La vera religione promuove la pace
La religione promuove la pace o fomenta la guerra?
LA BIBBIA non incoraggia la pace solo a parole. A quelli che ne seguono gli insegnamenti dà molta forza per promuovere la pace.
I primi cristiani non solo parlavano di pace ma erano anche conosciuti per la loro decisa posizione neutrale nei riguardi degli affari politici e militari e per i maltrattamenti che subivano pur di mantenerla. “Dalla fine del periodo del Nuovo Testamento al decennio 170-180 non c’è nessuna prova che qualche cristiano militasse nell’esercito”, scrive lo storico Roland Bainton della Yale University. “È ben chiaro che prima del 174 d.C. circa è impossibile parlare di soldati cristiani”, aggiunge Guy Franklin Herschberger.
Che dire del nostro giorno? La Bibbia promuove ancora la pace nella vita di coloro che ne seguono con tutto il cuore gli insegnamenti?
Nel suo libro A History of Christianity, Paul Johnson parla delle attività delle chiese nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale e dice: “I più coraggiosi furono i testimoni di Geova, che proclamarono la loro decisa opposizione dottrinale sin dal principio e ne pagarono le conseguenze. . . . Molti furono condannati a morte per il rifiuto del servizio militare . . . o finirono a Dachau o in manicomio. Un terzo di essi furono uccisi; il novantasette per cento subì persecuzione di un tipo o dell’altro”.
Più recentemente sono apparse le seguenti osservazioni in un importante giornale di un paese sudamericano: “In questo paese è negata la libertà religiosa a varie migliaia di testimoni di Geova perché la loro religione non permette loro di salutare la bandiera, di cantare l’inno nazionale o di impugnare le armi. Di conseguenza alcuni testimoni di Geova sono stati arrestati, si sono lamentati d’essere stati picchiati e i loro figli sono stati espulsi dalle scuole e privati dell’istruzione.
Nell’aprile dell’anno scorso il Gazette dell’Arkansas pubblicò un articolo sui profughi cubani accolti a Fort Chaffee, nell’Arkansas. Secondo il giornale, alla domanda perché i testimoni di Geova a Cuba erano trattati come reietti, un profugo rispose: “Non so di nessun Testimone che a Cuba fosse nella milizia. . . . Questo non può dirsi di nessun’altra religione a Cuba”. Egli disse pure che la ragione per cui i Testimoni avevano tanti problemi era “la loro posizione neutrale”.
Vantaggi derivanti dal perseguire la pace
La loro “posizione neutrale” quali risultati ha portato? Alcuni penseranno che non abbia procurato loro altro che guai. Ma la loro fedele aderenza ai principi biblici ha procurato loro anche riconoscimenti ed elogi. Ecco alcuni esempi:
Dopo aver letto un racconto sui testimoni di Geova nei campi di concentramento nazisti, un rabbino ebreo sopravvissuto ai campi di Sachsenhausen scrisse: “Il sapere che ci furono uomini e donne [testimoni di Geova] che preferirono morire piuttosto che sacrificare la loro più profonda fede e le loro convinzioni fermamente sostenute sarà sempre per me una delle esperienze veramente incoraggianti e nobilitanti della mia vita”.
Il Times di Londra ha pubblicato una lettera del dott. Bryan Wilson dell’Università di Oxford relativamente alla posizione neutrale dei testimoni di Geova nella Zambia e in altri paesi africani. In parte il dott. Wilson dice: “I testimoni di Geova sono tra i cittadini più onesti e solerti dei paesi africani. Se i valori che essi abbracciano e secondo cui vivono con tanta coerenza fossero diffusi più estesamente in Africa, alcuni dei più gravi problemi sociali di cui soffrono i paesi africani sarebbero notevolmente attenuati”.
Riguardo ai Testimoni di Cuba nel campo profughi di Fort Chaffee, l’articolo del Gazette dell’Arkansas diceva: “Sono stati i primi a trovare una sistemazione in nuove famiglie perché i loro ‘fratelli e sorelle’ americani — essi pure testimoni di Geova — sono venuti a chiedere di loro. . . . Quando i Testimoni chiamano ‘fratelli e sorelle’ i loro conservi spirituali di qualsiasi paese, fanno sul serio”.
Riponendo la loro fiducia nel regno di Dio, i testimoni di Geova forniscono la prova che la vera religione, basata sulla Bibbia, promuove veramente la pace quando viene seguita in modo coerente.
[Testo in evidenza a pagina 8]
“Le armi della nostra guerra non sono carnali”. — II Corinti 10:4.