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  • g76 22/10 pp. 13-16
  • Ero un “guaritore”

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  • Ero un “guaritore”
  • Svegliatevi! 1976
  • Sottotitoli
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  • La mia formazione religiosa
  • Appresa la verità che rende liberi
  • Le guarigioni miracolose sono opera di Dio?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
  • La guarigione miracolosa del genere umano è vicina
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1997
  • Guarigioni
    Ragioniamo facendo uso delle Scritture
  • Guarigione divina per la vita perfetta
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
Altro
Svegliatevi! 1976
g76 22/10 pp. 13-16

Ero un “guaritore”

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Guadalupa

LA MIA paziente mi siede di fronte. Tra noi, su un tavolo, è un comune piatto su cui sono tre candele accese. Sotto il piatto vi è un grande foglio di carta bianca con tre lettere iniziali allineate in direzione parallela alle candele. La prima candela rappresenta la paziente stessa; corrisponde alla lettera iniziale del suo nome. La seconda candela rappresenta la sua casa o famiglia. La terza, i suoi interessi esterni. Mentre ascolto il suo racconto, osservo intensamente il colore della fiamma di ciascuna candela, il fumo, lo stoppino, se si piega a sinistra o a destra e il flusso della cera che si scioglie.

Questa donna è malata da un anno. La sua gamba è molto gonfia e, benché abbia seguito le cure del medico, ancora soffre. Perciò è venuta a chiedermi di guarire la sua malattia.

Dopo aver osservato attentamente i segni delle candele, e dopo aver invocato lo spirito, le tocco la gamba malata dicendo: “Nel nome delle tre persone della Santa Trinità, sii guarita”. Quindi prescrivo alla mia paziente alcune pozioni di erbe e le ingiungo di pregare la Santa Trinità quando in certi giorni prescritti da me accenderà in casa le candele.

In passato, tali sedute erano comuni a casa mia. Le persone venivano da tutta l’isola di Guadalupa qui nei Caraibi, portando con sé i loro particolari problemi. Alcuni erano malati fisicamente, mentre altri volevano che “guardassi nei loro affari”. Un uomo poteva cercare lavoro, o poteva volersi sposare e così essere in cerca di una buona moglie. O una donna poteva avere difficoltà coniugali. Altri ancora, convinti che i loro nemici avevano fatto loro una fattura, chiedevano protezione.

Avvenne così che per quasi vent’anni fui un guaritore, convinto che Dio mi avesse dato questo potere. Tuttavia ora nessuno viene a invocare il mio potere. Vi chiedete perché non sono più un guaritore? Ve lo racconterò.

La mia formazione religiosa

Nacqui qui in Guadalupa in un piccolo villaggio di pescatori sulla costa atlantica dell’isola. I miei genitori erano umili contadini di origine indù e benché fossero sinceri cattolici praticanti, conservavano pure l’adorazione e i riti religiosi che i loro antenati avevano portati dall’India.

Accanto alla nostra casa vi era un’asta di bambù alta dieci metri con un brandello rosso in cima in onore della divinità “Maliemin”. La mattina di buon’ora, e per diverse ore, si suonava il tamburo per attirare l’attenzione di Maliemin e per fargli sapere quando si facevano i preparativi per offrire i sacrifici. Mio padre accendeva le candele, offriva prima le preghiere e poi i sacrifici, consistenti in cibi come budino di riso, noci di cocco e banane. A volte si offriva un capretto, e fino a vent’anni fui io che tenevo la corda mentre veniva scannato. Un fuoco di rami secchi faceva levare fumo verso la divinità. Quindi si servivano i cibi alle donne e ai bambini, perché erano considerati sacri, la donna per la sua fecondità, e i bambini per la loro innocenza.

Benché la mia intera famiglia praticasse questa adorazione di Maliemin, tutti assistevano alla messa cattolica giacché il sacerdote non trovò mai da ridire sull’adorazione di Maliemin. In quanto a me, alla nascita fui battezzato cattolico. Mi venne insegnato il catechismo, feci la comunione e, dopo la cresima mi sposai secondo i riti della Chiesa Cattolica. E da parte sua, la divinità Maliemin non mi impedì mai di praticare l’adorazione cattolica.

Mi era sempre piaciuto leggere, e quando avevo quattordici anni mio zio mi diede un piccolo messale cattolico. In seguito andai dal sacerdote e gli chiesi una copia dei Vangeli. Un giorno mentre leggevo il Vangelo di Marco trovai questo brano: “Inoltre, questi segni accompagneranno quelli che avranno creduto: Mediante l’uso del mio nome espelleranno demoni, parleranno in lingue, e prenderanno serpenti con le mani, e se berranno qualche cosa di mortale non farà loro nessun male. Essi porranno le loro mani sui malati e questi staranno bene”. (Mar. 16:17, 18) In quel tempo non sapevo che questi versetti in fondo al Vangelo secondo Marco (versetti da 9 a 20) erano spuri, dato che non si trovano nei più antichi manoscritti delle Scritture Greche Cristiane. Lessi anche molti libri che trattavano di astrologia e oroscopi. Mi accompagnai ad amici che erano “evocatori di spiriti”.

Presto mi convinsi che anch’io potevo guarire malati e anche risolvere i loro problemi. Cominciai a fare amuleti per portare buona fortuna. Quando invocavo le tre persone della Trinità per mezzo delle tre candele il mio corpo tremava tutto. Ora sentivo di essere in contatto con il mio dio e che potevo aiutare gli altri a risolvere i loro problemi.

Tuttavia lessi nel Vangelo che Gesù guariva malati, storpi e paralitici istantaneamente. In quanto a me, non potei mai guarire in questo modo. Avevo bisogno di diversi giorni e a volte di diverse sedute. Mi chiedevo dunque se un giorno sarei riuscito a imitare Gesù.

Fu verso questo tempo che mi colpì una terribile calamità. Il mio figlio più piccolo si ammalò. Feci di tutto per guarirlo, ma senza risultato. “La Santa Trinità” non fece nulla per me. Diversi medici lo curarono per tre anni, ma alla fine morì a dodici anni. Questo fu per certo un colpo terribile. Mi chiesi: “Perché Dio è così ingiusto con me? Forse gli ho fatto qualche cosa di male. Se ho potuto guarire altri, perché non ho potuto guarire mio figlio?”

Appresa la verità che rende liberi

Continuai a praticare guarigioni, ma da allora in poi con meno entusiasmo, finché nel 1969 cominciò ad aver luogo nella mia vita un grande cambiamento. Avevo acquistato una Bibbia da un venditore ambulante avventista e avevo frequentato alcune adunanze nel tempio degli Avventisti del Settimo Giorno. Ma non ero andato oltre. Mi attenni alla mia adorazione cattolica e ai miei doni di guarigione.

Poi un giorno un testimone di Geova mi fece avere un libro: “Cose nelle quali è impossibile che Dio menta”. Mi misi subito a leggerlo, e nonostante che non capissi tutto, compresi che gli avventisti sbagliavano. Non molto tempo dopo cominciai a studiare seriamente la Bibbia con un testimone di Geova. Questo studio fu facilitato dal libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Quest’uomo sapeva chi ero e cosa facevo. Quindi usò tatto spiegando come i doni miracolosi posseduti dai cristiani del primo secolo dovevano aver fine quando l’assemblea cristiana fosse giunta alla maturità, come mostra I Corinti capitolo 13, dove Paolo dice: “Se vi sono doni di profezia, saranno eliminati; se vi sono lingue, cesseranno; . . . quando sarà arrivato ciò che è compiuto, ciò che è parziale sarà eliminato”. (1 Cor. 13:8-10) Questo visitatore mi insegnò anche che il solo fare qualcosa che può considerarsi miracoloso non prova che ciò avvenga per potere del vero Dio. Mi fece leggere la dichiarazione di Gesù in Matteo 7:21-23: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E io confesserò quindi loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene da me, operatori d’illegalità”.

Mentre lo studio proseguiva mi resi conto della differenza tra le mie opere di guarigione e quelle compiute da Gesù Cristo. In realtà mi vergognai pensando a come avevo preso denaro con il pretesto di guarire le persone, eppure Gesù aveva detto ai suoi fedeli seguaci: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. — Matt. 10:8.

Potete così immaginare come fui sorpreso quando mi fu mostrato Deuteronomio 18:10-14. Qui è scritto: “Non si dovrebbe trovare in te nessuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco, nessuno che usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi né stregone, né chi leghi altri con una malìa né alcuno che consulti un medium spiritico né chi predìca gli avvenimenti per mestiere né alcuno che interroghi i morti. Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova, e a motivo di queste cose detestabili Geova tuo Dio li caccia d’innanzi a te. Tu ti dovresti mostrare senza difetto verso Geova tuo Dio. Poiché queste nazioni che tu stai per spodestare ascoltavano quelli che praticano la magia e quelli che fanno divinazioni; ma in quanto a te, Geova tuo Dio non ti ha dato nulla di simile”.

Fui veramente scosso e decisi di rinunciare subito a queste pratiche. Ora comprendevo che avevo servito il Diavolo e i suoi demoni per mezzo dell’astrologia e della pratica della magia e confidando nell’aiuto di una cosiddetta “Santa Trinità”, la cui idea trinitaria era stata infatti tramandata dall’antica religione di Babilonia.

Per diverse notti non potei dormire. Avevo spaventosi incubi nei quali persone malate mi imploravano di guarirle. A volte udivo rumori paurosi, come pietre che cadevano sul tetto, o sentivo qualcuno che mi toccava. Nel mio spavento pregavo Geova, supplicandolo di liberarmi, poiché comprendevo che subivo attacchi demonici. Per un intero mese subii simili attacchi. Infatti, cominciai a riprendermi solo dopo aver accettato il consiglio di un testimone di Geova che mi esortò a bruciare tutti i miei vecchi libri su guarigione, astrologia e magia, proprio come fecero quelle persone di Efeso ai giorni degli apostoli. — Atti 19:17-20.

Due mesi dopo aver cominciato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova frequentavo le adunanze nella Sala del Regno. Dopo nove mesi di studio dedicai la mia vita a Geova e fui battezzato in simbolo di ciò nel 1970. Da cosiddetto “guaritore” di altri, io stesso ero stato guarito. La verità mi aveva reso libero, libero dalla schiavitù ai demoni e alle loro menzogne. (Giov. 8:32) Per esperienza personale so che ogni sorta di opere menzognere, segni e prodigi possono essere compiuti mediante il potere demonico, come dice anche l’apostolo Paolo in II Corinti 11:14: “Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce”. Grazie siano rese a Geova, che mi ha chiamato dalle tenebre e dalla trappola del Diavolo alla sua meravigliosa luce! — 1 Piet. 2:9.

Quando i miei ex pazienti venivano da me, dicevo loro: “Ho smesso di lavorare per il Diavolo e per i suoi demoni. Ho bruciato tutti i miei libri. Ora, se volete, posso aiutarvi a conoscere il vero Dio e la sua via che conduce alla perfetta salute e che è esposta nella Bibbia”.

Ora sapete perché le persone non vengono più da me per farsi guarire dai loro mali. Al contrario, vado io da loro. Prima desideravo vanamente imitare le miracolose guarigioni istantanee compiute da Gesù. Ora sono diventato imitatore di Gesù in un altro modo, predicando di luogo in luogo la buona notizia del regno di Dio. A volte qualcuno mi chiede: “Cosa! Non è lei l’uomo che faceva il guaritore . . .?” Allora mostro loro che la liberazione eterna dai dolori fisici avrà luogo secondo la promessa di Dio nel nuovo e perfetto sistema di cose, conforme a Rivelazione 21:4, che dice: “Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”.

Un tempo tenevo segrete le mie pratiche di magia. Non volevo che si sapesse come facevo a “guarire”. Oggi sono convinto che ho trovato la verità e voglio che tutti sappiano da quale fonte l’ho appresa. Sono grato a Geova perché mi ha fatto conoscere e apprezzare la sua preziosa Parola e le sue promesse e mi rallegro del privilegio di operare per la guarigione spirituale del genere umano, essendo questa più vantaggiosa per loro, poiché conduce alla vita eterna sulla terra paradisiaca con perfetta salute e felicità!

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