I lettori ci scrivono
I giovani chiedono
Tante, tante grazie per gli articoli “I giovani chiedono”. Mia figlia, di quattordici anni, ritaglia questi articoli e ne fa un opuscolo. Avevo cercato molte volte di parlarle ma lei ‘mi respingeva’ con un ‘eccola di nuovo’. Da quando legge i vostri articoli però vedo il cambiamento. Come genitori, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che possiamo ricevere per educare i nostri figli.
C. H., California
Tante grazie per l’articolo intitolato “I giovani chiedono... E se non fosse semplice malinconia?” (8 maggio 1983) Anche quelli fra noi che non si possono definire giovani hanno bisogno d’aiuto per combattere la forte depressione. L’articolo fa un ottimo riassunto dei sintomi. È incoraggiante sapere che altri hanno combattuto e vinto questo orribile senso di disperazione. Ho apprezzato in particolare il suggerimento di ‘immaginare che ci sono delle alternative o che si può venirne fuori’. Grazie per questo articolo che rivela sensibilità.
R. M., Texas
Leggo con piacere i vostri articoli “I giovani chiedono”. Potreste scrivere un articolo sui compiti a scuola? Infatti mi è difficile concentrarmi a causa di tutto il rumore che fanno i bambini in aula. Gli insegnanti permettono loro di fare rumore, e la cosa mi secca moltissimo perché non posso preparare le lezioni.
G. A., otto anni, Inghilterra
Saremo felici di considerare la cosa. — Ed.
Lo zucchero è dolce?
“Lo zucchero è dolce?” (22 marzo 1983) Un ottimo articolo su un fatto storico che nelle scuole da me frequentate non è stato trattato. Mi ha colpito tanto che ho scritto a sette importanti reti radiofoniche della California e ho riferito loro i punti più notevoli di questo straordinario articolo.
H. B., California
Ho letto con vero piacere l’articolo “Lo zucchero e il suo amaro passato”. Desidero anche farvi le mie congratulazioni per le figure, ma alle pagine 4 e 5 ho notato che l’ambiente era quello del 1800 mentre i negrieri erano vestiti secondo la moda del 1900. Perché?
B. G., Massachusetts
Pare ci siamo dimenticati di mettere indietro l’orologio. — Ed.
Illustrazioni
Desideravo dirvi quanto ho apprezzato le illustrazioni di recenti numeri della vostra rivista. Destano la mia curiosità per il contenuto di ciascuna rivista. Sono molto informative. Mi è più facile ricordare l’articolo delle riviste se riesco a ricordare le illustrazioni di cui l’articolo è corredato. Le vostre illustrazioni confermano il detto: “Un’immagine vale mille parole”. Apprezzo vivamente gli sforzi che fate per rendere attraenti le riviste!
S. T., Missouri