BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g82 8/10 pp. 25-27
  • L’uomo è immortale?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • L’uomo è immortale?
  • Svegliatevi! 1982
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Il cristianesimo dei primi secoli e l’immortalità
  • I capi religiosi sono tutti d’accordo?
  • Cosa credono i testimoni di Geova
  • L’anima siete voi, o è in voi?
    Svegliatevi! 1985
  • L’anima umana, mortale o immortale?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
  • La vostra anima è immortale?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • L’anima sopravvive alla morte?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
Altro
Svegliatevi! 1982
g82 8/10 pp. 25-27

L’uomo è immortale?

RISPONDENDO a questa domanda milioni di persone — cattolici, protestanti, musulmani, indù e altri — diranno: “Il corpo muore, naturalmente, ma l’anima è immortale”. E dato che, a loro avviso, il corpo è semplicemente un “involucro” temporaneo, considerano evidentemente immortale il loro vero io.

Dove ha avuto origine questa credenza? Fra coloro che si professano cristiani? Fra i musulmani? O ancora più indietro, tra i buddisti? O forse da qualche altra parte?

In effetti risale all’antica Babilonia. In seguito filosofi greci, come Pitagora del sesto secolo e Socrate e Platone del quinto secolo a.E.V., svilupparono questa idea dell’immortalità umana. Platone cita Socrate, che avrebbe detto: L’“anima [alla morte] . . . andrà . . . verso l’invisibile, verso il divino, l’immortale . . . dove potrà trascorrere tutto il tempo avvenire . . . in compagnia degli dèi”.

Il cristianesimo dei primi secoli e l’immortalità

Quando fu introdotto fra i cristiani l’insegnamento dell’immortalità dell’anima? Isaac Taylor, nel suo libro Ancient Christianity, dice che nel secondo secolo il cristianesimo “era caduto nelle mani [di insegnanti che erano stati] perfettamente educati . . . nelle scuole greche di filosofia e che . . . si allontanarono, con istintiva avversione, dal Vangelo”. Nel terzo secolo, Tertulliano, eminente capo della chiesa, insegnava: “Alcune cose sono note anche per natura: l’immortalità dell’anima, per esempio, è accettata da molti . . . userò perciò l’opinione di un Platone nell’affermare che Tutte le anime sono immortali”. Agostino, dottore della chiesa del quinto secolo, dice: “Si afferma veracemente che l’anima umana è immortale”.

Da quel tempo in poi, la dottrina dell’immortalità dell’anima divenne un elemento fondamentale della cristianità. Il dott. Laidlaw dice nel suo libro Bible Doctrine of Man: “Gradualmente . . . prevalse l’influenza greca, e anche nella Chiesa cristiana l’idea dell’immortalità dell’anima prese il posto per lungo tempo della dottrina scritturale della vita futura”. (Il corsivo è nostro) Questo, a sua volta, condusse agli insegnamenti del tormento temporaneo in purgatorio o del tormento eterno delle anime nell’inferno. La povera gente ha speso ingenti somme di denaro per far dire dai sacerdoti preghiere per le anime dei morti, affinché fossero liberate dal purgatorio. Tutto questo per avere abbracciato la filosofia greca!

I capi religiosi sono tutti d’accordo?

Molti eruditi biblici ed ecclesiastici contestano la dottrina dell’“anima immortale”. L’ecclesiastico metodista wesleyano Agar Beet ha scritto: “La dottrina cristiana dell’immortalità dell’anima è un curioso esempio di un’opinione che è priva di qualsiasi fondamento nella Bibbia, che in qualche misura la contraddice, che deriva solo dalla filosofia greca, che tuttavia è accettata fermamente da un gran numero di dottori e scrittori cristiani, istruiti e intelligenti, in base all’erronea supposizione che sia insegnata nella Bibbia”. Analogamente il dott. Martensen, ex vescovo di Zealand, in Danimarca, ha scritto: “Oggi si ammette universalmente che non si può fornire nessuna prova indipendente dell’immortalità dell’uomo”.

La dottrina però continua a essere inclusa nel credo di quasi tutte le chiese. Per esempio, il catechismo (Book of Catechism) della Chiesa riformata d’Olanda nella Repubblica Sudafricana dichiara: “Pertanto l’anima continua a vivere ed è immortale”. Fatto interessante, Hoofstad, un giornale di Pretoria, sempre nella Repubblica Sudafricana, ha pubblicato un articolo intitolato “L’anima non sopravvive”, che riferiva le parole di un esponente della stessa chiesa, il prof. Adrio König: “I cristiani devono abbandonare l’idea originata dal filosofo greco Platone che l’uomo sia formato di due parti: il corpo e l’anima . . . secondo la Bibbia l’esistenza dell’uomo finisce alla morte. Non c’è ‘qualcosa’ come un’anima che continui a vivere”.

Perché non tutti gli ecclesiastici sono d’accordo? Perché la maggioranza non si è fermamente attenuta alla Bibbia come Parola di Dio, anche se dà l’impressione di insegnare la Bibbia. L’hanno invece sostituita con la filosofia umana, la propria e quella degli antichi greci.

Cosa credono i testimoni di Geova

I testimoni di Geova non condividono il pensiero della cristianità circa l’immortalità innata. Essi credono che l’anima umana sia mortale, che i morti non provino assolutamente nessuna sensazione. Perché credono questo? Perché accettano la Bibbia come verità rivelata da Dio all’umanità. È interessante sapere che gli scrittori delle Scritture Ebraiche (Vecchio Testamento) non fecero mai riferimento alle parole “nèphesh” (ebraico tradotto “anima”) o “rùahh” (ebraico tradotto “spirito”) come a qualcosa di immortale. Essi insegnarono invece che l’anima muore: “L’anima che avrà peccato, quella morirà”. (Ezechiele 18:4, 20, versione cattolica, annotata da G. Ricciotti; vedi anche Salmo 22:29; 78:50 [21:31; 77:50, nella Ricciotti]). Dei morti è detto che sono inconsci: “Poiché quelli che sono vivi sanno che moriranno, mentre i morti non sanno nulla e non possono attendersi alcuna ricompensa . . . Tutto quanto sei capace di fare con le tue forze, fallo, poiché non c’è alcuna azione, né progetto, né conoscenza, né sapienza nello Sceòl [“inferno”, Douay Version, la comune tomba del genere umano], dove tu stai andando”. — Ecclesiaste 9:5, 10, La Bibbia Concordata.

Le Scritture Greche (Nuovo Testamento) forniscono la stessa idea dell’anima e della morte. Gesù disse che Dio “può distruggere sia l’anima che il corpo”. Se dunque l’anima è distruttibile, non può essere immortale. (Matteo 10:28) In riferimento a Gesù, l’apostolo Pietro dichiarò: “Ogni anima che non ascolterà quel Profeta sarà completamente distrutta”. (Atti 3:23) Anche Gesù mostrò che i morti sono inconsci, perché paragonò la morte a un ‘sonno riposante’. (Giovanni 11:11-14) Questo concorda con quello che può facilmente capire chiunque abbia partecipato a un funerale dove si poteva vedere il corpo del defunto.

Secondo il racconto della creazione riportato in Genesi 2:7, Adamo fu formato dalla polvere della terra e “l’uomo divenne un’anima vivente”. Perciò la Bibbia usa spesso l’espressione la “sua anima” in riferimento alla persona “stessa” come nel caso del giovane Davide: “Gionatan lo amava come la sua propria anima [come se stesso]”. (I Samuele 18:1) Commentando questo versetto, The New International Dictionary of New Testament Theology dice: “L’anima è la sintesi dell’intera personalità, dell’intero io dell’individuo, tanto che l’‘anima’ può essere l’equivalente di ‘io stesso’ o ‘te stesso’ (I Samuele 18:1). In Genesi 2:7 [anima] significa ‘persona’ o ‘essere’”.

La meravigliosa speranza di vita futura che la Bibbia offre è per mezzo della risurrezione. William Tyndale, famoso traduttore biblico del XVI secolo, una volta osservò: “Se l’anima sta in cielo, ditemi a cosa serve la risurrezione”. La Bibbia dice che certi eletti, quando vengono destati dalla morte alla vita, ‘rivestono l’immortalità’, che godranno insieme a Dio e Cristo in cielo. Ovviamente, quindi, questi eletti non nascono immortali; se rimangono fedeli sino alla morte la ‘rivestiranno’ come ricompensa. — I Corinti 15:51-54; vedi anche Romani 2:6, 7.

La stragrande maggioranza dei morti riceverà la risurrezione su questa terra nel futuro nuovo ordine che Dio stabilirà. Quando fu sulla terra Gesù ne diede una dimostrazione destando alcuni dai morti. Per di più promise: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la [mia] voce e ne verranno fuori”. — Giovanni 5:28, 29.

I testimoni di Geova ci credono fermamente. Per tale ragione, quando si trovano personalmente davanti alla morte o quando perdono una persona cara, hanno una base per nutrire sincera speranza. Ci saranno momenti di indicibile gioia nel Nuovo Ordine quando Dio, nella sua infinita potenza e sapienza, desterà i morti. Adempirà così la sua promessa di ‘asciugare ogni lacrima’ al tempo in cui ‘farà ogni cosa nuova’. — Rivelazione 21:4, 5.

[Riquadro/Immagini a pagina 25]

Platone cita Socrate, che avrebbe detto: L’“anima [alla morte] . . . andrà . . . verso l’invisibile, verso il divino, l’immortale . . . dove potrà trascorrere tutto il tempo avvenire . . . in compagnia degli dèi”

[Immagini]

Platone

Socrate

[Immagine a pagina 26]

‘Vi sarà una risurrezione dei morti’. — Atti 24:15

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi