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  • g72 8/3 pp. 16-20
  • Se solo i vostri polmoni potessero parlare!

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  • Se solo i vostri polmoni potessero parlare!
  • Svegliatevi! 1972
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  • Come respirate
  • Condizionamento dell’aria
  • La prevenzione è migliore della cura
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Altro
Svegliatevi! 1972
g72 8/3 pp. 16-20

Se solo i vostri polmoni potessero parlare!

QUALE interessante racconto potrebbero narrare i vostri polmoni, se solo potessero parlare! Non solo vi potrebbero dire alcuni fatti sorprendenti intorno alla loro grandezza e al loro delicato disegno, ma potrebbero anche descrivere come funzionano e la lotta che a volte devono impegnare per mantenervi in vita. Ma poiché i vostri polmoni non possono parlare, dovete apprenderne l’affascinante storia da investigatori estranei.

Potete sopravvivere senza mangiare per settimane. Alcuni hanno digiunato per quaranta o cinquanta giorni. E potete fare a meno di acqua per giorni come i marinai che han fatto naufragio in mezzo al salato oceano. Ma non potete stare più di pochi minuti senza respirare. Ecco quanto i vostri polmoni sono importanti per voi.

La maggioranza delle persone semplicemente considerano i loro polmoni come una cosa sicura, e, pertanto, funzionano senza rumore e con efficienza per la maggior parte del tempo, dalla culla alla tomba. Infatti, quando i vostri polmoni si fanno notare siete già in difficoltà. Fate dunque meglio a prestar loro qualche attenzione e ad averne buona cura prima che sia troppo tardi.

I vostri polmoni sono due organi conici o piramidali che pesano circa cinque etti e mezzo l’uno negli adulti. Negli uomini sono un trentasettesimo del peso del corpo, nelle donne un quarantatreesimo. Il vostro polmone destro consiste di tre sezioni o lobi; quello sinistro ha solo due lobi a causa del posto che il cuore occupa nel torace. Alla nascita i polmoni sono di un bianco roseo, ma col passar degli anni assumono l’aspetto di un grigio chiazzato e color ardesia, e nella vecchiaia possono anche mostrare macchie nere. Nonostante che i vostri due polmoni possano contenere da sette a otto litri d’aria, questo non significa che siano grossi organi cavi, simili a mantici. Se li tagliaste, trovereste che assomigliano alquanto a una spugna di gomma piuma.

L’aria che respirate passa attraverso il naso e la bocca e quindi per la faringe, la laringe e la trachea. La trachea si divide in due rami noti come bronchi, che entrano verso la metà dietro ciascun polmone. La trachea e i bronchi sono circondati da grossi anelli di cartilagine in modo che nessuna pressione di oggetti esterni possa impedire all’aria di giungere ai polmoni.

I due principali rami o bronchi, giunti ai polmoni, si dividono in quattro rami, i quattro in otto e così via per circa venti o più volte finché ci sono un milione o più di questi piccoli rami noti come bronchioli. Il più piccolo di questi ha un diametro di due decimillimetri. Alla fine dei bronchioli ci sono minuscole concamerazioni contenenti aria chiamate alveoli. In tutti i vostri polmoni ce ne sono fino a 300 milioni; alcuni calcolano che ce ne siano fino a 750 milioni. Questi piccoli alveoli, se fossero distesi, coprirebbero un’area di circa cento metri quadri.

Ciascuno di questi minuscoli alveoli è coperto da una rete di capillari. Attraverso la rete di questi minuti capillari l’ossigeno viene a contatto col sangue così che i globuli del sangue, a loro volta, possono provvedersi di ossigeno al fine di produrre energia. L’ossigeno è trasportato alle cellule di tutto il corpo dall’emoglobina che si trova nei globuli rossi. Se si mettessero un’estremità contro l’altra, questi capillari si estenderebbero per centinaia di chilometri. Incidentalmente, questi capillari sono solo abbastanza grandi perché vi passi un globulo rosso alla volta.

Naturalmente, per portare avanti e indietro ossigeno e anidride carbonica attraverso le pareti, dagli alveoli ai globuli, la distanza da attraversare è assai inferiore a quella della carta più sottile che abbiate mai vista, meno di un millesimo di millimetro!

In un anno di tempo i vostri polmoni inspirano da due a cinque milioni e mezzo di litri d’aria. Quando sono pieni al massimo, contengono da sette a otto litri d’aria. Tuttavia, quando espirate, di solito vi rimangono due litri d’aria, benché possiate di proposito espirare fino al punto di farvi rimanere solo un litro d’aria. Quando ve la prendete con comodo, riposandovi su un divano o su una poltrona, potete espirare solo mezzo litro d’aria alla volta, da dieci a quattordici volte al minuto, o da sei a otto litri d’aria al minuto. Comunque, quando fate lavoro pesante o v’impegnate in un esercizio vigoroso, potete inspirare fino a 90-135 litri d’aria al minuto, non tanto respirando in fretta quanto respirando più profondamente.

Per capire come i vostri polmoni vi riforniscono d’aria, dovete comprendere un altro fatto che li riguarda. Ciascun polmone è contenuto in una membrana chiamata “pleura” impermeabile all’aria. Ecco perché potete prendere un polmone appena tolto a un animale e gonfiarlo come un pallone pompandovi aria dalla trachea. Non solo, ma ciascuno dei vostri polmoni è situato in una cavità impermeabile all’aria che ha la sua propria membrana pleurica.

Come respirate

Ci sono due basilari specie di respirazione mediante cui si riempiono e si vuotano i vostri polmoni: volontaria e involontaria. Il vostro cuore e il vostro stomaco si limitano a compiere l’azione involontaria, non ne potete deliberatamente affrettare o rallentare l’attività. D’altra parte, i vostri arti, le vostre labbra e la vostra lingua agiscono più o meno secondo la vostra volontà o secondo le abitudini che acquistate. Ma i vostri polmoni sono in grado di compiere azioni sia volontarie che involontarie. Nella respirazione volontaria fate espandere la cassa toracica e abbassare il diaframma, immettendo così più aria nei vostri polmoni.

La respirazione involontaria è controllata da un “centro della respirazione” situato nella parte inferiore di quella sezione del cervello nota come midollo. Esso stimola il diaframma in modo da farlo contrarre, così che si abbassa e nello stesso tempo le costole si muovono all’insù e all’infuori. Ne risulta un relativo vuoto, uno stato di pressione dell’aria più basso nei polmoni che non all’esterno. Ciò fa penetrare dall’esterno aria nei polmoni. Altri centri nervosi interrompono con regolarità questa contrazione, per consentire ai muscoli del torace di rilassarsi e così forzare l’aria a uscire dai polmoni.

È interessante che questo “centro della respirazione” non è attivato dalla mancanza di ossigeno nei polmoni ma dalla quantità di anidride carbonica nel vostro sangue. Più anidride carbonica è nel vostro sangue più siete in pericolo e il “centro della respirazione” affretta dunque il processo di respirazione per impedire che il contenuto di anidride carbonica raggiunga il punto di pericolo. Di solito c’è solo una frazione dell’1 per cento di anidride carbonica nell’aria quando è inspirata. Circa il 21 per cento dell’aria inspirata è ossigeno, ma quando è espirata ne contiene ancora circa il 16 per cento. Vedete, dunque, che i vostri polmoni prendono solo un quarto circa dell’ossigeno dell’aria. L’anidride carbonica aumenta proporzionatamente, così che l’aria espirata contiene più del 4 per cento di anidride carbonica.

Condizionamento dell’aria

È ovvio che, perché i vostri polmoni facciano giustamente la loro parte, anche l’aria dev’essere propriamente giusta. Essa dev’esser pura, dev’essere umida e dev’essere della giusta temperatura. E per questo il Creatore del corpo umano gli ha provveduto ciò che gli uomini preferiscono chiamare “superiore apparato respiratorio”. Tutti i condotti attraverso cui l’aria passa prima di giungere ai vostri polmoni contribuiscono a soddisfare queste condizioni essenziali. Il naso ha peli comparativamente lunghi da fermare le particelle di polvere più grandi, che possono esser cariche di batteri. I suoi condotti son pure coperti di membrane mucose formate in modo da fermare le piccole particelle. Particelle ancor più piccole sono prese dalle ciglia, filamenti coperti di muco nella trachea che si muovono come il grano in un campo. Questo movimento fa gradualmente salire verso l’alto nella gola qualsiasi particella, che può quindi essere inghiottita o sputata via. I globuli bianchi del sangue si occupano di qualsiasi minuscolo batterio che cerchi di attraversare queste difese.

C’è anche il provvedimento di varie ghiandole, e dell’umidità dei condotti dell’aria, per dare all’aria la giusta quantità di umidità. Questo è importantissimo, poiché l’ossigeno e l’anidride carbonica devono essere inumiditi prima di andare avanti e indietro fra i globuli rossi e i minuscoli alveoli. E l’aria dev’essere poi della giusta temperatura. Per questo i condotti dell’aria sono disegnati in maniera ideale in modo da riscaldare l’aria che è troppo fredda e da raffreddare l’aria che è troppo calda; sia un eccesso che l’altro danneggerebbe le delicate membrane dei vostri polmoni. La prodigiosa efficienza del superiore apparato respiratorio del corpo è evidente quando notiamo che per mezzo d’esso l’uomo può sopravvivere al caldo torrido dei deserti tropicali e alle temperature sotto zero dell’Antartico.

La prevenzione è migliore della cura

Poiché i vostri polmoni vi fanno render conto della loro presenza solo quando sono in difficoltà, è della massima saggezza averne cura prima che ciò accada. O, come dice il detto: “Chi ha tempo non aspetti tempo”. Certo, se si prendono le cose sul serio in quanto alla propria salute, e alla condizione dei propri polmoni in particolare, non si fumerà tabacco. Smetter di fumare è una cosa buona non solo per i polmoni ma anche per il cuore e per il fegato. E se poteste scegliere di vivere dove c’è un minimo di inquinamento atmosferico, i vostri polmoni pure l’apprezzerebbero.

Fra le cose che potete fare per mantenere i vostri polmoni in buone condizioni c’è quella di compiere sufficiente esercizio fisico. Certo, se siete un portalettere che fate la consegna della posta a piedi o un lavoratore edile, potete non dovervene preoccupare troppo, né se siete una donna di casa con una casa grande e una famiglia numerosa a cui badare. Ma se siete uno dei moltissimi lavoratori che per tutto il giorno sono seduti in ufficio o su un banchetto da lavoro, dovreste pensare un po’ a fare qualche ulteriore esercizio fisico. Tale esercizio, perché rechi beneficio ai polmoni, dovrebbe essere sufficientemente vigoroso da farvi soffiare l’aria o da farvi respirare profondamente, salvo che, naturalmente, il vostro cuore sia abbastanza forte da sopportarlo. Salire le scale invece di prendere l’ascensore, eccetto quando bisogna fare un gran numero di gradini, è un modo di fare esercizio fisico senza impiegarvi molto tempo straordinario. Prendendovi l’abitudine ne assicurerete la regolarità. Per essere benefico, l’esercizio fisico dev’essere regolare.

La corsa a scatti, rilassata, senza fretta è un altro popolare modo di fare esercizio. Ma l’attività che stimola anche la mente può esser migliore. Fra gli sport meno strenui sono quelli come il tennis, il ping pong o tennis da tavola e il nuoto. Da non trascurare è l’esercizio dei vostri polmoni con la profonda respirazione diaframmatica. Anziché respirare profondamente riempiendo il torace, respirate profondamente abbassando il diaframma. Questo sarà specialmente utile per gli alveoli inferiori. E in particolar modo utile è l’espirazione più completa possibile parecchie volte al giorno. Questa è stata giustamente chiamata la “pulizia domestica” dei polmoni. Pensate un po’ di respirare profondamente e di espirare con vigore quando riposate su un divano o su un letto senza dormire. Ciò può anche significare un ulteriore beneficio se distoglie la vostra mente da preoccupazioni, rancori o altri insani pensieri. Spesso la respirazione profonda vi farà sentire meglio sia fisicamente che emotivamente.

Quando qualche cosa va male

Ci sono parecchie cose che possono andar male per i vostri polmoni. C’è la bronchite, l’infiammazione dei vostri canali bronchiali. La pleurite si manifesta quando il rivestimento pleurico della cavità toracica o la pleura che avvolge i polmoni s’infiamma. Si dice che ci siano molte specie di polmoniti, differenziate l’una dall’altra da ciò che vi è implicato o dalla natura dell’infezione. Le condizioni economiche e l’ambiente possono rendere più soggetti alla tubercolosi. Sembra che, come anche il cancro polmonare è in aumento, così lo sia l’enfisema. Che cos’è l’enfisema? È il risultato finale di parecchie afflizioni respiratorie, come l’asma, in cui i minuscoli alveoli si dilatano tanto da danneggiarne la funzione. Il paziente affetto da enfisema trova difficile espellere l’aria inspirata. Il comune raffreddore, il raffreddore da fieno, l’asma e la sinusite sono pure malattie che influiscono sui vostri polmoni.

Ci sono molti rimedi per queste varie forme di disturbi, sia ortodossi che non ortodossi, parlando da un punto di vista medico, e sembra meglio considerare queste cose con mente aperta, giacché pare che nessun sistema abbia tutte le risposte. Ma com’è stato notato prima, la prevenzione è la cosa migliore. Pensate un po’ alle sagge abitudini di vita mentre godete ancora buona salute e prima che i vostri polmoni vi facciano rendere pienamente conto della loro presenza. Se possibile, preferite un ambiente salubre in cui lavorare e vivere, un ambiente con il minimo inquinamento atmosferico. Non fumate tabacco; non fate abuso di bevande alcoliche. Evitate gli eccessi, sia nel mangiare che nel lavoro e nella ricerca dei piaceri. Imparate a esser moderati in ogni cosa e ad accontentarvi delle cose necessarie: di che mangiare, di che vestire e di che coprirvi. Sì, “è un mezzo di grande guadagno, questa santa devozione con autosufficienza. Poiché non abbiamo portato nulla nel mondo, e non ne possiamo portare fuori nulla”. — 1 Tim. 6:6-8.

[Diagramma/Immagine a pagina 17]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Il vostro polmone destro ha tre sezioni o lobi, il sinistro ne ha due. La parte interna dei vostri polmoni è simile a una spugna di gomma piuma con milioni di minuscoli acini d’aria, coperti di capillari. Questo permette uno scambio di ossigeno e anidride carbonica attraverso la parete degli acini polmonari.

A — Sangue dal cuore con anidride carbonica

B — Sangue al cuore con ossigeno

C — Acini polmonari coperti di capillari

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