Uno sguardo al mondo
TV e disturbi della psiche
Nevrosi, autismo (atteggiamento mentale di completo isolamento dalla realtà esterna), difficoltà di comunicazione e di adattamento: questi sono i disturbi psichici a cui sono soggetti i bambini nella società moderna. Su questi si è discusso a un convegno della Società Italiana di Psicologia tenuto a Roma lo scorso giugno. Fra le cause di tali disturbi il prof. A. Ossicini, ordinario di psicologia generale all’Università di Roma, ha identificato la televisione. Riferendo le sue parole, La Sicilia del 21 giugno 1985 dice che essa “accentua l’isolamento. Se è presa in dosi massicce fa male, perché ogni bambino ha bisogno di arricchire la propria esperienza. Questo può farlo molto meglio con il gioco e lo sport”.
Le donne e lo stress
Secondo quanto scrive il New York Times, il ruolo della donna nella famiglia è più stressante di quanto non lo siano per gli uomini i problemi che essi incontrano sul lavoro. “Se si paragonano le casalinghe, specie quelle che hanno bambini piccoli, ai mariti e padri che lavorano”, dice la dottoressa Peggy Thoits dell’Università di Princeton, “non c’è quasi nessun dubbio che le casalinghe soffrono maggiormente di ansia e depressione”. Le donne che ne soffrono di più sono quelle definite “prigioniere del ruolo”, vale a dire quelle donne che si sentono schiave di un lavoro monotono o della casa. I ricercatori hanno riscontrato che le casalinghe più felici hanno interessi fuori di casa e svolgono varie mansioni, come mogli, madri, lavoratrici a mezza giornata, studentesse e attiviste di qualche organizzazione religiosa o a carattere sociale.
Allarme contro i fulmini
“I fulmini sono più pericolosi di quanto probabilmente non immaginiate”, dichiara la rivista Parents. La maggioranza degli incidenti capitano a coloro che si trovano in edifici sprovvisti di parafulmini. Durante un temporale si suggerisce a chi si trova in ambienti chiusi di stare lontano da porte e finestre aperte, caminetti, telefoni e oggetti metallici. Coloro che vengono sorpresi fuori dovrebbero evitare l’aperta campagna, le barche scoperte, i reticolati di filo spinato, gli alberi isolati o gli alberi più alti in un boschetto. Se state nuotando, uscite dall’acqua. Il miglior modo per proteggersi è quello di mettersi in un punto basso. Ma il consiglio che dà la rivista a chi è sorpreso fuori è questo: “Mettetevi in ginocchio e curvatevi il più possibile, senza appoggiare le mani sulle ginocchia. Toccate terra solo con le ginocchia e i piedi; questa è una posizione che riduce il rischio di rendervi conduttori di elettricità”.
Tanti presi, tanti spesi
Avendo vinto mezzo milione di dollari alla lotteria provinciale del Canada, Jim Cohoon lasciò il lavoro. Undici settimane dopo era al verde. Che ne aveva fatto del denaro questo marinaio cinquantatreenne? Lo aveva semplicemente dato via, ad amici o sconosciuti; in un’occasione aveva distribuito 50.000 dollari a ubriaconi e prostitute, e altri per la strada. Aveva anche comprato una casa e delle macchine e le aveva date via tutte. Non aveva dato nulla alla sua famiglia, però, si lamentò il fratello Bob, neppure per pagare la telefonata a carico del destinatario da lui fatta per informare i familiari della sua vincita. Ora Jim vive del sussidio di disoccupazione e abita presso amici.
Orologio nel midollo osseo
I ricercatori che stanno studiando la produzione di emoglobina da parte delle cellule formative del midollo osseo dicono che in queste cellule vi è un “orologio della crescita”. Secondo il Guardian di Londra, “l’emoglobina fetale è chimicamente diversa da quella che si trova nei globuli rossi del sangue dopo la nascita” e assorbe più facilmente l’ossigeno dal sangue materno. Dopo la nascita, però, quando possono ricevere ossigeno in abbondanza dai polmoni del neonato, le cellule formative cominciano a produrre un tipo di emoglobina chimicamente diverso. Come fanno le cellule a sapere quando è il momento di cambiare la produzione? Il momento è fissato da qualche specie di orologio genetico all’interno delle cellule. Il Guardian dice: “Il modo esatto in cui le cellule sono preprogrammate e stabiliscono il tempo dei loro avvenimenti genetici resta ancora un affascinante mistero”.
Peperoncino contro il dolore
La capsaicina, il componente piccante del peperoncino, è oggetto di studio da parte dei neurobiologi per i suoi effetti analgesici. Già trent’anni fa fu osservato dal neurobiologo ungherese Jancsò che, “dopo una iniziale stimolazione, la capsaicina desensibilizza le terminazioni nervose responsabili della trasmissione delle sensazioni dolorose”. La particolarità della capsaicina sta nel fatto che essa agisce in modo selettivo sulle fibre nervose riducendo in modo notevole i livelli di un piccolo peptide chiamato “sostanza P”, che si pensa determini la trasmissione della sensibilità dolorifica lungo le vie nervose. Mentre studiano per conoscere con precisione le basi chimiche e strutturali che determinano tale trasmissione, i neurobiologi sperano che in futuro molecole come la capsaicina possano “trovare applicazioni terapeutiche, ad esempio contro il dolore”. — Il Messaggero, 1º giugno 1985.
Aumentano le frodi scientifiche
Lo spirito competitivo che esiste nella scienza moderna genera un crescente numero di frodi, “bugie pietose” e inganni, che ne stanno erodendo l’integrità. Questa è la conclusione a cui si è pervenuti nel corso di un dibattito fra direttori di giornali e personalità in campo medico in occasione del convegno annuale dell’Associazione Americana per il Progresso della Scienza. “La scienza del 1985 ha un carattere troppo competitivo, troppo esteso, troppo imprenditoriale ed è troppo decisa a vincere”, ha detto il dott. Robert G. Petersdorf dell’Università della California. Per ottenere promozioni o borse di studio per ricerche molti scienziati sono stati indotti a falsificare o esagerare le loro ricerche, ha detto.
I posti più sicuri?
Quali sono i posti più sicuri in un aereo? Ora alcuni passeggeri optano per quelli in fondo, dato che in due recenti sciagure aeree tutti i superstiti erano seduti in fondo. Ma gli esperti indicano che non c’è alcun modo per prevedere quale parte dell’aereo si schianterà per prima o subirà il massimo danno in caso di disastro. “I dati dell’Ente per la sicurezza dei voli, relativi ai 16 peggiori disastri aerei avvenuti dal 1970, indicano che i sopravvissuti alla maggioranza dei disastri erano seduti in fondo all’aereo”, dice un servizio del Daily News di New York. “In nove sciagure, i superstiti erano seduti in fondo; in quattro, nelle varie parti dell’aereo. In tre sciagure, la maggioranza delle vittime erano sedute in fondo”. Dato che il massimo pericolo per i superstiti è di solito il fuoco, i posti più sicuri potrebbero essere quelli più vicini alle uscite di sicurezza che si trovano più lontano dal fuoco. Si è riscontrato che la maggioranza delle vittime sono morte perché la loro fuga è stata ritardata o impedita da rottami nella cabina, non per l’impatto causato dalla collisione.
Per non correre rischi
Quando alcuni archeologi hanno scoperto nella cripta di una chiesa di Londra il corpo di una persona morta di vaiolo verso il 1845, le autorità non hanno voluto correre rischi. Anche se si credeva che il virus del vaiolo non sarebbe stato attivo dopo circa 140 anni, i lavori sono stati sospesi mentre campioni di tessuto venivano inviati negli Stati Uniti per essere analizzati. Gli archeologi inoltre sono stati vaccinati contro questo morbo. “Non si è trovata traccia di virus vivi”, riferiva il Sunday Telegraph. Due anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò che il vaiolo era stato debellato.
Evitate anche il ghiaccio
I viaggiatori prudenti sanno che in certe zone per evitare disturbi intestinali non bisogna bere l’acqua del posto. Ma questo non basta, avverte un articolo del Journal of the American Medical Association. Astenetevi anche dall’usare il ghiaccio. Secondo lo studio, i batteri che causano i disturbi possono sopravvivere nel ghiaccio, alcuni anche dopo settimane che l’acqua è stata congelata. A seconda del punto di provenienza degli aerei, anche il ghiaccio servito su di essi può essere pericoloso, perfino nelle bevande alcoliche. “Si rischia quando si mette ghiaccio in una bevanda”, ha detto il dott. Herbert L. DuPont, uno dei medici e ricercatori che hanno collaborato all’articolo. “Io non ce lo metto”.
Un virus tenace
Il virus dell’AIDS può rimanere latente nei portatori senza che si manifesti alcun sintomo per oltre quattro anni, afferma un recente articolo del New England Journal of Medicine, ed essere ugualmente trasmesso ad altri attraverso le trasfusioni di sangue. Si afferma che oltre 200 persone abbiano preso il virus dell’AIDS dalle trasfusioni di sangue o facendo uso di sostanze a base di sangue. Uno studio indipendente effettuato dai Centri per il Controllo delle Malattie di Atlanta ha confermato che in alcuni il virus può permanere senza che si manifestino sintomi per oltre cinque anni. A metà agosto c’erano negli Stati Uniti oltre 12.000 casi confermati di AIDS — cifra che aumenta in ragione di 160 nuovi casi ogni settimana — e di queste persone oltre 5.000 sono morte. I primi casi furono denunciati nel 1981.
I sovietici combattono l’alcolismo
Dopo un’intensa campagna pubblicitaria, il governo sovietico ha intrapreso un vasto programma contro l’alcolismo, uno dei maggiori problemi della nazione. Tra i nuovi provvedimenti adottati c’erano i seguenti: portata a 21 anni l’età in cui è consentito per legge bere; aumentate le multe per chi viene trovato in stato di ubriachezza in luogo pubblico o al lavoro; vietato servire liquori nei ristoranti prima delle due del pomeriggio; permesso alle rivendite di liquori di restare aperte solo cinque ore nei giorni feriali. Sono stati stabiliti posti di blocco in tutto il paese per prendere gli automobilisti ubriachi, e dai film trasmessi in TV sono state tagliate le scene in cui si vedono persone che bevono alcolici. Ma alcuni sovietici dubitano che si possano cambiare le abitudini in quanto al bere. “La gente troverà il modo di bere”, ha detto uno. “È una tendenza atavica dei russi”.