I lettori ci scrivono
Vinta la timidezza
Ero l’unico africano di famiglia povera, e mi trovavo in mezzo a 15 studenti brillanti provenienti da nazioni sviluppate e superpotenze: potete solo immaginare l’effetto che avrebbe avuto su di me la timidezza dovuta al mio complesso di inferiorità, e le conseguenze che avrebbe potuto avere sui miei studi in Svezia. Ma poi ho letto gli articoli “Perché sono timido?” e “Posso vincere la timidezza?” (22 marzo e 8 aprile 1983) Quei due articoli mi hanno aiutato moltissimo a vincere la timidezza.
M. K., Svezia
Alcolismo
Vi ringrazio moltissimo degli articoli “Come comportarsi se c’è un alcolizzato in famiglia?” e “Vivere con un alcolizzato”. (8 maggio 1983) Sebbene mio marito non beva più, mi sono accorta di provare ancora amaro risentimento nei suoi confronti. Per molti anni mi sono anche sentita afflitta perché pensavo d’essere sola a combattere. Ma come fai a sentirti sola quando vedi i tuoi problemi e i tuoi sentimenti descritti nelle pagine di “Svegliatevi!”, insieme a utili suggerimenti e scritture così appropriati? Come fai a sentirti sola quando sai che tutti coloro che leggono quegli articoli capiranno quello che stai passando e saranno maggiormente in grado di darti una mano? Sono lieta che mio marito abbia vinto la sua debolezza. Vi ringrazio di avere aiutato me a vincere in modo più completo la mia.
C. J., Oregon
Sono molto grato di questi articoli perché il problema dell’alcolismo è molto difficile da capire per chi non ci ha a che fare. Grazie di tutte le ricerche che avete dovuto fare e di tutto il tempo che avete dovuto impiegare per scrivere quelle otto pagine. Terrò sempre a portata di mano quella incoraggiante rivista, specialmente il riquadro a pagina 20.
P. M., Louisiana
Lavoro come assistente sociale in un ospedale psichiatrico gestito dallo stato e posso dire che i vostri articoli erano assolutamente corretti nell’additare il primo passo che i familiari dell’alcolizzato devono fare, cioè quello di determinare l’effetto che il problema ha avuto su di loro. Intendo far conoscere queste appropriate informazioni al resto della nostra équipe.
M. D., Georgia
Per non farsi derubare
Nell’articolo “È possibile non farsi derubare” (22 giugno 1983) è dato questo consiglio: “Quando si va in vacanza è bene informare il postino”. Recentemente ho assistito a una riunione degli inquilini di un palazzo che era stata predisposta dalla polizia, dopo due furti, per darci suggerimenti su come difendere le nostre case. Un punto importante a cui si è dato rilievo è stato quello di NON interrompere la consegna della posta o dei giornali. Specialmente i ragazzi che fanno la consegna dei giornali non devono essere informati quando si va in vacanza. Il poliziotto ha detto che mentre il ragazzo che vi porta il giornale può non essere disonesto, nel gruppo dove preparano i giornali per la consegna potrebbe essercene uno disonesto il quale potrebbe prendere nota dell’indirizzo e ne seguirebbe un furto. Incaricate un amico fidato di ritirare tutte le cose consegnate e di conservarvele fino al vostro ritorno.
R. M., Oregon
Buon suggerimento. L’idea dell’articolo era di non far notare a chi passa che non siete in casa. — Ed.