MEPS: uno straordinario passo avanti nell’editoria
FORSE avete notato a pagina due di questa rivista che Svegliatevi! si pubblica in 54 lingue. La rivista La Torre di Guardia si pubblica in 102 lingue. Ogni mese dell’anno si stampano complessivamente circa 40 milioni di copie di queste riviste.
Oltre a ciò la Watch Tower Bible and Tract Society pubblica libri e opuscoli che spiegano la Bibbia in oltre 165 lingue, e ne stampa ogni anno decine di milioni. Avete mai pensato cosa comporta la produzione di tutta questa letteratura in decine di lingue? È un compito enorme e complesso.
Le riviste e i libri vengono pubblicati prima in inglese, e poi generalmente ci vogliono dai tre ai sei mesi prima che le stesse informazioni escano in edizioni delle riviste in altre lingue. E quando si tratta dei libri, spesso passano anni prima di poterli pubblicare in alcune delle lingue nelle quali i lettori li attendono con impazienza. Ma ora con il MEPS le cose stanno cambiando.
Cos’è il MEPS? Perché è stato prodotto?
MEPS è l’abbreviazione di Multilanguage Electronic Phototypesetting System (Sistema multilingue per la fotocomposizione elettronica). È un sistema che è stato realizzato dagli stessi testimoni di Geova per pubblicare rapidamente in molte lingue materiale scritto. Hanno realizzato il MEPS perché in nessuna parte del mondo era disponibile un sistema del genere per pubblicare letteratura biblica nelle molte lingue in cui stampano.
Perché in nessuna parte del mondo era disponibile un simile sistema editoriale multilingue? In parole semplici, perché la stampa viene fatta per lo più a scopo di lucro e non c’erano sufficienti garanzie pecuniarie per coprire il costo della realizzazione di un sistema computerizzato per produrre letteratura in molte delle lingue nelle quali la Watch Tower Society stampa pubblicazioni. Ma i testimoni di Geova non stampano a scopo di lucro. L’unico motivo per cui stampano letteratura biblica è quello di aiutare persone di ogni nazione e lingua a conoscere Geova Dio e il governo del suo Regno. — Matteo 6:9, 10; 24:14.
In effetti nessuna organizzazione al mondo era più in grado dei testimoni di Geova di realizzare un sistema editoriale multilingue. Perché? Perché da tempo i testimoni di Geova traducono regolarmente materiale in oltre 165 lingue. Perciò potevano ottenere dai loro stessi traduttori le informazioni linguistiche necessarie per produrre il MEPS.
Cambiamenti nell’industria che hanno portato al MEPS
Come molti lettori sanno, negli ultimi 20 anni circa l’industria editoriale è stata rivoluzionata da nuovi metodi di produzione. Già a partire dal secolo scorso i linotipisti convertivano piombo fuso in linee tipografiche intere. Queste linee metalliche di composizione erano quindi disposte in pagine da un compositore. Da queste pagine con i caratteri in rilievo si ottenevano matrici con cui produrre pesanti lastre stereotipiche di piombo da montare sulle rotative.
Al principio degli anni ’60 la stragrande maggioranza dei giornali, delle riviste e dei libri venivano stampati con il sistema tipografico. Oggi quasi nessuna pubblicazione si stampa in questo modo. Il metodo di composizione a caldo divenne superato quasi da un giorno all’altro. Qualsiasi stamperia che utilizzava il piombo fuso, se voleva continuare a stampare fu subito costretta ad adeguarsi ai cambiamenti dell’industria. Pertanto oggi tutti i giornali, le riviste e i libri vengono stampati in offset.
Nel gennaio del 1978, presso gli impianti tipografici della sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn (New York), si cominciò a stampare con rotative offset. La prima pubblicazione che uscì dalle macchine fu Il mio libro di racconti biblici, un libro pieno di illustrazioni a colori. Nella stampa offset l’immagine da stampare non è in rilievo come nella stampa tipografica, ma sullo stesso piano o livello della superficie che la circonda.a Questo metodo di stampa si avvale della fotografia: la pagina stampata viene fotografata e quindi si usa la pellicola per produrre sottili lastre per la stampa offset.
Per fare queste sottili lastre per stampare in offset Il mio libro di racconti biblici e altra letteratura della Watch Tower Society, si dovettero fotografare bozze di pagine ottenute con la linotipia. A questi negativi si dovettero quindi unire i negativi delle illustrazioni. Questo sistema meccanico lento che precedeva la stampa, consistente nel produrre la composizione col piombo fuso, doveva essere sostituito da qualche metodo più veloce. Un gruppo di testimoni di Geova si mise a studiare come farlo.
Lo sforzo di due équipe
Questi Testimoni compresero che era urgente realizzare un sistema computerizzato da adottare presso la stamperia della sede centrale di Brooklyn relativamente a quelle operazioni che precedono la stampa. Nello stesso tempo videro anche la necessità di realizzare un sistema multilingue per le operazioni che precedono la stampa da adottare nelle molte filiali dei testimoni di Geova in varie parti del mondo in cui stampano letteratura.
Per soddisfare questi bisogni un’équipe di Testimoni cominciò a lavorare a Brooklyn su un sistema che impiegava un grande calcolatore centrale IBM nonché terminali IBM per l’immissione del testo e una fotocompositrice Autologic. A quasi 160 chilometri di distanza, presso i Poderi Watchtower situati vicino a Wallkill (New York), l’altra équipe cominciò a lavorare alla realizzazione di un sistema prodotto in proprio che chiamarono MEPS.
L’équipe di Brooklyn realizzò eccellenti programmi, o software, servendosi principalmente di apparecchiature, o hardware, IBM. In seguito la IBM chiamò questo programma “Integrated Publishing System” (IPS) (Sistema Editoriale Integrato). Il rispettato Seybold Report on Publishing Systems (Volume 12, n. 1, 13 settembre 1982) faceva questi commenti:
La IBM “si ripresenta sul mercato dell’editoria con un interessante prodotto, chiamato ‘Integrated Publishing System’ (IPS) (Sistema Editoriale Integrato) che però non è stato realizzato dalla IBM”, ammette l’articolo, ma “dalla ‘Watchtower’, (‘La Torre di Guardia’) che è il braccio editoriale dei Testimoni di Geova, dove l’IPS è stato realizzato per uso interno”.
Come il MEPS, l’IPS è un sistema multilingue che si presta per lavori editoriali in qualsiasi lingua del mondo. Con l’uso dell’IPS sono già state prodotte pubblicazioni in oltre 90 lingue presso la sede centrale di Brooklyn. Grazie alle sue dimensioni e alla sua flessibilità, circa 140 terminali usano il sistema con accesso immediato alla sua base centrale di dati.
Concludendo il rapporto, la rivista Seybold diceva: “Non abbiamo altro che parole di lode per l’intraprendenza, l’iniziativa e la perspicacia di coloro che lavorano alla Watchtower. Sono pochi oggi quelli abbastanza ambiziosi o abbastanza coraggiosi da intraprendere una simile applicazione, specie partendo praticamente da zero. . . . Non sappiamo a chi vada esattamente l’onore, ma meritano tutti tanti elogi”.
Descrizione del MEPS
Nel frattempo l’équipe di Testimoni che lavorava ai Poderi Watchtower era occupata in un’impresa anche più impegnativa: non usavano l’hardware dell’IBM né di alcun’altra ditta commerciale, ma stavano effettivamente costruendo da soli tutte le principali apparecchiature. Nella figura a pagina 21 si possono vedere le varie parti dell’apparecchiatura di cui si compone il MEPS. Per la maggior parte sono state costruite da testimoni di Geova presso i Poderi Watchtower.
Il cuore del sistema è il computer MEPS, contenuto in un bel telaio solido alto circa 102 centimetri, largo 91 e profondo 86. All’interno centinaia di minuscoli chip al silicio, con intricati circuiti elettronici, danno al computer la possibilità di svolgere tutte le operazioni di quattro terminali grafici.
Nella figura se ne vede uno. Si compone di una nota tastiera per macchina da scrivere ma più grande, e di uno schermo grafico. Lo schermo ha pressappoco lo stesso formato di una pagina della rivista Svegliatevi! o La Torre di Guardia. La tastiera ha un suo microcomputer da 16 bit per controllare i 182 tasti. Ciascun tasto ha cinque livelli di memoria il che equivale a 910 tasti per rappresentare comandi, caratteri o un insieme di comandi.
Il terminale deve svolgere due funzioni fondamentali. La prima funzione, od operazione, è l’immissione del testo scritto. In altre parole il terminale serve sostanzialmente come una macchina da scrivere, solo che il testo immesso appare sullo schermo anziché su un pezzo di carta. Se occorre una bozza di precomposizione, si può attivare una vicina stampante (simile a una velocissima macchina da scrivere) per riportare su regolari fogli di carta tutto ciò che è stato immesso. Questo materiale può essere quindi letto o corretto nel solito modo.
Si ricordi ora che il MEPS è un sistema multilingue. È unico in quanto si presta a svolgere lavori in molte diverse lingue. Con un semplice comando, questa stessa tastiera si può modificare elettronicamente per immettere il testo in qualsiasi lingua desiderata per cui è stato programmato. Sostanzialmente non c’è limite al numero di lingue in cui si può programmare il MEPS. Al presente il sistema è stato programmato per l’immissione di testi in oltre 130 lingue.
Veniamo ora alla seconda funzione fondamentale del terminale. Dopo che il testo scritto è stato immesso, con poche semplici battute la funzione del terminale si può modificare per comporre una pagina della pubblicazione sempre sul posto. A qualsiasi parte del testo scritto si può assegnare il tipo di carattere prescelto e nel corpo desiderato. Si possono anche tracciare gli spazi esatti dove appariranno il testo, i titoli, le figure, i prospetti e le didascalie. Fatto questo, il testo scritto viene “colato” negli spazi riservati al testo e attorno a quelli riservati alle figure. Si noti il campione di una pagina di Svegliatevi! sul videoterminale grafico nella figura della pagina accanto.
Una volta che la pubblicazione è stata composta sul videoterminale, come viene trasferita di lì in forma tale da poter produrre le lastre per le macchine offset? A questo provvede la fotocompositrice MEPS. È contenuta in un armadietto alto 106 cm, largo 85 cm e profondo 81 cm che ben si accompagna al resto dell’hardware MEPS. In modo molto simile a quello in cui un televisore produce un’immagine sullo schermo, la fotocompositrice produce un’immagine su carta fotografica con l’impiego di un sottile raggio di luce, che sembra un piccolissimo pennello. Dopo un certo procedimento, la carta fotografica viene fotografata per ottenere una pellicola che, a sua volta, viene usata per produrre le lastre per la stampa offset.
Progettazione dei caratteri con il MEPS
Per stampare in una determinata lingua, se ne deve avere l’alfabeto in varie serie di caratteri dello stesso corpo e stile, come il neretto e il corsivo. A pagina due di questa stessa rivista, per esempio, noterete vari tipi di caratteri. Negli scorsi due anni, si è usato il MEPS per produrre serie di caratteri per oltre cento diverse lingue. Come si fanno queste serie di caratteri?
L’artista disegna prima la lettera o carattere. Quindi il carattere viene ripreso da una telecamera che converte la lettera in una configurazione di puntini indicati su uno schermo televisivo. Il modello di questi puntini è registrato e poi trasmesso elettronicamente al computer MEPS. Dopo di che il carattere viene rifinito sullo schermo del MEPS aggiungendo o togliendo puntini e il carattere pronto per l’uso è conservato nel computer, da usare secondo il bisogno.
Un’impresa eccezionale
Al tempo della stesura di questo articolo, erano state costruite 25 unità MEPS e due fotocompositrici. Sono state già installate unità MEPS in Germania, Canada, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Grecia, Gran Bretagna, Filippine, Francia, nonché in Italia. Ben presto ne saranno spedite anche in molti altri paesi del mondo.
Quando verso la fine dell’estate dell’anno scorso arrivò il MEPS in Grecia, gli addetti alla dogana chiesero: “Chi ha costruito questo computer?”
“Noi, i testimoni di Geova in America”, fu la risposta. Ma non ci credevano. Tuttavia quando fu mostrato loro un Seybold Report non solo si convinsero ma scossero anche la testa sbalorditi. L’autore dell’articolo del Seybold sul MEPS pubblicato nell’estate dell’anno scorso spiegava:
“Visita ai Poderi Watchtower. Quando abbiamo visitato i Poderi Watchtower abbiamo avuto l’occasione di vedere alcune delle nuove caratteristiche in fase di realizzazione. I Poderi Watchtower, come indica il nome, sono un centro agricolo che produce derrate alimentari per il consumo interno, sia per il gruppo che lavora qui che per quello di Brooklyn. Ma la Watchtower sta facendo anche molto altro lavoro là. Come a Brooklyn, hanno grandi stabilimenti di stampa e spedizione. Sul posto vivono e lavorano diverse centinaia di persone [più di 800 per essere esatti].
“I mezzi per la realizzazione dell’hardware e del software ai Poderi Watchtower sono eccezionali. Programmi assemblatori vengono prodotti su un gruppo a rete di sistemi di sviluppo della Intel. Per la produzione dell’hardware si usa un prototipo di laboratorio ben equipaggiato. Accanto ci sono sistemi finiti su cui si possono sperimentare i nuovi software e addestrare i nuovi utenti.
“Nuovi software. Ci sono state mostrate alcune nuove caratteristiche in fase di realizzazione. Si stanno sviluppando programmi per l’ebraico, l’arabo e altre lingue che si scrivono da destra a sinistra, con gli appropriati cambiamenti del cursore, ecc., e al momento della visita veniva data una dimostrazione. Il sistema è stato esplicitamente progettato tenendo presenti le attività editoriali multilingue della Watchtower, ed ha parecchie caratteristiche che hanno a che fare con le lingue, inclusa una tastiera che si può interamente rideterminare . . . per giunta, la varietà dei caratteri è abbastanza grande da far fronte potenzialmente a lingue (come il giapponese e il cinese) che hanno decine di migliaia di diversi caratteri.
“Per provvedere alle infinite variazioni esistenti nel mondo per quanto riguarda la divisione sillabica delle parole a fine-riga, la Watchtower ha preparato un questionario che invia alle sue filiali in ciascun paese chiedendo le varie regole. In base a questo questionario elabora poi la giusta combinazione di tavole, algoritmi ed elenchi di eccezioni relativamente a quella lingua. . . .
“La fotocompositrice. Il gruppo che lavora presso i Poderi Watchtower ha pure costruito un prototipo di fotocompositrice”.
Lavorare col MEPS
In un periodo di oltre un anno e mezzo Testimoni di oltre 20 paesi del mondo si sono recati ai Poderi Watchtower per imparare a usare il MEPS. Data la semplicità delle apparecchiature, coloro che già sapevano dattilografare e fare lavori di composizione hanno impiegato solo un paio di settimane per imparare a immettere il testo e fare la composizione delle pagine. Altri sono rimasti più a lungo ed è stato loro insegnato come riparare le apparecchiature. Pertanto quando il MEPS è arrivato in Grecia, vi è andato dalla Germania un esperto per installarlo.
Al presente il MEPS viene usato per produrre La Torre di Guardia e Svegliatevi! in lingue quali ucraino, arabo, ungherese, polacco, tedesco, samoano, greco, italiano e maltese, e, col tempo, sarà usato per pubblicare questi periodici in decine di altre lingue. Vengono prodotti anche Bibbie, libri e opuscoli con il computer MEPS. In una grande filiale come la Germania, per esempio, vengono effettuati tutti i passi, dall’immissione nel MEPS del testo tradotto in tedesco alla stampa della pubblicazione finita. La Germania ha usato una fotocompositrice che era in commercio finché non si è resa disponibile una fotocompositrice MEPS.
Altre filiali che non stampano per conto proprio inviano a una filiale come la Germania un piccolo “floppy disk” o dischetto su cui hanno registrato la pubblicazione già composta. Lì il dischetto è inserito nell’apparecchiatura MEPS; la pubblicazione è fotocomposta, si fanno le lastre, dopo di che la pubblicazione è stampata e spedita alla filiale che l’ha ordinata.
Oggi il MEPS riduce il tempo necessario per stampare pubblicazioni in altre lingue. Si consideri, ad esempio, la pubblicazione di 256 pagine intitolata Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, attesa con impazienza. Subito dopo essere stata distribuita in inglese nell’estate del 1982 fu tradotta in arabo. Ma allora c’era il problema di preparare per la stampa il materiale tradotto. Come si sarebbe fatto, dato che il procedimento di stampa a caldo era stato quasi abbandonato?
Ci sarebbero volute molte settimane per scrivere il testo tradotto su una linotype e poi comporre le pagine con le sottili righe di piombo. Opportunamente il MEPS era stato appena programmato per la lingua araba, che si scrive da destra a sinistra. Quindi lo scorso autunno in due settimane l’intero libro fu scritto col sistema MEPS. Poi, col terminale MEPS, venne composto e preparato per la correzione finale e la successiva stampa. Il Testimone arabo che lavorava al MEPS menzionò un modo in cui questo sistema rendeva il lavoro molto più rapido e facile.
“Le lettere arabe si scrivono in quattro diversi modi secondo dove compaiono in una parola o in una frase”, ha detto. “Se una lettera compare all’inizio di una parola, si scrive in un modo, se a metà di una parola, si scrive in un altro modo, se in fondo alla parola, in un altro modo ancora, e se la lettera è da sola in mezzo alla frase si scrive in un quarto modo ancora. Una linotype araba deve avere diversi tasti per tutte le decine di diverse variazioni delle 22 lettere arabe che si scrivono nei quattro modi diversi. Ma il MEPS è stato programmato in modo che occorre soltanto una battuta per ciascuna lettera araba. La macchina determina automaticamente, dalla posizione di quella lettera nella parola e nella frase, il modo corretto di scriverla. Come potete immaginare, questo rende molto più facile e più veloce l’introduzione del testo nel MEPS”.
Il MEPS rende davvero molto più facile l’attività editoriale in molte lingue. È un sistema unico in quanto non è stato realizzato per fini commerciali, anche se le sue possibilità hanno fatto colpo su molte ditte commerciali. Col passar del tempo il MEPS sarà senza dubbio usato in misura molto maggiore per preparare letteratura biblica al fine di aiutare persone di ogni nazione e lingua a conoscere Geova Dio e il governo del suo Regno.
[Nota in calce]
a Per ulteriori informazioni sulla stampa litografica con macchine offset si veda l’articolo “La litografia — Popolare procedimento di stampa d’oggi”, su Svegliatevi! dell’8 febbraio 1973, pagine 25-28.
[Testo in evidenza a pagina 22]
Il MEPS può essere programmato per lavorare in un numero praticamente illimitato di lingue
[Immagini a pagina 21]
1. Computer MEPS
2. Stampante
3. Schermo grafico
4. Tastiera
5. Fotocompositrice MEPS
[Immagini a pagina 24]
Dopo l’immissione del testo si può impaginare l’articolo allo stesso videoterminale, come si vede qui
[Immagine a pagina 25]
Nel digitalizzare i caratteri, l’immagine del carattere (1) è ripresa dalla telecamera (2), convertita in una configurazione di puntini sullo schermo televisivo (3), trasmessa allo schermo del computer (4), chiaramente rifinita nei contorni e poi memorizzata nel computer (5) per uso futuro