Deliziatevi il palato alla maniera giapponese
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Giappone
AVETE mai mangiato in un ristorante giapponese? In tal caso, forse avete mangiato sukiyaki, un piatto che include pezzetti di manzo con verdure, o tempura, che consiste di carni impanate e verdure fritte. Ma sapevate che in Giappone mangiamo di rado questi piatti, eccetto che al ristorante?
Quindi, che cosa mangiamo di solito noi Giapponesi in Giappone come base dell’alimentazione quotidiana? E come prepariamo questi cibi?
Colazione giapponese
La mattina il piatto principale è il riso caldo, fumante e soffice. Insieme ad esso mangiamo la minestra di miso, importante nell’alimentazione giapponese quanto il riso. Per completare la colazione, possiamo mangiare diversi tipi di ravanelli sottaceto, chiamati tsukemono, e tè verde. E a molte famiglie piace anche una portata extra di pesce al forno. Ora, non direste che questo è un pasto nutriente con cui cominciare la giornata?
Naturalmente, è la preparazione del riso a rendere appetitoso il pasto. Il riso giapponese è quasi sempre tenuto immerso in acqua prima di cuocerlo. Infatti, l’ultima cosa che la massaia giapponese fa prima di andare a letto è di lavare il riso per la mattina dopo e lasciarlo a bagno tutta la notte.
La maggioranza delle moderne massaie giapponesi hanno pentole elettriche per cuocere il riso. Esse indicano la quantità di riso e di acqua da aggiungere, e si spengono automaticamente quando il riso è cotto. Comunque, molte massaie giapponesi usano ancora una pentola con un pesante coperchio che non si solleva quando il riso bolle. Per la nostra famiglia di cinque persone, uso tre tazze di riso e tre quarti.
Cuocio il riso in circa quattro tazze d’acqua. Se si desidera che il riso sia più cotto, si aggiunge più acqua; se si vuole che sia più al dente, se ne aggiunge meno. Quando il riso e l’acqua bollono, si abbassa la fiamma, e si lascia bollire lentamente il riso per una ventina di minuti finché ha assorbito tutta l’acqua. Mentre si cuoce, è una buona idea quella di girare la pentola varie volte affinché il riso si cuocia uniformemente. Ora si spegne il fornello e, senza togliere il coperchio, si lascia cuocere a vapore il riso per dieci-quindici minuti. Quindi è pronto per mangiarlo.
La minestra di miso si fa con semi di soia, grano o riso, e sale. Si mette questo miscuglio in un mastello di legno a fermentare, formando un denso impasto.
Per fare la minestra, prepariamo prima un brodo, con pesce essiccato o alghe marine essiccate. Quindi aggiungiamo al brodo un po’ di questo impasto di miso. Mentre la minestra è buona in questo modo, ad alcuni piace di più quando vi si aggiunge un ravanello o una cipolla affettata o forse del pesce. Poiché l’alimentazione giapponese contiene molto amido, questa minestra di miso contiene le vitamine di cui abbiamo bisogno per mantenerci in buona salute. La minestra di miso è così comune in Giappone che in alcuni ristoranti servono solo questa minestra.
Pranzi tipici
Per il pranzo, spesso il riso rimasto dalla colazione viene messo in una cassettina, o bento. Come contorno vi si possono mettere un po’ di sottaceti, alcuni pezzetti di carne avanzata e un po’ di verdura. Questo è un eccellente pranzo da portare con sé.
Per il pranzo a casa, posso preparare ochazuke. Non faccio altro che versare tè verde bollente sul riso rimasto. Ai Giapponesi piace il sapore del tè verde e del riso insieme. È una pietanza calda d’inverno, e d’estate, se si preferisce mangiare leggero, è proprio squisita.
Come vedete, la famiglia giapponese media consuma una gran quantità di riso, di solito a colazione, a pranzo e a cena. E le cuoche giapponesi hanno anche escogitato alcuni modi di prepararlo unici nel loro genere.
“Sushi”, piatto popolare
Il sushi è riso condito a cui viene data una certa forma. In una grande ciotola, mettiamo circa sei tazze di riso cotto. In una ciotola piccola, mischiamo mezza tazza di aceto, due cucchiaini e mezzo di sale e tre cucchiai di zucchero. Si versa a poco a poco la salsa di aceto sul riso mentre, nello stesso tempo, si mescola con un cucchiaio o una spatola di legno. A questo punto è bene far vento sul riso perché si raffreddi e sia facile da lavorare.
Ora, se è abbastanza freddo, ci si bagna le mani nel restante miscuglio di aceto e si prende un pugno di riso in una mano. Poi, con l’indice e il medio dell’altra mano, si dà al riso una forma ovale. Se il riso non è troppo freddo, dovrebbe rimanere bene attaccato.
Con una spruzzata di barbaforte verde e una fettina del proprio pesce preferito crudo sopra al riso si dà il tocco finale a questo tipo di sushi. Per fare il sushi si possono usare molti diversi tipi di pesce crudo, tra cui tonno, gamberetti, polipi e calamari.
Il sushi si deve inzuppare in salsa di soia e lo si deve mangiare con tè verde per essere realmente gustoso. L’inesperto che mangia il sushi dovrà dare due o tre morsi per finire solo un sushi. Si può dunque rimanere sorpresi vedendo anche la più raffinata signora giapponese infilarsi in bocca un sushi intero con i bastoncini e continuare ugualmente la conversazione.
Un altro comune tipo di sushi si fa arrotolando il riso in uno strato di alghe marine essiccate, con in mezzo un pezzetto di ravanello sottaceto o di cetriolo crudo. Questi “rotoli” di riso sono quindi affettati e disposti in un piatto con il lato tagliato girato in su.
Bisogna essere esperti per preparare bene il sushi. Perciò molte famiglie scelgono il negozio preferito di sushi, dove possono andare quasi a ogni ora a ordinare il sushi fresco che è consegnato a domicilio. Il sushi è una delle pietanze preferite dei Giapponesi, giovani e vecchi.
Cibi tipicamente giapponesi
Le alghe marine danno un sapore fondamentale alla nostra cucina giapponese, e compaiono spesso nel menu quotidiano in un modo o nell’altro. Generalmente sono essiccate e usate per preparare minestre squisite, o una varietà di sushi arrotolati.
Anche il pesce è di solito servito in un modo o nell’altro ogni giorno. Poiché il nostro paese è interamente circondato dal mare, si può capire l’importanza del pesce nell’alimentazione giapponese. Vari tipi di pesce sono essiccati e impiegati per fare minestre, o tenuti sopra la fiamma finché diventano croccanti e abbrustoliti.
Il pesce crudo è particolarmente squisito, almeno per i nostri gusti. La famiglia media comprerà al vicino mercato pesce fresco da taglio. Il pesce è generalmente immerso in salsa di soia e condito con barbaforte. Alcuni dei tipi più comuni sono carpa, tonno, sgombro e sogliola.
Il pensiero di mangiare pesce crudo può non sembrare dapprima appetitoso. Comunque, quando il pesce è disposto in modo attraente su un piatto da portata, tagliato a fette sottili e con contorno di svariate verdure, diventa molto invitante, anche per chi non l’ha mai mangiato.
Mentre l’elemento fondamentale della nostra dieta è il riso, fra i Giapponesi sono comuni anche vari tipi di fettuccine. Sono cotte per breve tempo in una minestra fatta di salsa di soia, vino dolce di riso, e forse con alcune verdure. La minestra è servita in una ciotola, e si mangia con i bastoncini. Alcuni ritengono evidentemente che le fettuccine siano molto più gustose se mangiate a gran velocità e in modo molto rumoroso.
Il condimento principale della cucina giapponese è la salsa di soia, a cui spesso si aggiunge zucchero. La salsa di soia valorizza il sapore del cibo e, essendo fatta con semi di soia, grano e sale, ha un alto valore nutritivo. I cibi cotti in salsa di soia con l’aggiunta di zucchero si possono conservare più a lungo dei cibi cotti solo in salsa di soia.
Preparazione della cena
La maggior parte delle massaie giapponesi compra ogni giorno il cibo fresco. Così verso le 4 del pomeriggio la massaia interromperà qualsiasi cosa stia facendo, prenderà il cesto della spesa e il denaro, e senza neppure togliersi il grembiule, andrà ai più vicini mercati della verdura e del pesce. Spesso va in parecchi diversi negozi, dove gli ortaggi si vendono a prezzo ragionevole. Molte massaie preferiscono le piccole botteghe ai moderni supermercati.
Tornata a casa, sentirà sempre più forte un suono acuto. Non c’è dubbio, ecco un venditore ambulante in bicicletta che suona il corno. Sulla sua bicicletta sgangherata ha una pila così alta di vassoi che si penserebbe stia per rovesciarsi. Porta a domicilio un importante elemento del menu giapponese, il tofu, o torta di soia. Si può descrivere come una gelatina di soia, ottima per completare la cena.
In cucina il pasto si prepara semplicemente, ma si presta attenzione a renderlo gradevole alla vista.
Il pasto principale della giornata
La colazione e il pranzo sono di solito pasti piuttosto leggeri; comunque, la cena è attesa da tutti con ansia. È l’ora in cui la nostra famiglia trascorre insieme un po’ di tempo, parlando delle attività della giornata. A cena mangiamo lentamente, assaporando bene il cibo. E, per molti uomini giapponesi, è l’ora di bere un po’ di sakè o vino di riso.
Mentre la famiglia aspetta, la tavola si riempie di una gran quantità di ciotoline, piatti e piattini per ciascuno. Che cosa c’è in tutti questi piatti?
Una piccola ciotola contiene riso caldo e fumante; in un’altra c’è la minestra di miso. Vi è una ciotolina contenente alghe marine bollite, con una salsa di impasto di miso e pesciolini interi. In un altro piatto ci sono diverse varietà di ravanelli sottaceto; in un altro ancora c’è il tofu. E c’è anche un piatto con pesce secco cotto al forno, con tutta la testa, gli occhi e la coda. Un piatto speciale contiene pesce crudo, polpo e calamari a fettine, tutti manicaretti per la cena.
La tavola è ingombra, ma la famiglia continua a sistemare e risistemare finché le ciotole ci stanno tutte. Ecco un piattino con la salsa di soia, che è d’obbligo a ogni pasto, e ciascuno ha una tazzina senza manico per il tè verde. Può essere una vera delizia prendere il cibo da varie ciotole, un morso qui e uno lì, e assaporare tutto con un boccone di riso e un sorso di tè.
Una specialità giapponese
Una specialità giapponese è il nabe ryori, o “cottura nella pentola”. La cottura si fa in una pentola o tegame su un fornello al centro della tavola. Verdure e carne vengono cotti nel brodo, e tutti si servono con i propri bastoncini da una sola pentola.
Un tipo di nabe ryori si chiama mizutaki. Per prepararlo, ci serviamo di una larga pentola alta una quindicina di centimetri. Nella pentola, prima prepariamo un brodo di alghe marine secche, tonno secco, o di funghi freschi o secchi. Se questi non si trovano, servirà allo scopo un brodo leggero di manzo. Il brodo non deve essere forte altrimenti nasconderà il sapore delle verdure da aggiungere in seguito. Si può aggiungere sale.
Gli ortaggi comunemente usati sono cavolo cinese, cipolle o cipolline fresche, funghi lunghi o rotondi, e qualsiasi tipo di ortaggio verde che si cuoce in fretta, come spinaci crudi. Se c’è, si aggiunge del tofu. Si possono anche usare sottili fettine di carne di maiale, manzo o pollo, e anche coregono bianco. Tutte le verdure e la carne devono essere tagliate e disposte in modo attraente su piatti da portata.
Quando il brodo bolle, si aggiunge in modo gradevole all’occhio un po’ di ciascun tipo di verdura e carne. Poi quando qualcosa è cotto come si desidera, si prende dalla pentola con i bastoncini, e la padrona di casa aggiunge al suo posto dell’altra verdura. In questo modo nella pentola ci sono sempre carne e verdure che bollono. Le verdure e la carne bollenti e fumanti sono inzuppate in un miscuglio di salsa di soia, succo di limone o aceto e ravanello grattugiato. Che modo riposante e piacevole di mangiare! Almeno noi qui in Giappone la pensiamo così.
Comunque, indipendentemente dal paese in cui si vive o dal tipo di cucina che si preferisce, in ogni luogo c’è un elemento importante nella buona cucina. È l’amore, che spinge a voler preparare qualcosa di squisito e nutriente per la propria famiglia. Forse qualche volta il vostro amore vi spingerà a voler cercare di deliziare il palato della vostra famiglia alla maniera giapponese. Se provate, può darsi che le piaccia.