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  • g80 22/10 pp. 27-28
  • Un sacerdote cattolico fa un cambiamento

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  • Un sacerdote cattolico fa un cambiamento
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Svegliatevi! 1980
g80 22/10 pp. 27-28

Un sacerdote cattolico fa un cambiamento

NEL luglio del 1979 la sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn, New York, ricevette la seguente lettera:

“A chi di competenza,

“Solo poche righe per ringraziarvi delle vostre pubblicazioni che sono così piene di importanti e istruttive informazioni. È stato grazie alle vostre pubblicazioni e con l’aiuto di una delle vostre predicatrici di Newark (N.J.) che ho potuto trovare la VERITÀ. Se c’è un distintivo di merito si dovrebbe dare a questa piccola donna che pratica la verità, Janet Jones. Ero un influente sacerdote cattolico ed è tramite questa giovane donna che ho scoperto di non avere la verità; la verità era invece in quello che mi ha mostrato lei. Di nuovo voglio ringraziarvi e, se sarà volontà di Geova, anch’io diventerò un predicatore di Geova nostro amorevole Creatore”.

All’Assemblea di Distretto “Speranza viva” tenuta dai testimoni di Geova nel Giants Stadium del New Jersey nell’estate del 1979 Janet Jones narrò come aveva conosciuto questo sacerdote. Essa spiegò:

“L’anno scorso ero segretaria alla Seton Hall University. Dopo paziente testimonianza potei iniziare uno studio biblico con una studentessa, una ragazza che una volta aveva pensato di suicidarsi. Essa fece rapido progresso nello studio. Poco dopo mi informò che avrebbe abbandonato la sua chiesa. In tutto questo tempo, a mia insaputa, essa aveva passato al suo sacerdote fotocopie del materiale considerato ogni settimana.

“Il sacerdote fu molto turbato quando seppe che aveva abbandonato la chiesa e fece del suo meglio per convincerla a cambiare idea. Poco dopo essa tornò dalla sua famiglia in Florida dove continuò a progredire spiritualmente. Intanto il sacerdote era venuto a sapere che ero io la persona con cui lei aveva studiato e chiese di vedermi. Volle copie dei libri da cui avevamo tratto il materiale per lo studio, cioè La Verità che conduce alla Vita Eterna e È questa vita tutto quello che c’è? Mi disse che avevo commesso un grave peccato allontanando la giovane dalla Chiesa Cattolica.

“Successivamente lo rividi alcune volte e mi disse che sapeva che c’erano molti errori in questi libri e che li avrebbe portati tutti alla mia attenzione non appena avesse finito di esaminare il materiale. Dovetti fare molte ricerche per rispondere alle sue numerose domande. Senza dirmelo, andò in parecchie Sale del Regno e parlò con i Testimoni che erano impegnati nell’opera di predicazione, facendo loro le stesse domande che aveva fatte a me. Riceveva sempre le stesse risposte. Per tre o quattro mesi non lo vidi né ebbi sue notizie. Poi cambiai lavoro e mi trasferii in un’altra località. Alcune settimane dopo ricevetti una lettera dal sacerdote, in data 22 giugno 1979, in cui diceva:

“‘Desidero ringraziarla per avermi aiutato ad acquistare intendimento mediante quelle pubblicazioni: “È questa vita tutto quello che c’è?” e anche “La Verità che conduce alla Vita Eterna”. Devo ammettere che dopo il nostro primo incontro mi sono fatto parecchie domande sul fondamento della mia fede e ho riscontrato che non è così solido come il suo. Seguendo il suo suggerimento l’ho esaminato e ho fatto parecchie domande ai miei superiori, i quali, con mia sorpresa, non sono stati in grado di rispondermi così esaurientemente come lei. È stato a questo punto che ho compreso che nella mia vita mancava decisamente qualcosa e ho voluto trovare le risposte. A Irvington c’è una delle vostre case di culto che ho frequentato ed è stato lì che ho udito quello che cercavo, “La verità”. Volevo anche vedere se era tutto come diceva lei. Ebbene, mia cara, era anche meglio di come mi aspettavo!

“‘Quando riceverà questo biglietto avrò dato le dimissioni da prete, e probabilmente sarò in viaggio verso casa dove cercherò una delle vostre sale del regno affinché conosca meglio questa verità. Lei è stata come una luce risplendente in una lunga e oscura galleria che ha rifulso sempre più luminosamente, anche per vecchie oscure gallerie come me. Qualunque cosa faccia, continui a risplendere. Non permetta mai a nessuno o a nulla di fermarla perché posso dire che Dio è veramente con lei.

“‘I miei superiori sono rimasti sorpresi quando ho detto loro che dopo 33 anni di servizio me ne sarei andato, ma quando hanno saputo perché mi hanno chiesto di andarmene immediatamente se non prima. Ma sa una cosa buffa, alcuni anni fa un altro se ne andò per la stessa ragione e io giurai che non avrei permesso a nulla di frapporsi fra me e la chiesa. Ora mi guardi! Mi sento come se mi fosse stato tolto dalle spalle un enorme peso e come se per la prima volta in 33 anni respirassi aria fresca. Com’è benigno e glorioso e amorevole il Creatore, il nostro Dio Geova!

“‘Non so se ci rivedremo mai, ma sia certa che rimarrà sempre nei miei pensieri e nelle mie preghiere’”.

“Un giorno, dopo che lui aveva dato le dimissioni, nell’ufficio dove lavoravo all’università fui avvicinata da due suoi colleghi. Uno mi chiese se potevano tornare a farmi alcune domande. Acconsentii.

“Poco più tardi i due sacerdoti tornarono insieme ad altri otto, tutti col tradizionale abito talare. Suppongo che i sacerdoti fossero tutti al di sopra della quarantina; il più vecchio era probabilmente sulla settantina. Io ho solo 25 anni.

“I sacerdoti si sedettero nell’ufficio e la conversazione ebbe inizio. Mi fecero domande sulla mia fede in Cristo, sulla sua morte e sul fatto che è il figlio di Dio. Il soggetto della Trinità sembrava interessarli particolarmente. Un sacerdote mi disse che per quello che avevo fatto allontanando altri dalla fede cattolica sarei stata tormentata per sempre nell’inferno. Feci loro vedere nella Bibbia che nell’‘inferno’ non si è consci di nulla, per cui non si può essere tormentati. — Sal. 139:8; Eccl. 9:5, 10.

“Durante tutta la conversazione notai che il sacerdote più anziano pareva non avere nessuna domanda. Era chino sul suo bastone e mi osservava attentamente, specie quando citavo la Bibbia per cercare di rispondere alle domande degli altri.

“Infine un sacerdote molto esasperato disse: ‘Non sa di cosa parla. Dice menzogne e non riconoscerebbe la verità neppure se le venisse messa sotto il naso’. Al che il vecchio sacerdote si alzò e disse: ‘Sì che lo sa. Dice la verità, qualcosa che noi ci rifiutiamo di accettare’”. — Da una collaboratrice.

[Testo in evidenza a pagina 28]

Un sacerdote disse: “Non sa di cosa parla”. Ma un sacerdote più anziano disse: “Sì che lo sa. Dice la verità”

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