I lettori ci scrivono
Accrescere il rispetto di sé
Desidero ringraziarvi degli articoli “Perché non mi piaccio?” e “Come posso accrescere il rispetto di me stesso?” (22 agosto e 8 settembre 1983, “I giovani chiedono...”). Ho 21 anni e ho problemi simili a quelli menzionati. Un momento sono felice e poi all’improvviso cado in uno stato di depressione. Ho la convinzione che con l’aiuto di questi articoli sarò più preparato a risolvere i problemi che sorgono.
L. R. P., Brasile
Romanzi rosa
Grazie del meraviglioso articolo intitolato “I romanzi rosa sono una lettura innocua?” (8 marzo 1984). È veramente facile assuefarsi a questi romanzi perché sono proprio come i teleromanzi a puntate. Man mano che si leggono, i sensi gradualmente si intorpidiscono, e ci si accorge di accettare cose errate che prima avrebbero suscitato disgusto. Questi romanzi possono veramente distorcere il senso del bene e del male. A volte mi sento ancora tentata di rifugiarmi nel mondo fantastico dei romanzi rosa, ma ora posso cercare in questo articolo ulteriore aiuto per resistere.
L. L., Canada
Depressione mentale
Ero disoccupato da un mese quando caddi in un terribile stato di depressione. Poi, mentre sfogliavo alcune riviste nella sala d’attesa di un ufficio governativo, il mio sguardo cadde sull’articolo della vostra rivista intitolato “La depressione si può combattere!” (8 febbraio 1982). Lessi l’articolo da cima a fondo e ottenni il permesso di fare una fotocopia dell’articolo per portarmelo a casa e rileggermelo. Presi nota dei punti più importanti che si applicavano a me e misi in pratica i suggerimenti. A poco a poco notai che la mia mente reagiva bene e la depressione diminuiva. Oggi mi considero praticamente guarito. Grazie a quell’articolo sono riuscito a riacquistare l’equilibrio emotivo
P. I. M., Brasile
Pornografia
Per diversi anni mi ero interessato moltissimo di pornografia, leggendo riviste e vedendo film erotici, anche se pensavo non fosse giusto. Ora che ho letto l’articolo “I giovani chiedono... Perché la pornografia è dannosa?” (22 settembre 1983), mi sento come se avessi bevuto un antidoto contro la pornografia. Ho subìto i penosi e perniciosi effetti menzionati nell’articolo. Non ho parole per esprimere la mia gratitudine per l’eccellente aiuto che ho appena ricevuto.
F. J. M., Brasile
Videogiochi
Grazie dell’articolo “I giovani chiedono... I videogiochi violenti sono proprio dannosi?” (8 febbraio 1984). Alcuni miei amici hanno questi videogiochi, e quindi ho potuto giocare senza spendere nulla. Mentre giocavo mi sentivo trasportato in un mondo di sogni, appartato, il cui slogan era: “Uccidi o sarai ucciso”. Grazie per aver richiamato la mia attenzione sui principali svantaggi e sui risultati dannosi di queste cose. Altrimenti un innocuo divertimento si sarebbe forse trasformato in un vero e proprio vizio.
L. L., Repubblica Federale di Germania