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  • g81 22/11 p. 28
  • I lettori ci scrivono

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  • I lettori ci scrivono
  • Svegliatevi! 1981
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  • FAMIGLIE CON UN SOLO GENITORE
  • VIOLENZA CARNALE
  • I lettori ci scrivono
    Svegliatevi! 2003
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Altro
Svegliatevi! 1981
g81 22/11 p. 28

I lettori ci scrivono

FAMIGLIE CON UN SOLO GENITORE

Sembra che ultimamente ci sia stata una gran quantità di articoli che “battono” sulla triste sorte delle famiglie divise. Tutti questi articoli possono essere basati sui fatti, ma come si sentono le vittime innocenti? È come se qualcuno mi dicesse continuamente: “Hai perso il tuo compagno; soffri. Tu e i tuoi figli siete condannati a una triste vita”. Perché ci dev’essere continuamente rammentata la nostra disgrazia, l’infelicità dei nostri figli, e quanto ce la passeremo male?

Anonimo

Grazie di nuovo per un altro articolo sul soggetto dei genitori senza coniuge, quello intitolato “Solo tu e io, mamma”. A volte essere un genitore senza coniuge può comportare una vera lotta, ma quando leggo un articolo che tratta la mia situazione, mi aiuta ad avere equilibrio. Continuate, vi prego, continuate.

Un genitore senza coniuge

Vi scrivo questa lettera con le lacrime agli occhi. Ho appena finito di leggere l’articolo “Solo tu e io, mamma” e ho trovato molte risposte alle mie preghiere.

Anonimo, Oregon

VIOLENZA CARNALE

Desidero ringraziarvi [per gli articoli sulla violenza carnale]. Quattro settimane fa, uscita verso le 19,30 dai grandi magazzini dove lavoro in un centro acquisti, mi avviai verso la mia macchina e salii rapidamente. Dal nulla sbucò un uomo che spalancò la portiera dell’auto e minacciò di uccidermi se non passavo sul sedile posteriore. Non dovetti pensare neppure per un attimo come reagire. Cominciai a strillare forte e gli afferrai la testa, e quando disse che mi avrebbe ucciso, urlai: “No, non mi ucciderai”. Come minimo, sapeva che non sarebbe stato facile. Il consiglio di non lasciarsi intimidire mi fu di grande aiuto. Per fortuna fuggì, e io misi la sicura e me ne andai a casa.

M. M., Texas

Quel numero mi è piaciuto in modo particolare, perché sono stata violentata a sei anni e, credetemi, non lo dimenticherò mai. Ora ho 14 anni. Credo che abbiate dato ottimi consigli sul modo di proteggerci. Penso abbiate fatto bene a sottolineare nell’articolo che nella maggioranza dei casi i colpevoli sono parenti, com’è avvenuto nel mio caso.

T. O., Brasile

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