Uno sguardo al mondo

La conferenza mondiale dell’alimentazione: Quali risultati ha avuto?

Lo scorso novembre per 11 giorni, delegazioni ad alto livello di 130 paesi si riunirono a Roma per discutere e negoziare. Le speranze di quasi mezzo miliardo di persone che rischiano la fame dipendevano dai risultati.

● “Non deve deludere l’umanità”, dichiarò Sayed Ahmed Marei, segretario generale della Conferenza, poco prima che si riunisse. La crisi alimentare, disse il giorno di apertura A. H. Boerma, direttore dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle N.U., “è il più grande scandalo del nostro tempo”. Waldheim, segretario generale delle N.U., deplorò “la mancanza di previdenza e del senso di interesse comune” fra le nazioni, ciò che aveva causato la crisi. Le speranze di veder cambiare le attitudini divennero realtà? Giudicate da voi stessi:

● Le risoluzioni che investivano il problema alla base furono accolte con cinica incredulità. “Non è questo un esercizio inutile?” rispose un delegato a una risoluzione che proponeva una riduzione globale delle spese militari del 10 per cento per finanziare gli aiuti militari. Anche se fosse approvata, disse, diverrebbe immediatamente “lettera morta”.

● Al termine della conferenza, furono realizzate le speranze di recare sollievo a chi soffre ora la fame? Il segretario generale della conferenza Marei disse: “Un gran numero di persone soffrirà la fame nonostante tutte le risoluzioni e le decisioni. “È prevalso l’egoismo nazionale”, osservò il rappresentante del Messico.

Tempo enigmatico

◆ L’Agenzia Meteorologica del Giappone avverte che un modello decennale di maggiori deviazioni dal tempo normale non dà segno di diminuire. Si teme che il tempo insolito cominciato nel 1963 continuerà, minacciando il raccolto globale del 1975. Nel frattempo, il giornale sovietico Izvestia riferisce che le peggiori piogge che si ricordino hanno recentemente allagato gran parte del granaio ucraino della Russia, distruggendo migliaia di ettari di raccolti. Altrove, il doppio della pioggia registrata in qualsiasi precedente autunno è caduta quasi ogni giorno per tre mesi in Olanda, rovinando gran parte del raccolto, nonché quello delle zone vicine in Belgio e Francia.

L’addestramento è utile

◆ Un commesso 20enne di New York ha recentemente dimostrato il valore del suo addestramento cristiano durante una rapina in un supermercato dove lavora. Preso in ostaggio dai rapinatori terrorizzati in cerca di una via d’uscita mentre la polizia li accerchiava, il commesso parlò loro con calma, persuadendoli a cedere le armi. “E stato incredibile, ha fatto realmente un buon lavoro”, disse meravigliato un poliziotto della squadra che si occupava dei negozianti per il rilascio degli ostaggi. I poliziotti arrivarono sul posto e scoprirono che il commesso “stava portando avanti benissimo i negoziati per conto suo”, dice la notizia del Times di New York. Questo giovane, un testimone di Geova, “disse d’essersi mantenuto calmo perché aveva ‘fede nel mio signore’”, rileva il Times.

I discendenti degli ammutinati

◆ Circa 90 discendenti dei famosi ammutinati che alla fine del diciottesimo secolo si impadronirono della nave inglese Bounty vivono ancora sulla piccola isola di Pitcairn nell’Oceano Pacifico. Gli uomini, noti come i migliori nel mondo a navigare tra i frangenti, attraversano infidi frangenti per accostarsi alle navi di passaggio per la posta e fare scambi. In tal modo anche queste persone isolate sono venute a contatto con la verità della Bibbia. Oltre alla loro Bibbia antica, quella che era sul Bounty, hanno ora 60 Traduzioni del Nuovo Mondo in inglese moderno, una per ciascun adulto. La loro piccola biblioteca è anche ben rifornita di pubblicazioni di studio biblico, i frutti delle oltre 300 lettere scambiate con gli isolani in un periodo di dieci anni da un testimone di Geova dell’Ohio, U.S.A.

Sul sentiero di guerra

◆ Gli Indiani d’America come considerano le chiese che da lungo tempo sono stabilite fra loro? Il direttore nazionale del Movimento degli Indiani d’America afferma che sono “i massimi proprietari singoli di terre nelle riserve degli indiani d’America”. (Post di New York) “Hanno abbastanza ettari per sostenere intere tribù”, disse, “ma non hanno mai fatto nulla in merito”. Se non coltivano la terra, egli avverte, “chiederemo di chiudere le missioni delle chiese e di andarsene. E boicotteremo le chiese e agiremo per porre fine ai loro contratti d’affitto”.

L’altra faccia della medaglia

◆ Il dott. George L. Kirkham, professore aggiunto presso la scuola di criminologia dell’Università di Stato della Florida, volle studiare direttamente l’applicazione della legge. Così divenne poliziotto. Con quale cambiamento nella sua veduta? Egli scrive nell’FBI Law Enforcement Bulletin: “Le persone come me, appartenenti alla comunità accademica, sono state tradizionalmente pronte a trovare da ridire sulla polizia. . . . Ora, come agente di polizia, cominciavo per la prima volta ad affrontare il trasgressore come una minaccia molto reale alla mia incolumità personale e alla sicurezza della nostra società. Il criminale non era più un’innocua figura in tuta blu seduta dall’altra parte della mia scrivania in prigione, una ‘vittima’ della società da trattare con compassione e clemenza. Era divenuto un rapinatore armato che fuggiva dalla scena di un delitto, un folle maniaco che minacciava la sua famiglia con la pistola, qualcuno che poteva diventare il mio assassino rannicchiato dietro il volante di un’auto su una strada buia. Come il crimine stesso, la paura cessò rapidamente d’essere una cosa impersonale e astratta”.

Drogati africani

◆ Il problema dell’abuso di droga ha colpito le scuole di Lagos, in Nigeria. Perché? È riferito che alcuni studenti ricorrono ai narcotici perché sono “troppo viziati” dai genitori che danno loro troppo denaro e troppa libertà. In modo interessante, comunque, si dice che altri si drogano perché non riescono a raggiungere le mete accademiche. Tutte le scuole, riferisce il Daily Times locale, hanno il problema della droga; esso aggiunge che i risultati del vizio della droga fra gli studenti “sono stati disastrosissimi nella maggioranza dei casi”.

Le stazioni di servizio chiudono

◆ Le stazioni di servizio con distributori di benzina furono fra le vittime degli U.S.A. per la recente penuria di petrolio. Circa 20.000 chiusero nel periodo di un anno che terminò il 30 giugno 1974.