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  • g75 22/11 pp. 17-21
  • La sorprendente facoltà dell’udito

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  • La sorprendente facoltà dell’udito
  • Svegliatevi! 1975
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  • Che cosa vi permette di udire?
  • Una parola su ciò che udite
  • Un vero capolavoro!
  • L’udito nel mondo animale
  • Che dire degli insetti?
  • Localizzati gli oggetti per mezzo dell’eco
  • Proteggete la vostra facoltà uditiva
  • L’orecchio: Il mezzo di comunicazione per eccellenza
    Svegliatevi! 1990
  • L’udito: un dono da salvaguardare
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Svegliatevi! 1975
g75 22/11 pp. 17-21

La sorprendente facoltà dell’udito

SE AVETE un buon udito, avete qualcosa di veramente prezioso. Pensate! Potete ascoltare il melodioso canto di un uccello, il mormorio di un ruscello, la voce di una persona amata. Con gli orecchi ricevete anche messaggi che possono salvarvi la vita, forse dal clacson di un’auto, da una sirena o da un allarme antincendio.

Tuttavia, vi siete mai soffermati a pensare al sorprendente senso dell’udito? E che dire di quello posseduto da altre creature? Anche un breve esame può essere affascinante.

Che cosa vi permette di udire?

Dando uno sguardo all’illustrazione che accompagna l’articolo vedrete che l’orecchio è molto più che un organo simile a una tromba da un lato della testa. Quella parte è solo il padiglione auricolare. Esso capta le onde sonore e le fa proseguire, lungo il condotto uditivo esterno. In esso ci sono piccoli peli e ghiandole produttrici di cera. A che cosa servono? A impedire che polvere, insetti, ecc., penetrino in profondità, causando danno.

Quando le onde sonore arrivano all’estremità del condotto, battono sul timpano, fatto di tessuto sottile e teso. Le risultanti vibrazioni sono amplificate e trasmesse all’orecchio medio da tre piccole ossa, gli ossicini. Per la loro forma sono comunemente detti martello, incudine e staffa. La staffa “batte” sulla membrana della “finestra ovale”, trasmettendo le vibrazioni all’orecchio interno pieno di liquido. Le onde sonore entrano nell’orecchio interno anche dalla “finestra rotonda”, situata sotto la “finestra ovale”. Alcune onde giungono all’orecchio interno pure passando per le ossa del cranio.

Sotto il vestibolo centrale dell’orecchio interno vi sono i canali semicircolari. I movimenti del liquido in essi contenuto vi permettono di mantenere l’equilibrio fisico. Comunque, l’udito ha a che fare con la chiocciola. Le onde sonore che attraversano il liquido fanno muovere la membrana basilare della chiocciola. A sua volta, il suo movimento fa vibrare le cellule ciliate che formano l’organo del Corti. Questo movimento stimola i nervi attaccati alle cellule ciliate. Questi nervi, infine, attraverso il nervo acustico, mandano messaggi sotto forma di impulsi elettrici al centro acustico del cervello. Tutto questo è risaputo, ma gli uomini di scienza non sanno ancora come si faccia a capire tali segnali.

Una parola su ciò che udite

Non potete udire tutti i suoni che vi circondano, ed è bene. Quando eravate in fasce, la vostra capacità uditiva andava da 15 a 30.000 cicli, o vibrazioni, al secondo. Ma diciamo che fosse molto inferiore a 15 cicli. Allora avreste udito anche i vostri battiti cardiaci, perfino i movimenti delle ossa e dei muscoli!

Benché abbia certe limitazioni, la facoltà uditiva è sorprendente. Mentre c’è differenza fra le persone, in genere il più alto suono tollerabile è 2.000.000.000.000 di volte maggiore del suono meno percettibile! In effetti, l’orecchio umano ha la massima sensibilità pratica per i suoi bisogni.

Col passare degli anni, naturalmente, la facoltà uditiva delle creature umane imperfette diminuisce progressivamente. Fra l’altro, questo avviene perché i tessuti dell’orecchio interno perdono la loro elasticità. Si afferma che il livello superiore della capacità uditiva scende da 30.000 cicli quando si è bambini a circa 4.000 cicli verso gli ottant’anni. Ciò nondimeno, anche questo basta per una conversazione normale.

Un vero capolavoro!

Gli orecchi hanno un sistema incorporato che li protegge dai rumori troppo forti. Certo, se vicino a voi ha luogo un’improvvisa esplosione le eccessive vibrazioni potrebbero danneggiare irreparabilmente il vostro complesso apparato uditivo. Ma se un rumore diventa molto forte gradualmente, i muscoli a rapida azione possono ‘abbassare il volume’. La membrana timpanica si tende per ridurre le sue proprie vibrazioni e i muscoli dell’orecchio medio fanno contrarre gli ossicini. Pertanto la staffa non trasmette all’orecchio interno tali ampie vibrazioni attraverso la “finestra ovale”.

Una funzione protettiva è svolta anche dalla tromba di Eustachio, che va dalla cavità nasale all’orecchio medio. Questo condotto fa passare l’aria e mantiene la pressione interna del timpano uguale a quella esterna. Essa protegge dunque il timpano, evitandone la rottura dovuta a un grande cambiamento della pressione esterna dell’aria.

Pensate anche ai suoni che udite. In modo sorprendente, distinguete fra il rumoreggiare del tuono e lo strepito delle ruote di un treno, fra i passi di una persona e lo scalpitio di un cavallo, anche se non vedete da dove proviene il rumore. Inoltre, di solito si possono ‘sintonizzare’ gli orecchi sui suoni. Forse vi è caduta una moneta e non avete visto dov’è andata a finire. Tuttavia, l’avete sentita battere per terra, rimbalzando forse una o due volte. Poi avete sentito che rotolava, sbattendo contro una sedia. Infine, avete sentito il tintinnio della moneta prima che si fermasse. Entrambi gli orecchi vi aiutano a individuare il punto.

Non senza buona ragione è stato detto dell’orecchio umano: “Se un ingegnere dovesse riprodurne il funzionamento, dovrebbe racchiudere in uno spazio di circa sedici centimetri cubi un apparato sonoro comprendente un adattatore d’impedenza, un analizzatore meccanico a vasto raggio, un dispositivo mobile di relè e amplificazione, un convertitore di energia meccanica in energia elettrica a più canali, un apparecchio per mantenere il delicato bilanciamento idraulico e un dispositivo per comunicazioni interne a due vie. Anche se potesse compiere questo prodigio della miniaturizzazione, non potrebbe probabilmente sperare di uguagliare ciò che fa l’orecchio”. — Sound and Hearing, di S. S. Stevens, Fred Warshofsky e degli editori di Life, pagina 38.

Sì, l’orecchio umano è un vero capolavoro. Che appropriata dimostrazione della sapienza di Geova Dio, l’incomparabile Fattore dell’orecchio che ode! — Prov. 20:12.

L’udito nel mondo animale

Avete ragione d’essere colpiti dalla meraviglia dell’udito umano. Ma che dire di quello di altre creature? L’orecchio esterno di cani, gatti, cavalli e scimmie è visibile, ed è noto che tali animali rispondono ai suoni. E sebbene agli uccelli manchino gli orecchi esterni, la maggioranza delle persone sa bene che queste creature odono. In effetti, la capacità uditiva di un uccello è quasi come quella dell’uomo. Che dire dei serpenti? Possono udire?

Alcuni naturalisti sostengono che i serpenti non possano udire. In effetti, però, recenti scoperte mostrano che questi animali hanno un meccanismo uditivo e odono molto bene. Per esempio, i ricercatori Peter H. Hartline e Howard W. Campbell hanno riscontrato che non solo le vibrazioni di fondo ma anche i suoni trasportati dall’aria provocano reazioni elettriche nelle specie di tre famiglie di serpenti. Riguardo a un boa constrictor scrissero: “Se si accetta una reazione cerebrale come segno di udito, questi serpenti possono udire i suoni trasportati dall’aria”. — Science, 14 marzo 1969, Vol. 163, N. 3872, pagina 1222.

La Bibbia fa pensare che il cobra può ‘ascoltare la voce degli incantatori’. (Sal. 58:4, 5) A questo riguardo, il Times di New York del 10 gennaio 1954 dichiarò: “Il dott. David I. Macht, ricercatore in farmacologia del Mount Sinai Hospital di Baltimora, è tra i massimi esperti del mondo nel campo del veleno dei cobra. . . . Il dott. Macht riferì che nei suoi esperimenti coi cobra e col veleno dei cobra aveva conosciuto alcuni medici indù, molto istruiti, di diverse parti dell’India. Erano tutti d’accordo che i cobra rispondono ad alcuni toni musicali, suonati con strumenti musicali a fiato o pifferi. Certi tipi di musica eccitano questi animali più di altri tipi, riferirono i medici. I bambini indiani, che suonano nell’oscurità della campagna, sono perfino avvertiti di non cantare per non attirare coi loro suoni i cobra, disse. Il dott. Macht commentò che Shakespeare, il quale alluse più volte alla sordità dei serpenti . . . ripeteva solo un comune malinteso. D’altronde, disse il dott. Macht, aveva ragione il salmista che nel Salmo 58, Versetto 5, suggerì al contrario che i serpenti odono: . . . Contrariamente alle affermazioni di alcuni naturalisti, disse il dott. Macht, i serpenti sono ‘incantati’ dai suoni, non dai movimenti dell’incantatore. Rivedete i libri di testo, raccomandano i medici”.

Che dire degli insetti?

Alcuni ricercatori sono pervenuti alla conclusione che non tutti gli insetti odono. Tuttavia, molte di queste piccole creature hanno una sorprendente facoltà uditiva. Alcuni reagiscono a suoni che sono al di sotto della capacità uditiva dell’uomo. Altri percepiscono quelli di due ottave superiori ai suoni percepiti dall’uomo.

L’apparato uditivo degli insetti varia e spesso si trova in posti insoliti. I timpani degli acridii sono situati sui lati dell’addome. Il maschio della cavalletta attira la femmina strofinando le estremità delle ali anteriori contro gli spini attaccati alle zampe posteriori. Questa è ‘musica per gli orecchi’ della femmina che l’ode e decide di diventare la sua compagna.

Anche le locuste e i grilli hanno “orecchi”. Dove? Al di sotto di quelle che potreste definire le “ginocchia” delle zampe anteriori. Naturalmente, si tratta solo di minuscole aperture. Ma per captare il grido di accoppiamento del maschio la femmina della locusta non deve far altro che muovere le zampe in direzione del richiamo!

Localizzati gli oggetti per mezzo dell’eco

Alcune creature impiegano il senso dell’udito in modo del tutto straordinario. Sono dotate di mezzi per localizzare gli oggetti mediante l’eco. Questi animali emettono suoni ad alta frequenza e si fanno guidare ascoltando e seguendo l’eco che è rapidamente rimandata allorché i suoni sono riflessi dagli oggetti. Per esempio, i delfini tursione si servono di questo metodo per evitare gli ostacoli subacquei.

Tra le creature animali dotate di questa facoltà c’è un famoso mammifero atto al volo: il pipistrello. Se lasciate andare un pipistrello in una stanza in completa oscurità, esso volerà in giro senza andare a sbattere contro le pareti o contro altri oggetti. È possibile perché questi animali emettono impulsi sonori ad alta frequenza; quando i suoni raggiungono gli ostacoli, essi ne ascoltano l’eco. Talora emettono oltre 200 impulsi al secondo! Interpretando i messaggi trasmessi da questa eco, la creatura può tracciare una rotta sicura.

Il pipistrello si serve anche di questo sorprendente sistema per localizzare gli insetti di cui si nutre. Ma resta un mistero per l’uomo in che modo riesce a distinguere la differenza fra l’eco riflessa dagli ostacoli e quella che torna da un’eventuale preda. A questo proposito, certi pipistrelli acchiappano la preda proprio sull’ostacolo, una foglia.

Un altro fattore sorprendente è che il pipistrello non ode i suoni che emette. Ogni volta che ne emette uno, le contrazioni dei muscoli acustici ‘spengono il suono’ così che ode solo l’eco. Inoltre, è possibile che ogni pipistrello possieda e segua il proprio particolare suono perché non succede una gran confusione quando centinaia di queste creature si riuniscono insieme.

Quale sistema di emissione e percezione dei suoni ha dato il Creatore al pipistrello! È stato detto: “Gli scienziati calcolano che, tutto considerato, il sonar del pipistrello è un miliardo di volte più sensibile ed efficiente di qualsiasi apparecchio radar o sonar inventato dall’uomo”. — James Poling, in Marvels & Mysteries of Our Animal World.

Proteggete la vostra facoltà uditiva

Sia che guardiate gli animali o che consideriate voi stessi, ammetterete senz’altro che la facoltà dell’udito è sorprendente. E certo vorrete aver cura del vostro apparato uditivo e proteggerlo.

In questo mondo moderno gli orecchi sono assaliti da molti suoni indesiderati. L’inquinamento da rumori è in molti luoghi un grosso problema. Se dovete lavorare vicino a macchine eccessivamente rumorose, per esempio, vi sarà utile mettere i tappi negli orecchi. Eviterete di danneggiarveli e di perdere l’udito.

Se ora fate uso di tabacco, un altro modo per proteggervi l’udito è di smettere di usarlo. La nicotina contenuta nel tabacco fa contrarre le arterie dell’orecchio interno. A sua volta, questo riduce l’afflusso di sangue e di conseguenza l’afflusso del nutrimento di cui l’orecchio interno ha bisogno per svolgere la sua funzione essenziale nella vostra vita.

Non vi stuzzicate mai gli orecchi con oggetti come forcine o stecchini. Se graffiate in questo modo la pelle, ne può conseguire un’infezione.

Vi fate esaminare di tanto in tanto gli orecchi? Ebbene, un periodico esame degli orecchi non sarebbe fuori luogo. Vale senz’altro la pena di salvaguardare la sorprendente facoltà dell’udito.

[Diagramma/Immagine a pagina 18]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

L’ORECCHIO UMANO

PADIGLIONE AURICOLARE

STAFFA

MARTELLO

CANALI SEMICIRCOLARI

INCUDINE

VESTIBOLO

NERVO ACUSTICO

CHIOCCIOLA

TROMBA DI EUSTACHIO

TIMPANO

CONDOTTO UDITIVO

FINESTRA OVALE

FINESTRA ROTONDA

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