La speranza dà ragioni di vivere
● Un giovane affetto da sclerosi multipla aveva metà del corpo paralizzato. Costretto a stare in una casa di cura, non aveva nessuna vera speranza e non vedeva l’ora di morire.
Nella casa di cura cominciò a studiare la Bibbia con un testimone di Geova. Col progredire dello studio, il giovane cominciò ad assistere ad alcune adunanze alla Sala del Regno. A una di queste adunanze, un anziano viaggiante, un sorvegliante di circoscrizione, narrò di un uomo pure affetto da sclerosi multipla. Spiegò che lo studio della Bibbia aveva permesso a quest’uomo di vedere la vita con occhi completamente diversi, per cui anche la sua salute fisica era migliorata.
Che effetto ebbe questo sulla vittima di sclerosi multipla che udì l’esperienza? Il Testimone che studiava con lui narra: “Quando lo riaccompagnai alla casa di cura era straordinariamente silenzioso. Tirai fuori dell’auto la sedia a rotelle, ce lo misi sopra e lo riportai nella sua stanza. Ancora non diceva una parola. Infine, trascorsi alcuni momenti nella stanza, disse: ‘Non era vero’. Gli chiesi: ‘Che cosa non era vero?’ Rispose: ‘L’esperienza sull’uomo affetto da sclerosi multipla’, aggiungendo che chi ha questa malattia non migliora.
Il Testimone incoraggiò il giovane a parlarne all’anziano viaggiante, ma egli non volle farlo. Tuttavia, il giovane continuò a studiare la Bibbia. Col tempo, anch’egli cominciò a capire che la promessa di Dio circa un giusto nuovo sistema era qualcosa che voleva aiutare altri a conoscere. Finalmente aveva una speranza che desiderava comunicare ad altri.
Invece di rimanere sulla sedia a rotelle, si sforzò di camminare per la stanza aggrappandosi ai mobili. Si comprò un supporto per camminare e con esso riuscì a muoversi bene. Infine divenne un Testimone battezzato. Con un dito, scriveva a macchina da dieci a venti lettere la settimana, facendo conoscere quello che imparava dalla Bibbia agli interessati e a quelli che altri Testimoni facevano fatica a trovare.
Invece di continuare a vivere nella casa di cura, dispose di andare ad abitare nel proprio appartamento, di tenerlo in ordine e di cucinare per proprio conto. Sì, la speranza che la Parola di Dio gli diede gli permise di attendere non la morte, ma la vita eterna nel giusto nuovo ordine di Dio.
Se ora non studiate la Bibbia con i testimoni di Geova, perché non intraprendete tale studio per vedere personalmente il salutare effetto che può avere nella vostra vita la speranza che Dio dà?
● Prendete il caso di una giovane abitante nello stato dell’Ohio, U.S.A., madre di due bambini. Lavorava di notte e dormiva di giorno. Le difficoltà divennero insostenibili per lei. Nella speranza di ottenere un certo aiuto, andò dallo psichiatra per circa un anno e mezzo.
Egli le prescrisse dei tranquillanti. Ma non le recarono nessun sollievo, perché continuava a pensare al suicidio. Diceva allo psichiatra che aveva perso la ricetta per farsene fare un’altra. Poi ritirava i farmaci di entrambe le ricette. Conservava le pillole extra, con l’intenzione di prenderle tutte insieme e così porre fine alla sua vita. Ogni volta che era depressa, contava le pillole che aveva messe da parte.
Ma poi avvenne un grande cambiamento nella sua vita. Accettò di studiare la Bibbia con un testimone di Geova. La speranza contenuta nelle Scritture che Dio distruggerà il presente sistema entro questa generazione e stabilirà un giusto nuovo ordine l’aiutò a vedere la vita con occhi diversi. Infatti, la settimana che cominciò a studiare decise di smettere di prendere i tranquillanti, e pregò Geova di aiutarla in questo. Benché avesse già provato a smettere di prendere le pillole, ricominciava sempre a causa dei forti sintomi di astinenza. Ma questa volta ci riuscì.
Ora attende non di morire, ma di vivere una vita dedicata a Dio e di aiutare altri a trovare la speranza che le ha dato una ragione di vita.