BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g82 8/3 pp. 3-5
  • Isole di “paradiso” nel Pacifico

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Isole di “paradiso” nel Pacifico
  • Svegliatevi! 1982
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Belau e Yap
  • Truk, Ponape e Kiribati
  • Problemi nel “paradiso”
    Svegliatevi! 1982
  • Il paese del denaro di pietra
    Svegliatevi! 2005
  • Una delle noci più utili della terra
    Svegliatevi! 2003
  • Le Seicelle sono un paradiso perduto?
    Svegliatevi! 1977
Altro
Svegliatevi! 1982
g82 8/3 pp. 3-5

Isole di “paradiso” nel Pacifico

PALME DA COCCO ondeggianti, spiagge sabbiose, acque verdazzurre, campi fruttiferi, serene notti di luna: questa descrizione vi fa pensare al paradiso? Qui nella Micronesia, nel Pacifico occidentale, c’è tutto questo e anche di più. Nel nostro secolo tormentato molti vorrebbero andarsene “lontano da tutto e da tutti” e vivere in qualche posto incantevole e tranquillo. Un’isola del Pacifico potrebbe essere il rifugio ideale?

Le duemila isole della Micronesia — 97 delle quali abitate — sono sparse su oltre 7.770.000 chilometri quadrati di oceano. Viste dall’alto, somigliano ai frammenti di una deliziosa collana di smeraldi adagiata sul velluto blu dell’Oceano Pacifico. Ciascun luogo ha la sua peculiare bellezza: dagli splendidi tramonti di Guam e Belau alle palme da cocco e alle spiagge bianche e inondate di sole di Kiribati; dalle montagne color smeraldo e dalle cascate verdeggianti di Ponape alle luccicanti acque della laguna di Truk.

Sognate di vivere in un paradiso? Allora venite con noi a visitare alcune di queste belle zone. Forse potrete scegliere il “paradiso” che preferite!

Belau e Yap

Cominciamo dalla parte che per alcuni è la più bella: Il gruppo insulare di Belau (già Palau), il più occidentale delle Isole Caroline.

Mentre l’aereo si avvicina, ai nostri occhi si presenta uno spettacolo incredibilmente bello. Quelli che sembrano giganteschi funghi verde giada spuntano dalle acque color acquamarina e zaffiro, acque così trasparenti che si può vedere il fondo, fino a 10-12 metri di profondità. All’atterraggio riscontrate che l’isola mantiene la promessa fattavi con l’immagine descritta prima. La vegetazione è lussureggiante. Le colline ondulate sono ammantate di fitti boschi. La terra è fertile, e ci sono abbondanti raccolti di frutti dell’albero del pane, arance, canne da zucchero e altri prodotti tropicali. Nelle basse acque costiere crescono le mangrovie, che offrono riparo a una ricca fauna marina. E qui, come in quasi tutte le isole della Micronesia, noterete il SILENZIO.

Ma non ci fermeremo qui. Proseguiamo per Yap, un altro insolito “paradiso”, un paese di palme da cocco e di serena bellezza. Non esistono strade asfaltate. La vita procede a ritmo lento e la terra è fertile.

Una caratteristica particolare di Yap è il denaro: i famosi grandi dischi di pietra. In alcuni luoghi, le strade sono letteralmente fiancheggiate di denaro! Oggi il denaro di pietra non viene usato negli scambi commerciali, ma gli viene ancora attribuito un valore culturale. Questo valore si determina non tanto in base alla grandezza del disco di pietra quanto in base alla sua età e storia. Ci sono alcune “banche monetarie” di proprietà dei villaggi, e allineati lungo la strada che porta alla “banca”, e appoggiati contro i muri degli edifici, si vedono enormi dischi di pietra con un buco al centro.

I bambini di Yap, dagli occhi vivaci, sono molto carini, come lo sono in tutta la Micronesia. E hanno nomi molto interessanti, l’equivalente di Radio, Amami, Nulla, Negligente, Strizzatina d’Occhio e perfino Adolf Hitler. Ad alcuni viene dato il nome di personaggi celebri in visita, col soprannome e tutto!

Volete stare qui? Prima che decidiate, terminiamo il viaggio.

Truk, Ponape e Kiribati

Per risparmiare tempo, sorvoliamo per alcuni minuti la magnifica laguna di Truk. Con un diametro di cinquanta chilometri, questa laguna è abbastanza grande da contenere tutte le isole della Micronesia. Le sue acque azzurre costituiscono uno speciale paradiso per gli appassionati di pesca subacquea. C’è anche un famoso cimitero subacqueo, dove fantastiche forme di vita marina hanno preso dimora tra le navi affondate della seconda guerra mondiale.

Procediamo ora per Ponape, nelle Isole Caroline orientali. Ponape ha numerose cascate di grande bellezza e vanta la cima più alta delle Caroline, oltre 750 metri. È un paese di abbondanti precipitazioni e di fitte foreste montane. I ponapesi, però, ci vanno di rado, perché prediligono le insenature e le baie lungo la costa.

La gente è piuttosto timida e usa toni molto dolci nel parlare. Il loro “benvenuto”, “Casalelia”, è uno dei saluti più deliziosi della Micronesia. Tra parentesi, ai ponapesi piacciono molto le donne coi fianchi larghi; quindi se vi ritenete un po’ “pesanti”, forse questo è il vostro “paradiso”!

Al largo della costa ponapese si trova un interessante tesoro archeologico, la città abbandonata di Nan Matol. Detta “Venezia del Pacifico”, questa città fu costruita con colossali blocchi di basalto su oltre 100 isolotti di una laguna paludosa. Oggi nessuno sa come o quando la città fu costruita.

Molto a sud-est dell’arcipelago della Micronesia sono situate le pittoresche Isole Gilbert (Kiribati), con l’atollo principale di Tarawa. Qui vediamo quelle che per alcuni sono le abitazioni tipiche delle isole del Pacifico: case fatte con tronchi e rami di palme da cocco, legati con corda ricavata dall’involucro delle noci di cocco, e con un originale tetto di paglia.

La gente è insolitamente calorosa e ospitale. Abbondano le noci di cocco e i frutti dell’albero del pane, le loro principali derrate agricole, e si consuma una gran quantità di pesce. Non appena atterriamo a Tarawa proviamo un senso di tranquillità. Si è contagiati dal lento ritmo della vita e il visitatore può veramente cominciare a pensare d’essere riuscito ad ‘allontanarsi da tutto e da tutti’.

Qui c’è un pubblico mezzo di trasporto, la corriera, ciò che manca in quasi tutte le altre isole della Micronesia. È una benedizione, perché su questo atollo lungo e stretto le distanze sono notevoli. Ma non cercate di prendere la corriera in orario. La corriera non ha orario; ricordate, siamo nei tropici.

La laguna orlata di palme riflette di giorno i veri colori della Micronesia, l’azzurro e il verde, mentre di notte la luna e le stelle sembrano così vicine da poterle toccare. Il dolce rumore delle onde che lambiscono l’atollo da ambo i lati e i miti venti alisei favoriscono il sonno. Benché Tarawa sia situata sull’equatore, gli alisei mantengono l’aria piacevolmente fresca, almeno per alcuni mesi dell’anno.

Avete deciso in quale di queste zone esotiche vorreste rifugiarvi? Prima di prendere la decisione finale, è bene che sappiate alcune altre cose.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi