp. 13-16
  • Potete mangiare bene spendendo meno

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  • Potete mangiare bene spendendo meno
  • Svegliatevi! 1971
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  • Come ridurre i prezzi della carne
  • Alimenti soddisfacenti
  • Ci vuole abilità per fare la spesa
  • Pasti per stuzzicare l’appetito
  • L’amore contribuisce a far mangiare bene
  • Che cosa potete fare riguardo all’alto costo dei generi alimentari?
    Svegliatevi! 1974
  • Come far fronte alle aggravate penurie di viveri
    Svegliatevi! 1975
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  • “Quando si serve il manzo . . .”
    Svegliatevi! 1975
Altro
Svegliatevi! 1971
g71 8/3 pp. 13-16

Potete mangiare bene spendendo meno

“CON i prezzi di oggi, non so proprio più che cosa dar da mangiare alla mia famiglia”. Tali parole vi sono familiari? Rispecchiano i vostri sentimenti? Molte massaie riscontrano di non potere più acquistare i cibi che acquistavano una volta e far tuttavia quadrare il bilancio. La ragione è che nello scorso decennio i prezzi dei cibi sono saliti tanto in ogni parte del mondo. E negli Stati Uniti più di un terzo dell’aumento verificatosi fra il 1964 e il 1968 fu dovuto a un rialzo del 15 per cento nei prezzi della carne, del pollame e del pesce.

Molti riscontrano che è sempre più difficile sbarcare il lunario. L’attuale triste situazione del consumatore americano è stata oggetto di molta attenzione e sono state avanzate parecchie proposte per fermare l’aumento dei prezzi dei generi alimentari. Malgrado siano stati compiuti vari passi a livello federale e locale per proteggere gli interessi del consumatore, spetta infine alla comune massaia cercar di risparmiare per conto proprio. Ella sa in quali campi può ridurre le spese senza mettere a repentaglio la salute della famiglia. Per conseguire questo obiettivo deve sapere quali cibi sono essenziali alla loro salute e di quali possono fare a meno.

Le esigenze fondamentali per l’adeguata nutrizione si possono approssimativamente suddividere in quattro gruppi:

(1) Carni e sostituti della carne, che includono uova, formaggio, noci, soia, ecc.

(2) Pane, farina e vari cereali.

(3) Latte e latticini.

(4) La maggior varietà possibile di frutta e verdura.

Quelli a cui non piace bere le raccomandate due o tre tazze al giorno di latte per gli adulti e le tre o quattro tazze per i bambini, lo possono prendere in altri modi. Gli esperti di nutrizione raccomandano alle massaie di preparare il menù tenendo conto di tali esigenze per assicurarsi che la loro famiglia mangi i cibi appropriati.

Come ridurre i prezzi della carne

È importante sapere quali sono i cibi essenziali. Ma la comune massaia, se vuole ridurre sensibilmente le spese dei generi alimentari, deve prima cominciare dalla carne, che è di solito la voce più costosa del conto degli alimenti. Può stare attenta alle offerte speciali nel giornale e preparare il menù tenendo presenti le settimanali offerte di carne a buon mercato. Forse sarà utile comprare fegato e tagli di carne che costano meno, come polpa di coscia, collo, pancia, spalla o girello inferiore. Le costolette sono relativamente poco costose. Le bistecche di scapola sono anche più economiche. La carne della gamba è saporita quanto quella della coscia, tuttavia è molto meno costosa.

A controbilanciare ciò è il fatto che questi tagli hanno un valore alimentare alto quanto quello dei tagli che costano di più. La sola differenza è che si deve stare più attenti a cucinarli, perché possono essere meno teneri. La lingua è un’altra cosa che fa risparmiare denaro. Brasata con una salsa aromatica e con il debito contorno, è deliziosa, e tuttavia costa spesso solo metà del manzo!

La carne che costa poco, comunque, non è sempre economica. Talvolta se ne spreca molta perché è immangiabile. Quindi, paragonando il costo fondamentale, è meglio calcolare il costo per porzione. Un chilo di tritato, per esempio, può bastare per otto porzioni. Se costa 1.000 lire al chilo, ciò significa 125 lire per porzione. Che paragone c’è fra esso e qualche altro alimento?

Alimenti soddisfacenti

Comprendendo che la carne non è la sola fonte di proteine, si può cominciare a fare vera economia. Ci sono altri alimenti ricchi di proteine, ma per ottenere i migliori risultati si devono preparare e servire con speciale attenzione in modo che siano d’aspetto invitante e gradevoli al palato.

Il pesce è uno di questi cibi proteici, e in alcune zone si può ottenere a basso prezzo. Ora il pesce si può trovare in sempre crescente quantità e in grande varietà: cozze, pettini, litorine, ricci di mare. Si possono cuocere al forno, ai ferri, friggere in padella, lessare o cuocere a vapore, qualsiasi metodo vada meglio per ciascuno. Tenete d’occhio il mercato del pesce?

Le uova sono un altro alimento soddisfacente come proteina completa. Anch’esse si possono preparare in svariati modi: dalle uova sode allo squisito soufflé. Nessuna meraviglia che siano tanto usate!

Alcuni alimenti, benché non siano proteine complete come le uova, contengono tuttavia preziose proteine. Questi alimenti, come piselli, fagioli americani e fagioli di Lima, sono detti spesso proteine “incomplete” perché non contengono molti essenziali amminoacidi. Le lenticchie ne sono un altro esempio. Insieme a molti alimenti esse danno pietanze soddisfacenti eppure poco costose.

Il fatto è che non tutti i pasti devono contenere molte proteine. Ci sono altre pietanze assai soddisfacenti. L’umile patata ne è un esempio. È sorprendente in quanti svariati modi si può preparare e servire in pietanze gustose, da sola o insieme ad altri cibi. Se la cuoca esaurisce le sue idee a questo riguardo, può scambiarsele con le vicine. C’è poi anche il riso. Il riso raffinato, e il riso integrale offrono molte possibilità, e si può preparare al posto delle patate o come dessert. Tutto dipende dal condimento o dal sapore che vi si aggiunge.

Ci sono molti altri soddisfacenti pasti: maccheroni e spaghetti con salsa di pomodoro, melanzane ripiene, spezzatino di pollo, peperoni verdi ripieni, per menzionarne solo alcuni. È vero che presentano una sfida alla capacità della cuoca, poiché spesso devono fare a gara per attrattiva e sapore con il piatto di carne. Ma vale la pena fare lo sforzo, poiché avrete un menù più vario oltre a ridurre le spese.

Ci vuole abilità per fare la spesa

Siete abile nel fare la spesa? Sapete che cosa comprare, dove comprarlo e, soprattutto, quando comprarlo? È un’abilità che si può acquistare e ci sono molte cose che vi aiuteranno. Le offerte speciali di generi alimentari sono di solito annunciate nella pubblicità alla radio, nella TV e nei giornali. Se potete ottenere cose che usate di sovente spendendo meno, vale la pena acquistarne una quantità extra, finché non ci sono problemi di conservazione. Ma accertatevi di non dover sostenere spese extra per il viaggio che potrebbero facilmente annullare il risparmio ottenuto acquistando a buon mercato. È meglio trovare un posto vicino a casa dove potete fare la spesa a prezzi ragionevoli.

La prima cosa che farà la saggia compratrice prima di uscire di casa è di controllare le scansie della dispensa, facendo una lista delle cose che scarseggiano. In tal modo la massaia comprerà cose necessarie. Ciò tenderà a impedire gli acquisti forzati, o di dover pagare un grosso conto per articoli non veramente essenziali.

È anche bene prendere l’abitudine di leggere le etichette. Una massaia disse: “Benché facessi la spesa da anni, solo recentemente ho cominciato a fare attenzione alle etichette. Non sono più influenzata da ingannevoli slogan di vendita. Ora leggo le etichette per vedere effettivamente quello che prendo prima di comprare, e fa una grande differenza”. Le etichette dovrebbero indicare gli ingredienti nonché la quantità o il peso. Un po’ di aritmetica mentale dovrebbe permettere di determinare se è più economico acquistare la scatola piccola o quella grande di qualche prodotto.

Alcuni supermercati offrono generi alimentari di produzione propria a prezzo inferiore che le marche degli stessi prodotti reclamizzati in tutta la nazione. Perché non provare qualche volta queste marche poco conosciute? Potete riscontrare che sono della stessa buona qualità di quelle così intelligentemente annunciate negli spazi per la pubblicità o dalla TV e dalla radio. In realtà, in certi casi sarà l’identico prodotto venduto al minuto con etichette diverse.

E mentre siamo sull’argomento delle etichette, un’altra cosa che la saggia compratrice fa bene a considerare è il costo dell’imballaggio. Alcuni generi alimentari sono presentati in speciali recipienti, il cui costo è pagato dall’acquirente. Per essere pratici, è meglio preoccuparsi del prodotto stesso che del modo in cui è impacchettato, non importa quanto sembri attraente.

Pure da tenere presente è l’uso che farete della cosa acquistata. Se si tratta di pomodori in scatola, ci sono marche della migliore qualità nonché quelle di qualità inferiore. Comunque, se si devono usare i pomodori per la zuppa o la salsa per gli spaghetti, non occorre la migliore qualità. La differenza di qualità può consistere nel fatto che una non ha l’intenso colore dell’altra, che una marca ha pomodori più interi di un’altra.

Il tempo per acquistare cose deteriorabili come frutta e verdura è importante. Acquistandoli solo perché attirano l’occhio, non tenendo conto della stagione, si possono fare spese inutili. Dovrebbe essere semplice vedere qual è la stagione in cui ciascun prodotto abbonda, la stagione in cui si possono comprare spendendo meno. È vero che si possono comprare frutta e verdura congelate, ma si possono comprare a prezzo ragionevole?

La saggia compratrice terrà pure conto dello scarto quando acquista frutta e verdura. Della quantità totale, di qualsiasi acquisto, quanto ne getterà via? Questo è importante per determinare il costo reale. E un altro punto che merita un po’ d’attenzione è questo: È realmente necessario gettare via tanta buccia e tanto scarto di verdure e patate? Tagliando il sedano crudo da mettere in tavola, per esempio, le parti meno attraenti non si potrebbero conservare in un pacchetto di plastica e usarle più tardi per il minestrone o l’insalata?

Facendo la spesa la massaia potrebbe anche chiedersi: Acquisto sempre le stesse verdure? C’è una vasta scelta, e la maggioranza va bene per farle in insalata. Considerate, per esempio, alcune di queste: finocchio, cavolo riccio, indivia riccia, cime di rapa, scarola, cicoria e crescione. E nel caso della lattuga, si dovrebbe tenere presente che le foglie esterne di color verde scuro, spesso stoltamente scartate, sono ricche di vitamine e minerali.

Pasti per stuzzicare l’appetito

La brava cuoca può fare una deliziosa esperienza preparando i pasti più semplici, poiché ella sa che colore, forma, sapore e disposizione del cibo possono avere notevole effetto su chi mangia. Quindi, ella tiene presenti cose come odori, spezie e contorni. Un po’ di riflessione extra e alcuni minuti di più per preparare un pasto attraente possono significare la differenza.

Il colore del pasto preparato può avere moltissima importanza. Una pietanza di carne di un insignificante marrone può essere ravvivata con pomodori, bietole, carote o broccoli. I ravanelli daranno una nota di colore all’insalata. L’attraente aspetto del cibo stuzzica le papille gustative e rende più piacevole il pasto.

Spezie e aromi, usati con moderazione, possono accrescere la gioia dei pasti e rendere più varie le vostre pietanze. E parlando di varietà, è bene provare ogni tanto nuove ricette. Prendete la patata, ad esempio. Si è detto che ci sono più di 1.500 modi di servire questo comune alimento. Forse molte massaie non ne hanno usato più di una dozzina. Questo è dunque un campo in cui fare molti esperimenti.

Né è necessario cuocere tutte le verdure. Oltre a servirle crude in insalata, alcune, come le carote, le cipolle e il sedano, si possono servire non condite. Sotto questa forma hanno più valore nutritivo che cotte. I bambini affamati mangeranno volentieri tali cose fra un pasto e l’altro.

Il sapiente uso degli avanzi è un altro modo per fare economia senza sacrificare il palato. Con immaginazione e abilità, si possono preparare pietanze molto gradevoli. Per esempio, la carne avanzata si può tritare finemente e cuocere con il riso, con la giusta dose di spezie o condimento. Il purè di patate avanzato si può usare il giorno dopo per fare frittelle.

L’amore contribuisce a far mangiare bene

La moglie e madre amorevole non si interessa semplicemente di cucinare e servire in fretta i pasti. Ella si preoccupa della salute e del benessere della famiglia. Quando ci sono bambini che vanno a scuola, si fa un serio sforzo per stuzzicare il loro appetito per cibi semplici e nutrienti. Si possono impartire lezioni di geografia proprio a tavola includendo ogni tanto nel menù piatti di paesi lontani, il borsch russo, il gulash ungherese, i tamales messicani, ecc. Molti di essi sono anche assai economici. La massaia riscontrerà che è nel suo interesse mettere alla prova e allargare i gusti dei regolari clienti che ha a tavola. Ci vorrà tempo extra per trovare cibi a buon mercato, per essere sicuri che la famiglia riceva l’adeguata nutrizione, per rendere più vario il menù, per ridurre gli sprechi. Ma ella stessa eviterà la monotonia e avrà la soddisfazione di contribuire a fare economia, cosa così essenziale in questi giorni di rincaro dei prezzi.

Per quanto riguarda i pasti, c’è un fattore essenziale che non si dovrebbe mai dimenticare o sottovalutare. È gratuito e quindi non c’è bisogno di andare a comprarlo. Senza di esso, il quotidiano piacere recato dai pasti andrebbe perduto. Che cos’è? Il libro biblico di Proverbi lo addita in modo inequivocabile: “È meglio un piatto di verdura dove c’è amore che un toro ingrassato insieme all’odio”. (Prov. 15:17) Un’atmosfera piacevole e riposante, fondata sull’amore, è la solida base per una sana alimentazione.

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