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  • g75 22/12 pp. 26-28
  • Dovreste acquistare un biglietto della lotteria?

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  • Dovreste acquistare un biglietto della lotteria?
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Svegliatevi! 1975
g75 22/12 pp. 26-28

Qual è la veduta della Bibbia?

Dovreste acquistare un biglietto della lotteria?

LE LOTTERIE sono divenute comunissime in molti paesi. In genere questa forma di gioco d’azzardo consiste nella vendita di biglietti per una piccola somma di denaro. All’estrazione, il possessore di un biglietto vincente di una lotteria riceve qualche premio, spesso sotto forma di denaro in quantità molto superiore a quello speso per l’acquisto del biglietto.

Forse avete pensato di acquistare un biglietto della lotteria. Ma ci sono vari fattori da considerare.

Giacché una lotteria suscita la speranza di ottenere molto con poco, può essere un grande allettamento, specialmente per i poveri. Tuttavia, molti di essi sono in effetti diventati più poveri. Per acquistare biglietti della lotteria, alcuni spendono denaro di cui hanno realmente bisogno per comprare alimenti, vestiario e altre cose necessarie. In India, per esempio, alcuni hanno speso il salario di un intero mese e altri han preso denaro a prestito a elevato tasso d’interesse per partecipare a lotterie.

Ma supponete che qualcuno vinca una lotteria. Non sarebbe bello? Non necessariamente. Uno che vinse 640.000.000 di lire ricevette lettere da tutte le parti del mondo dove gli si chiedeva di regalare denaro per aiutare chi gli aveva scritto. “Non riuscivo a distinguere tra le richieste legittime e quelle false”, disse.

Pur prendendo nota di tali fattori, tuttavia, chi desidera piacere a Dio si interessa principalmente di ciò che indica la Sua Parola, la Bibbia. Probabilmente, questa è anche la cosa che vi interessa di più. E felicemente le Scritture danno le informazioni necessarie per decidere in modo intelligente se acquistare o no un biglietto della lotteria.

Probabilmente riconoscerete subito che il fattore principale da considerare non è se le lotterie siano legali nella propria comunità. Uno stato potrebbe rendere legale varie cose che una persona devota non farebbe. Se la prostituzione fosse legalizzata, per esempio, il cristiano non vorrebbe certo avere a che fare con essa, poiché la moralità rilassata non si addice a chi ha riverenza verso Dio, e gli immorali incorreggibili non erediteranno il Suo regno. (Lev. 19:29; 1 Cor. 6:9, 10) Dobbiamo pertanto considerare altri aspetti di questa faccenda di acquistare biglietti di una lotteria.

Come probabilmente comprendete, chi partecipa a una lotteria potrebbe essere indotto a confidare nella fortuna. La Parola di Dio dice nulla a questo riguardo? Sì, ne parla. In Isaia 65:11, 12 è scritto: “Ma voi siete quelli che lasciate Geova, quelli che dimenticate il mio santo monte, quelli che mettete in ordine una tavola per il dio della Buona Fortuna e quelli che riempite il vino mischiato per il dio del Destino. E di sicuro vi destinerò alla spada, e vi chinerete tutti per essere scannati”. Non è del tutto ovvio che Dio non approva chi confida nella fortuna?

Le lotterie possono incoraggiare qualche altra cosa indesiderabile, la pigrizia. Molti che partecipano a lotterie e ad altre forme di gioco d’azzardo vogliono vincere una grande somma di denaro per ‘spassarsela’. Ma la Bibbia parla in modo assai sfavorevole del pigro. — Prov. 6:6-11.

Naturalmente, le Scritture non hanno nulla da dire contro il fare e il ricevere doni con il giusto motivo. Geova Dio stesso è il più grande Donatore e viene presentato come se ricevesse i doni generosi dei suoi adoratori. (Giac. 1:17; Eso. 35:21) Tuttavia, non si può dire certo che nelle lotterie si facciano doni altruistici e generosi. Inoltre, il modo principale con cui le persone devote si procurano denaro e cose di valore è quello di lavorare per ottenerle. “Se qualcuno non vuole lavorare”, osservò l’apostolo Paolo, “neppure mangi”. — 2 Tess. 3:10.

Dobbiamo anche pensare agli altri. È vero che la gente partecipa volontariamente alle lotterie. Tuttavia, chi vince prende il denaro di altri senza dar loro nulla in cambio. È questo un modo di mostrare amore al prossimo? No. In realtà è mancanza d’amore e va contro le Scritture. Esse dicono: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. “Non siate debitori di nulla a nessuno, se non d’amarvi gli uni gli altri . . . L’amore non fa male al prossimo”. (Lev. 19:18; Rom. 13:8-10) Chi è devoto mostra amore, e l’amore è altruistico e “non cerca i propri interessi”. Per di più, l’apostolo Paolo raccomandò ai conservi cristiani: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. (1 Cor. 13:4, 5; 10:24) Chi partecipa a una lotteria in effetti non soddisfa queste esigenze, non vi pare?

Un altro fatto da considerare è che le lotterie possono suscitare nel cuore di chi vi partecipa l’amore del denaro. Ma questo amore non si addice alle persone sante, come mostrò l’apostolo Paolo con le parole: “Quelli . . . che vogliono abbondare di ricchezze, cadono nella tentazione, nei lacci, in molte cupidigie insensate e funeste che sommergono gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti la radice di tutti i mali è l’amore del denaro. E alcuni che hanno cercato di averlo si sono smarriti lontani dalla fede e si sono trafitti con innumerevoli tormenti”. — 1 Tim. 6:9, 10, La Bibbia Concordata.

Chi partecipa a lotterie può anche far nascere nel proprio cuore l’avidità. Tuttavia, l’apostolo Paolo avvertì i conservi credenti: “Fornicazione e qualsiasi altra impurità o bassa cupidigia, neppure si nomini tra di voi”, poiché non si converrebbe al popolo di Dio. Inoltre, l’apostolo scrisse: “Sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impudico, o avido, che val quanto idolatra, sarà erede nel regno di Cristo e di Dio”. — Efes. 5:3-5, versione a cura del Pontificio Istituto Biblico; si paragoni la Traduzione del Nuovo Mondo.

Per ragioni di pubblicità, tuttavia, in un negozio si farà un’“estrazione” che dovrebbe essere un modo imparziale di scegliere i clienti a cui offrire premi. Lo si potrebbe fare allo scopo di invogliare la gente a fare acquisti in quel negozio o suscitare interesse per un certo prodotto. Non si tratta necessariamente di gioco d’azzardo, poiché non si paga denaro né alcun’altra cosa di valore per ottenere il biglietto. Né l’accettazione del biglietto fa pensare che si invochi il dio del ‘Caso’ o della ‘Buona Fortuna’. Tuttavia chi deve decidere se parteciparvi può giustamente chiedersi: La mia partecipazione potrebbe far inciampare qualcuno? In ultima analisi, l’adulto responsabile deve prendere una decisione personale, conscio che “ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. (Rom. 14:12) Certo, se uno partecipa, vince e solo allora scopre che il dono è un biglietto della lotteria non è obbligato ad accettarlo.

Ci sono dunque buone ragioni per cui quelli che desiderano seguire i consigli della Parola di Dio non acquistano biglietti della lotteria. Non confidano nella fortuna. Si guardano dalla pigrizia e dagli atti privi d’amore. Riconoscono che l’amore del denaro reca la rovina spirituale e non vogliono farsi vincere dall’avidità che il gioco d’azzardo può far nascere nel cuore. Invece, si procurano denaro e cose di valore con mezzi onesti che si convengono a chi ama Dio.

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