Mai più abusi all’infanzia
La nuova moralità e i suoi frutti
Perché il rimedio funzioni ci vogliono i fatti, non le parole
LA NUOVA moralità non è nuova. Si tratta solo di un nome nuovo per la vecchia immoralità. L’albero è sempre marcio, e il suo frutto è sempre spregevole. La sua sapienza è ingiusta: lo dimostrano i suoi “figli”. Come accadde ai giorni di Noè e ai giorni di Lot, così accade in questi ultimi giorni di un altro sistema immorale. I frutti che vengono raccolti sono gli stessi, solo che questa volta si tratta di una messe sovrabbondante. E non sono affatto positivi, anzi, sono del tutto negativi. Specie per quanto riguarda i bambini.
Il rimedio suggerito dalla Bibbia è positivo e pratico, per i bambini e per chiunque altro. Anche i professionisti che si occupano del problema degli abusi all’infanzia offrono soluzioni simili, relativamente. Sanno che i ragazzi scappano di casa a motivo delle cattive condizioni familiari, e che un’alta percentuale di quelli che scappano finiscono sulla strada e nel giro della prostituzione e della pornografia e subiscono spaventosi abusi. Alcuni fuggono per sottrarsi a genitori incestuosi, per non rimanere in famiglie divise dal divorzio, per sottrarsi a conflitti cronici coi genitori, per mancanza d’affetto, e alcuni perché sono influenzati dai compagni. Quali che siano le cause specifiche, per porvi rimedio bisogna risolvere la crisi della famiglia. Così dicono gli esperti.
Così dice la Bibbia. Genitore e figlio devono comunicare bene. Riguardo ai giusti principi è dato il comando: “[Li] devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. — Deuteronomio 6:7.
La Bibbia consiglia come agire sia ai genitori che ai figli: “Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori unitamente al Signore, poiché questo è giusto. . . . È voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. — Efesini 6:1, 4.
Gli psichiatri sono d’accordo. Dicono che i genitori devono essere onesti e dare il buon esempio, ma i figli hanno bisogno di regole e di disciplina. Uno psicoterapista lo conferma dicendo: “Abbandoniamo i nostri figli anche quando, nella speranza di farceli ‘amici’, abdichiamo alla nostra responsabilità di essere d’esempio e di stabilire delle norme. Questo tradimento è acutamente avvertito dai figli, perché per il bambino che cresce nessun bisogno è più forte che quello di sapere che ha dei confini e dei limiti. Per il bambino sono un’espressione di amore”. La Bibbia lo conferma. “Geova riprende colui che ama, come fa il padre col figlio di cui si compiace”. — Proverbi 3:12.
Alcuni dicono che bisogna dare più importanza all’educazione sessuale nelle scuole; altri sostengono che sia già troppo esplicita e che si spinga troppo in là. Un opuscolo illustrato per bambini, preparato da un professore dell’università di Syracuse, dice: “Tutti i pensieri sono normali”. “La masturbazione è una normale espressione del sesso per maschi e femmine di qualsiasi età. Provatevi piacere”. L’omosessualità è affar vostro, “quindi scegliete la vita sessuale che volete”. “Molti si fanno domande riguardo al sesso orale e anale, e alcuni pensano che sia qualcosa di ‘pervertito’. Non crediamo ci sia niente di male in nessuna forma di sesso”. “La pornografia è innocua”.
Forse i bambini non imparano a leggere e scrivere bene perché i loro insegnanti sono troppo occupati a indottrinarli nella “normalità” delle perversioni sessuali. Si possono dare ai bambini troppe informazioni sul sesso e troppo presto. Il dott. Greenwood avverte: “Nei loro sforzi d’essere liberali spesso i genitori danno troppe informazioni, e forse si tratta di informazioni che i loro figli non sono ancora preparati ad accettare”. Indipendentemente dai pro e dai contro dell’educazione sessuale, l’enorme aumento della prostituzione infantile, della sodomia, della pornografia e dell’incesto è una cruda realtà.
Coloro che sfruttano avidamente i bambini in questi modi corrispondono alla descrizione biblica che troviamo in Efesini 4:19: “Avendo superato ogni senso morale, essi si sono dati alla condotta dissoluta per operare impurità d’ogni sorta con avidità”. Corrispondono alle persone dei giorni di Noè: “Geova vide che la malvagità dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo male in ogni tempo”. — Genesi 6:5.
Solo la soluzione suggerita dalla Bibbia porrà fine agli abusi subiti dai bambini. Gesù riassunse la cosa con le parole: ‘Ama Dio con tutto il tuo cuore. Ama il tuo prossimo come te stesso’. (Matteo 22:37-39) L’apostolo Paolo ripeté il concetto: “L’amore non fa male al prossimo; perciò l’amore è l’adempimento della legge”. — Romani 13:10.
Questa soluzione, l’amore fraterno, è pratica. Quando viene applicata, i risultati ci sono. Troppe persone sono uditori della Parola di Dio ma non operatori. Troppi dicono: “Signore, Signore”, ma non ascoltano Gesù né fanno la volontà di Geova. — Giacomo 1:22; Matteo 7:21.
Al tempo fissato da Dio, tutti coloro che accettano il suo regno retto da Cristo saranno in grado di osservare alla perfezione questa legge dell’amore. Allora si adempirà Proverbi 2:21, 22: “I retti son quelli che risiederanno sulla terra, e gli irriprovevoli quelli che vi saranno lasciati. Riguardo ai malvagi, saranno stroncati dalla medesima terra; e in quanto agli sleali, ne saranno strappati via.
Questo è il solo modo per far cessare, per sempre, gli abusi all’infanzia.