La vostra lettera è portata a destinazione
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Svizzera
CHIUDETE la vostra lettera nella busta, vi incollate sopra un francobollo e la fate cadere nella più vicina cassetta postale. Difficilmente ci si pensa più. Avete fiducia che il vostro messaggio giungerà alla persona indicata sulla busta.
Ma perché tale sicurezza? Avete mai pensato all’organizzazione che ci vuole per portare la vostra lettera e milioni di altre da un punto all’altro della terra, a volte a migliaia di chilometri di distanza? Come mai un piccolo francobollo, che costa solo poche lire, può consentire una tale rimarchevole impresa, portando il vostro messaggio ai medesimi confini della terra? E chi riceve il denaro rappresentato dal francobollo, dal momento che la lettera può ben attraversare parecchi diversi paesi per giungere a destinazione?
Vi potrebbe far piacere chiarire queste domande, e anche altre come: Come è venuto all’esistenza l’attuale sistema postale internazionale? Quali passi si compiono per migliorarne e ampliarne l’utilità per il genere umano?
I primi inizi
La primitiva storia narra che furono organizzati sistemi di corrieri fra Persiani, Romani e Inca dell’America Meridionale all’unico scopo di mantenere comunicazioni governative. Non c’era allora nessun provvedimento per i comuni cittadini. E, inoltre, pochissimi cittadini potevano perfino leggere e scrivere, così che si valessero di tali mezzi di comunicazione.
Alcuni fattori che contribuirono a produrre un improvviso aumento nella domanda di comunicazioni furono: la scoperta dell’emisfero occidentale, con la sua conseguente espansione della popolazione; l’avvento della stampa; e il notevole accrescersi delle opportunità di istruzione. Per soddisfare questa richiesta, Franz von Taxis introdusse un servizio postale internazionale nel sedicesimo secolo. Funzionava fra un limitato numero di stati europei. Questo scambio di posta era regolato da accordi internazionali, non da una convenzione generale, ma piuttosto da parecchi trattati bilaterali.
L’èra delle navi a vapore e delle ferrovie recò il trasporto a basso costo della posta privata, e stimolò grandemente l’aumento delle comunicazioni epistolari. Le amministrazioni postali si resero conto della necessità di normalizzare i loro metodi e le loro tasse e di semplificare le formalità implicatevi. In Gran Bretagna l’entrata in vigore della “affrancatura da un penny” nel 1840 e la creazione del francobollo postale da parte di Rowland Hill furono passi nella giusta direzione.
È strano, non è vero, pensare che fino alla metà del diciannovesimo secolo la posta degli Stati Uniti funzionasse senza il beneficio dei francobolli o delle buste come noi li conosciamo. Il foglio della lettera era semplicemente piegato sicuramente in sé e l’indirizzo vi era scritto nella parte esterna. Di solito l’ultima piega si suggellava con la cera. La tassa postale era pagata all’ufficio postale, e l’ammontare era stampigliato sulla parte esterna della lettera.
Un altro passo avanti fu fatto nel 1863 quando, per iniziativa di Montgomery Blair, ministro delle poste degli Stati Uniti, quindici paesi europei e americani fecero convenire i loro rappresentanti a Parigi in vista di un ampliamento della portata delle disposizioni postali internazionali.
Fondata l’Unione Postale
C’era ora molto bisogno di una generale convenzione o accordo internazionale. Lo schema di tale unione postale con poteri plenipotenziari fu redatto da un funzionario d’alto rango dell’amministrazione postale della Confederazione della Germania Settentrionale. Su invito della Svizzera, fu convocata a Berna una conferenza nel 1874. I delegati di ventidue stati pervennero presto a un accordo che da allora è stato noto come il Trattato di Berna.
Così nacque l’Unione Postale Generale, che entrò in funzione il 1º luglio 1875. L’adesione di molti nuovi stati membri suggerì un nome più appropriato, che fu adottato tre anni dopo, cioè l’Unione Postale Universale.
Il venticinquesimo anniversario della fondazione dell’Unione fu debitamente commemorato in Svizzera con l’erezione di un imponente monumento, un globo innalzato su un masso di granito grezzo, con raffinate figure, che rappresentano le comunicazioni internazionali in quanto fanno il giro del globo portando lettere di mano in mano. Migliaia di persone visitano il luogo ogni anno.
Per circa settant’anni l’ammissione dei nuovi membri nell’Unione avveniva per dichiarazione unilaterale, ma al Congresso di Parigi del 1947 questo provvedimento fu emendato. Da allora in poi le domande dovevano esser sottoposte al governo svizzero, e quindi presentate ai membri. Si richiedeva l’approvazione di almeno due terzi prima che si potesse accogliere una domanda. Il Congresso di Vienna del 1964 stabilì che qualsiasi membro delle Nazioni Unite poteva entrare nell’Unione semplicemente con una formale dichiarazione al governo svizzero, e senza il bisogno del voto di approvazione dei due terzi.
Princìpi generali
La semplicità delle regole dell’Unione ha grandemente contribuito all’agevole funzionamento dell’organizzazione. Come un’organizzazione di servizio pubblico in rapida crescita, essa persegue mire altruistiche, e nonostante le insurrezioni politiche e i conflitti internazionali, cerca di funzionare con considerevole successo.
Il basilare provvedimento legislativo dell’Unione è la Costituzione che determina le mire e dichiara le precise norme intitolate “Regole generali”. In relazione con queste norme, in pratica si concede a ciascun paese membro una certa elasticità.
Si considera che i paesi membri formino “un singolo territorio postale per il reciproco scambio di lettere e plichi” e che sia loro “garantita la libertà di transito entro il territorio dell’Unione”.
Le tariffe dovute ai paesi membri sono state normalizzate, ed è stata abolita la partecipazione alle tariffe fra il paese dove la posta ha origine e il paese al quale è destinata. Così, dal 1875, il paese d’origine riteneva l’intera tassa da essi riscossa, e il paese della destinazione non era più rimunerato per la distribuzione degli oggetti postali.
Questo principio si basa sulla supposizione che una lettera invita a una risposta, equilibrando così le spese della corrispondenza totale. È una norma generosa e pratica, che porta alla semplificazione e all’economia per tutti i paesi membri.
Ma le condizioni sono cambiate considerevolmente dal 1874, in cui si poteva correttamente parlare di “scambio reciproco”. Il crescente volume di materiale postale, cioè di oggetti postali diversi da lettere, cartoline, lettere per via aerea e plichi epistolari, indusse alcuni paesi a suggerire una revisione al tempo del Congresso di Tokyo del 1969. Ne risultò un nuovo provvedimento, cioè che ogni paese membro il cui onere di materiale postale in arrivo superava il suo materiale postale in partenza avrebbe ricevuto un compenso di “50 aurei centesimi di franco per chilogrammo” per la differenza. Questo entra in vigore il 1º luglio 1971.
La Costituzione dell’Unione provvide un Consiglio Esecutivo, un’assemblea o congresso dei suoi membri ogni cinque anni e una direzione internazionale.
Come opera l’Unione
Il Congresso è la suprema autorità dell’Unione, avendo doveri in gran parte legislativi. Per principio è convocato ogni cinque anni. Esso coopera strettamente con il Consiglio Esecutivo e si occupa di cose come la revisione delle disposizioni legislative dell’Unione e di come e quando gli sviluppi consentono tali cambiamenti. Si sono tenuti finora sedici Congressi comuni, che hanno introdotto molte convenienze per il pubblico, compresa la vendita di vaglia, la franchigia per la letteratura dei ciechi, e così via.
L’accordo circa gli abbonamenti postali a giornali e periodici, concluso a Vienna nel passato 1891, è di speciale interesse per i lettori di questa rivista. Come L’Unione stessa, l’organizzazione internazionale che stampa Svegliatevi! pure esiste da circa un secolo. Oltre sei milioni di copie in ventisei lingue ne sono spedite ogni due settimane in quasi 200 paesi e isole del mare. Moltiplicate questo per le migliaia di riviste e giornali che sono quotidianamente in transito attraverso l’unione postale, e comincerete a visualizzare l’essenziale lavoro che compie.
La Direzione Internazionale, che ha sede a Berna, in Svizzera, raccoglie informazioni e dispensa informazioni e consigli a qualsiasi amministrazione che li desideri. Essa è anche responsabile dello sviluppo dell’assistenza tecnica postale, e può perfino essere invitata a servire da arbitro. La spesa amministrativa è condivisa dai membri dell’Unione. Proprio di recente si è trasferita in un edificio nuovo e più grande in un sobborgo di Berna.
Il Consiglio Esecutivo, corpo permanente, è composto di trentuno paesi membri. La sua responsabilità è quella di assicurare la continuità delle attività dell’Unione da un Congresso all’altro. Esso opera in stretta relazione con la Direzione Internazionale.
La Confederazione Svizzera svolge il ruolo di Autorità soprintendente, avendo poteri relativi alle attività finanziarie, all’organizzazione e all’amministrazione della Direzione Internazionale. È anche la depositaria ufficiale delle disposizioni legislative dell’Unione, e ha certi poteri legali rispetto ai membri che la compongono.
Lavoro del Congresso
Per tenersi al corrente della mutevole scena del mondo, ciascun Congresso dell’Unione Postale ha un programma molto gravoso. Il XV Congresso, tenuto a Vienna nel 1964, per esempio, ebbe 140 sessioni. I suoi 500 delegati esaminarono e votarono 1.160 proposte.
Il XVI Congresso, convocato a Tokyo nel 1969, fu il primo che si tenne in Asia. Ci furono 523 delegati, che rappresentavano 132 delle 142 nazioni membri. Essi udirono e votarono centinaia di proposte. Le sue decisioni avranno importanti effetti sui 550.000 uffici postali intorno al mondo, e per i 4.500.000 impiegati che si occupano di oltre 250.000 milioni di oggetti postali l’anno per il transito interno ed estero.
Entrate in un moderno ufficio postale e osservate il gran numero di servizi disponibili ai comuni cittadini. Si possono acquistare vaglia sia per destinazioni nazionali che estere. Quindi, ci sono pacchi postali e provvedimenti per il pagamento alla consegna. Inoltre, si possono raccomandare e assicurare lettere e pacchi per garantirne la consegna, aspetto importantissimo quando l’oggetto postale è di valore o urgente.
La maggioranza dei grandi centri urbani del mondo, e molte città minori, hanno almeno due consegne di posta al giorno, consegne direttamente al domicilio o luogo d’attività. Solo in tempi comparativamente recenti il trasporto aereo della posta ha contribuito ad affrettare la consegna delle lettere e di piccoli pacchi in maniera fantastica. Ora si può ricevere una lettera spedita da quattro o cinquemila chilometri di distanza in quarantotto ore di tempo!
Da molti anni le ferrovie hanno dato il loro apporto per affrettare e rendere più efficienti i servizi postali. Speciali vagoni ferroviari permettono di fare lo spoglio della posta anche mentre il treno è in corsa, giorno e notte, verso qualche luogo lontano. In qualche piccola stazione periferica il sacco della posta viene fatto cadere senza fermarsi. Per di più, con l’aiuto di un braccio girevole, i sacchi postali possono pure essere presi dal treno in movimento.
Quindi per consentire il recapito della vostra lettera si fanno molte cose in più di quanto potete vedere nel vostro locale ufficio postale. Il prelievo della posta, lo spoglio e la divisione in sacchi, e l’avvio dei sacchi postali per il servizio rapido, sono solo lavori abituali che si compiono nella rete mondiale dei mezzi postali. Non è rimarchevole che possiate mettervi a sedere per scrivere a qualcuno che si trova nella parte opposta del pianeta con la ragionevole aspettativa che la vostra lettera giunga al destinatario, anche se egli o ella è prigioniero di guerra o internato civile? E, generalmente parlando, la vostra lettera sarà inviolata. Pochissimi paesi hanno un personale o l’inclinazione per censurare l’enorme volume di posta che affluisce da un giorno all’altro.
A causa dell’attività dell’Unione le tariffe postali sono alla portata della maggioranza delle persone. E sebbene le limitazioni politiche ed economiche vi impediscano di visitare qualche parente o amico in paese lontano, la calorosa corrispondenza personale può contribuire a mantenere i vincoli familiari o amichevoli.
La rapidità ed efficienza del corriere persiano a cavallo suscitò l’ammirazione di Erodoto, lo storico greco. La sua espressione comprese queste parole, ora scritte sull’ingresso della Direzione Generale delle Poste nella città di New York: “Né la neve né la pioggia né il calore né l’oscurità della notte fa sostare questi corrieri dal completare rapidamente i loro giri stabiliti”. Anche mentre dormite, la vostra posta compie velocemente il suo percorso.