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Svegliatevi! 1978
g78 22/9 pp. 10-14

Dopo il bando

IL BANDO contro i testimoni di Geova andò in vigore all’inizio del settembre 1976. All’alba del 7 settembre, la polizia federale, eseguendo gli ordini del Ministero dell’Interno, giunse alla sede filiale dei testimoni di Geova di Buenos Aires.

La polizia appose i sigilli alla tipografia, agli uffici, al reparto spedizioni e al deposito. Furono lasciati poliziotti di guardia. E lo stesso giorno furono sistematicamente chiuse in tutta l’Argentina circa 600 Sale del Regno dei Testimoni.

la libertà scompare

Da quando è stato imposto il bando, l’intolleranza religiosa è divampata in 38 città grandi e piccole, dalle province di Misiones, Formosa e Salta nell’estremo nord alle province di Río Negro, Chubut e Santa Cruz nel sud. Finora sono state arrestate oltre 320 persone, tra cui molti uomini e donne anziani e bambini. Altri sono stati trattenuti in arresto per il semplice fatto che erano parenti o amici dei Testimoni.

Queste azioni si addicono a un paese che professa di difendere la libertà? Una coraggiosa risposta fu data dall’Herald di Buenos Aires nell’editoriale intitolato “Persecuzione religiosa”. Esso diceva: “Queste notizie [di arresti di testimoni di Geova] fanno pensare che l’Argentina sia ora investita dalla peggiore ondata di persecuzione religiosa nella sua storia di nazione indipendente. Questa è una cosa deplorevole in se stessa e non gioverà certo alla reputazione dell’Argentina all’estero”.

Questo editoriale diceva pure che l’operato del governo “offriva al mondo il disgustoso spettacolo di una polizia armata che interrompe delle riunioni religiose, cosa che sarebbe considerata normale nella Russia Sovietica ma che non dovrebbe assolutamente succedere nell’Argentina pluralista”.

Ma questo “disgustoso spettacolo” ha avuto luogo. Riferiamo di seguito solo alcuni casi che vi aiuteranno a stabilire personalmente se la persecuzione e l’intolleranza religiosa in Argentina sono una realtà.

parlano i fatti

“Catturati 30 Testimoni”. Così diceva un articolo di giornale in data 29 marzo 1978, da Andalgalá (provincia di Catamarca). Ramón Alvarez, alcuni suoi familiari e alcuni ospiti furono arrestati dopo la preghiera finale dell’annuale celebrazione cristiana della Cena del Signore. Furono tenuti agli arresti per sei giorni. Uomini e donne passarono la prima notte all’aperto nel patio del commissariato di polizia. Le loro copie personali della Bibbia e la letteratura biblica furono confiscate.

Nel centro balneare di Mar del Plata, un gruppo di 19 adulti e tre minori stavano studiando la Bibbia. All’improvviso, una quindicina di poliziotti fecero irruzione e ordinarono a tutti i presenti di uscire con le mani alzate. Hector Mariño e altri adulti furono trattenuti per 45 ore. Quando altri quattro Testimoni portarono viveri e indumenti ai loro amici, furono arrestati anch’essi! Un uomo, pur non essendo un Testimone, dichiarò: “Sono fiero che mio padre sia un testimone di Geova”. Per aver detto questo fu arrestato anche lui.

Un caso tristemente noto è quello avvenuto a Puerto Rico (provincia di Misiones). Sedici adulti, genitori di studenti espulsi per la questione del saluto alla bandiera, furono messi in carcere. Vennero tenuti 55 giorni in compagnia di delinquenti di tutte le specie. I padri furono messi così nell’impossibilità di lavorare per il mantenimento della propria famiglia. Le madri in prigione furono costrette a lasciare i loro bambini alle cure di altre famiglie cristiane!

In un’altra località della stessa provincia, i soldati perquisirono le case dei Testimoni e confiscarono la loro letteratura, incluse traduzioni della Bibbia fatte da altre organizzazioni. I poliziotti arrestarono 15 persone, fra cui uno che non era Testimone ma che aveva solo la loro letteratura. Altre case dei dintorni furono visitate dai soldati che minacciarono di arrestare chiunque non bruciasse la letteratura dei Testimoni di cui fosse eventualmente in possesso.

Il capo della polizia di Pirané (Formosa) andò a prelevare a domicilio il Testimone Mosconi, lo accompagnò alla periferia della città e lo avvertì che sarebbe finito in prigione se avesse osato tornare a casa sua. Nella stessa provincia, soldati armati fecero irruzione in una casa privata, ricorrendo a percosse e parole oscene, e arrestarono i sette componenti della famiglia, trattenendoli in arresto per tre giorni.

A Villa Constitución (Santa Fe) fu perquisita una casa privata. Fu confiscata la letteratura, incluse le Bibbie stampate da altre religioni. Tutti i presenti furono invitati a presentarsi al commissariato di polizia. Furono avvertiti che se fossero stati trovati ancora in possesso di letteratura dei Testimoni sarebbero stati passibili di 10 anni di reclusione.

A Córdoba un Testimone fu tenuto in prigione per 13 giorni. Venne interrogato a lungo, molte volte con gli occhi bendati perché non riconoscesse i suoi interrogatori.

Luisa Moretti e un’altra donna furono tenute agli arresti per 10 giorni dalla polizia di Bahía Blanca. Quale reato avevano commesso? Avevano parlato ad altri della Bibbia!

A Pico Truncado (Santa Cruz), nell’estremo sud, fu perquisita la casa di un Testimone e confiscata la sua letteratura biblica. Dopo di che venne tenuto in isolamento per cinque giorni.

A Las Catitas (Mendoza) un Testimone fu prelevato sul posto di lavoro per essere interrogato dalla polizia. Non avendo le sue risposte soddisfatto la polizia, lo colpirono in viso finché cominciò a sanguinare.

non sono sovversivi

Quali prove trovò la polizia quando fece irruzione nelle case private o quando chiuse la sede filiale e i luoghi di adunanza dei Testimoni in tutta l’Argentina? NON TROVÒ NEPPURE UN’ARMA, NEPPURE UN PEZZO DI LETTERATURA SOVVERSIVA!

Inoltre, nessun Testimone oppose resistenza. Né mancarono in alcun modo di rispetto alla polizia e alle altre autorità.

Fra i 33.000 testimoni di Geova attivi in Argentina si deve ancora trovare UN SOLO SOVVERSIVO!

Ma questo non sorprende chi conosce i testimoni di Geova. Essi seguono i princìpi cristiani enunciati nella Bibbia, il principale libro di testo dei Testimoni in qualsiasi paese del mondo. Certo chi applica nella propria vita i princìpi della Bibbia non è sovversivo. Tuttavia, studiare e parlare ad altri di questo Sacro Libro è ora considerato un reato in Argentina!

perdita dell’impiego

Da che è stato imposto il bando decine di Testimoni sono stati licenziati dall’impiego. Le autorità scolastiche ricevettero istruzione di sospendere immediatamente qualsiasi membro del corpo insegnante che non partecipasse alle cerimonie di saluto alla bandiera.

Nella provincia di Buenos Aires, Enriqueta Domínguez, supplente della terza classe elementare, fu sospesa con un preavviso di 48 ore. In un’altra scuola, Elsida DaCosta fu esonerata dal suo incarico di vicepreside.

Beatriz Muñoz era direttrice di un asilo infantile nella provincia di Mendoza, nell’estremo occidente, e aveva 24 anni di anzianità come insegnante. Essa è vedova con due figli piccoli. Tuttavia fu licenziata in tronco quando inserì una clausola condizionale in un giuramento patriottico che aveva firmato.

Mercedes D’Alesandro fu licenziata dalla compagnia nazionale dei telefoni. I Testimoni Román e Fernández persero l’impiego nel comune di Buenos Aires. Ernesto Navarro e Jorge Brun, dipendenti civili del penitenziario provinciale di Tucumán, furono similmente sospesi, senza alcuna liquidazione per i loro molti anni di servizio. E a questa lista si potrebbero aggiungere molti altri nomi.

negata l’istruzione

Oltre 300 bambini sono stati espulsi dalle scuole pubbliche e private o è stata semplicemente negata loro l’ammissione. Tuttavia, in certi luoghi i giudici federali hanno condannato questa palese discriminazione e ordinato di riammettere i figli dei Testimoni. E recentemente la Corte Suprema ha decretato che è illegale espellere uno studente per il semplice motivo della fede religiosa.

Le comparse presentate in difesa dei giovani Testimoni includevano questa interessantissima citazione di un’eminente autorità argentina in materia di diritto costituzionale: “Se ognuno ha il diritto di esprimersi, ha il corrispondente [diritto] di astenersi dall’esprimere qualcosa che non è conforme alle sue convinzioni o ai suoi desideri . . . A volte esigere la semplice presenza di una persona a un atto può significare un’arbitraria coercizione esercitata sulla persona per indurla a partecipare, sia pure passivamente, a una cerimonia o a un avvenimento che non è di suo gradimento; questo va contro la libertà di non esprimersi. Imporre l’obbligo di un giuramento che va contro le convinzioni religiose e la coscienza dell’individuo ha lo stesso risultato ed è un principio arbitrario”. — Manual de Derecho Constitucional (Manuale di Diritto Costituzionale), pagine 220/221:355.

Dopo l’espulsione, alcuni studenti Testimoni speravano di dare gli esami finali davanti a una commissione speciale. Ma fu negato loro anche questo diritto, perché una nota del Consiglio Generale dell’Istruzione della provincia di Misiones diceva: “Tale esame non è autorizzato se gli alunni professano la religione dei ‘testimoni di Geova’”.

Per colmo dell’ironia, il motto delle scuole pubbliche della nazione è: “DIOS, PATRIA, Y HOGAR” (“DIO, PATRIA E FAMIGLIA”). Tuttavia ai figli dei Testimoni è negata l’istruzione perché mettono Dio al primo posto come dice il motto!

una punizione più severa

La maggioranza delle nazioni democratiche hanno leggi per esentare gli obiettori di coscienza dal servizio militare.

Ma il 17 febbraio 1977, l’Argentina inserì un nuovo articolo nel suo codice militare. Oltre alla pena esistente per il rifiuto di impugnare le armi (di solito i Testimoni sono condannati a tre anni e mezzo di reclusione), ora tali obiettori rischiano d’essere permanentemente squalificati dall’occupare posti in enti governativi e pubblici, oltre a perdere tutti i diritti civili.

Pertanto chi non vuole imparare a uccidere è punito più severamente dei comuni delinquenti che uccidono, commettono atti di vandalismo o altri nefandi delitti!

“apologia di reato”

Nel maggio del 1977, Charles Eisenhower, coordinatore della filiale della Watch Tower Society e residente in Argentina dal 1948, e Lucio Antonuccio, un anziano dei testimoni di Geova argentino di nascita, furono convocati dinanzi al giudice militare Alberto Martínez. Il giudice fece loro domande in merito a un giovane Testimone che aveva rifiutato il servizio militare. Successivamente furono convocati dinanzi a una Corte federale per fare dichiarazioni su ciò che credono i testimoni di Geova.

In seguito a questi colloqui, furono trovati colpevoli di “apologia di reato”, e condannati a una pena variante da tre mesi a tre anni di reclusione. E una corte d’appello confermò la sentenza.

Cos’è questa “apologia di reato”? Il Webster’s Third New International Dictionary definisce “apologia” come segue: “Qualcosa che è detto o scritto a difesa o giustificazione di ciò che ad altri appare errato”. — Il corsivo è nostro.

Pertanto, in Argentina pare sia diventato un delitto difendere in tribunale le proprie convinzioni basate sulla Bibbia!

Si deve notare che Charles Eisenhower non aveva mai incontrato il Testimone obiettore finché non lo conobbe al campo militare. Lucio Antonuccio, cugino del detenuto, aveva studiato la Bibbia con lui, ma non gli aveva mai dato consigli in merito al servizio militare.

In considerazione di tutte queste prove, può esserci alcun dubbio che i testimoni di Geova in Argentina sono vittime di un’intensa e spietata intolleranza religiosa?

Cosa si può fare in merito? In effetti, cosa potete fare VOI a questo riguardo?

[Diagramma/Cartina a pagina 13]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

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Argentina

CITTÀ (E PROVINCE) MENZIONATE DOVE HANNO AVUTO LUOGO GLI ARRESTI

1. Salta (Salta)

2. Pirané (Formosa)

3. Puerto Rico (Misiones)

4. Tucumán (Tucumán)

5. Andalgalá (Catamarca)

6. Santiago (Santiago del Estero)

7. Córdoba (Córdoba)

8. Concordia (Entre Ríos)

9. Villaguay (Entre Ríos)

10. Villa Constitución (Santa Fe)

11. Las Catitas (Mendoza)

12. Mar del Plata (Buenos Aires)

13. Bahía Blanca (Buenos Aires)

14. Pico Truncado (Santa Cruz)

15. Buenos Aires, Capitale

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