Attenzione: Quest’acqua può mettere in pericolo la vostra salute!
RIUSCITE a immaginare di aprire il rubinetto dell’acqua in cucina, di avvicinare un fiammifero acceso al rubinetto e di vedere svilupparsi all’improvviso delle fiamme? Riuscite a immaginare un fiume che prende fuoco se ci si lascia cadere una sigaretta accesa? Vi spaventereste se l’acqua per il bagno fosse troppo densa per berla ma troppo diluita per farvi un solco e si ammucchiasse tutta da una parte?
Inorridite al pensiero che l’acqua di un fiume possa sviluppare una foto da un negativo sotto i vostri occhi? Quale sarebbe la vostra reazione se l’acqua uscisse dal rubinetto con la schiuma e somigliasse a birra scura? Dovete aprire la finestra vicino al lavandino per non appestare la casa quando esce l’acqua dal rubinetto? Il vostro coniuge lascia intatta la tazza del tè perché è troppo scuro, solo per scoprire più tardi che il tè non era stato ancora aggiunto?
Oppure l’acqua che esce dai vostri rubinetti è cristallina e buona di sapore, ma la vostra famiglia soffre di ripetuti mal di testa, vertigini, dissenteria o eruzioni cutanee dopo averla bevuta? O sarebbe più accurato descrivere i sintomi parlando di tremori, cecità e deterioramento del sistema nervoso centrale?
Sapevate che non molto tempo fa un terzo dell’umanità era in un perpetuo stato di malattia a causa dell’acqua impura e che dieci milioni di persone morivano ogni anno non per mancanza d’acqua, ma a causa d’essa? Tutto questo può essere il frutto di un’immaginazione sfrenata, il soggetto di film di fantascienza? Purtroppo è tutto vero.
È ovvio che oggi l’uomo ha la spaventosa capacità di avvelenare completamente ogni organismo vivente sulla terra e nelle acque sotterranee. Questo è in gran parte la conseguenza dei suoi tentativi di rendere più facile la vita, attenuare il dolore e le malattie, vedere il mondo più da vicino attraverso i mezzi di comunicazione pur rimanendo in casa, continuare l’esplorazione dello spazio e fabbricare distruttivi strumenti di guerra.
Questo è accaduto in gran parte perché l’uomo ha creato nuovi ma letali composti chimici. Sei anni fa erano sul mercato oltre 60.000 di questi preparati chimici, 35.000 dei quali erano classificati come letali o estremamente pericolosi per la salute; ogni anno, inoltre, si preparano formule per produrne altri. Da questi cocktail chimici provengono rifiuti altrettanto pericolosi e altamente tossici che vengono eliminati scaricandoli sulla terra, nei fiumi e in altri corsi d’acqua, e ci si cura ben poco delle conseguenze che questo ha sulle persone e sull’ambiente.
Una manna per gli agricoltori, una bomba per le acque della terra
Pesticidi, erbicidi e fertilizzanti sono stati una manna per gli agricoltori, ma sono risultati una bomba per le acque della terra. Per anni gli agricoltori della valle californiana di San Joaquin hanno irrorato pomodori, uva e altra frutta con il pesticida DBCP solo per scoprire in questi ultimi anni che può causare all’uomo cancro e sterilità. Sebbene le irrorazioni siano cessate, il veleno non ha smesso di filtrare attraverso gli strati della terra e nel sistema idrico sotterraneo. “Il trentacinque per cento dei pozzi della valle è contaminato da DBCP”, ha detto un portavoce del dipartimento della sanità. In una contea della California, 250.000 persone corrono il rischio di contaminazione da DBCP, riferiva la rivista Newsweek. Altri pesticidi danneggiano il sistema nervoso. Di altri ancora si sospetta che causino varie altre malattie. È stato scoperto che alcuni erbicidi hanno gravi effetti sul cervello, immobilizzando la vittima. In molte zone agricole i fertilizzanti hanno elevato le concentrazioni di nitrati al di sopra dei limiti di sicurezza stabiliti in alcuni paesi. Questi composti chimici, inoltre, si sono infiltrati nelle falde acquifere.
Grazie al progresso della chimica sono stati prodotti eccezionali detersivi, solventi, liquidi per pulitura a secco, detergenti per fosse settiche, per menzionarne solo qualcuno. Come risultato l’uomo ne ha tratto meravigliosi benefìci. Però, man mano che questi prodotti si infiltrano nella terra, l’acqua pura viene contaminata e tale rimarrà per generazioni future. “Stiamo avvelenando noi stessi e i posteri”, ha detto un ecologo.
Molti dei milioni di serbatoi di benzina sotterranei delle stazioni di servizio disseminate nelle città e lungo le autostrade perdono, come si legge nei giornali, e il loro contenuto altamente esplosivo si infiltra nel suolo e nell’acqua dei pozzi. Se le esalazioni dovessero giungere in prossimità di un fiammifero acceso potrebbero appiccare il fuoco a case e granai. Capita anche troppo spesso che da un rubinetto dell’acqua si sprigionino fiamme come risultato di questo malefico miscuglio di letali sostanze chimiche che circolano nel sistema idrico del sottosuolo.
Si pensava che la terra stessa avrebbe depurato queste sostanze chimiche mentre passavano attraverso gli strati della terra, rendendole innocue. Nello scorso decennio, però, si è scoperto che molte di queste pericolose sostanze chimiche non sono state filtrate ma passano direttamente nelle falde acquifere che rimarranno contaminate per generazioni. “La contaminazione delle falde freatiche è il risultato dei peccati commessi tanto tempo fa”, ha detto James Groff dell’Associazione americana delle Opere Idriche. “Nessuno è stato tanto previdente da predirla”.
Questi peccati però sono commessi ancor oggi. L’Ente per la Protezione dell’Ambiente calcola che ogni anno solo negli Stati Uniti 5,7 trilioni di litri di pericolosi rifiuti filtrino nel sistema idrico del sottosuolo. Buona parte di essi è deliberatamente scaricata da gente avida e senza scrupoli che non si cura affatto del terribile danno arrecato all’acqua e alla salute dell’uomo. “Basta un litro di solvente per contaminare 20 milioni di litri di acqua freatica, superando i limiti di sicurezza stabiliti dalla maggioranza degli stati”, ha detto uno scienziato. Quando si pensa in termini di trilioni di litri di rifiuti, l’espressione ‘acqua, acqua dappertutto, ma neppure una goccia è potabile’ appare come una possibile, spaventosa realtà.
Una “bomba a orologeria che scandisce lentamente il tempo”
“Le acque freatiche e le sostanze che le contaminano”, ha detto il presidente della Sottocommissione della Camera per l’Ambiente, l’Energia e le Risorse Naturali (USA), “rappresentano una potenziale bomba a orologeria che scandisce lentamente il tempo. È sempre più diffusa l’idea che questo problema costituirà la prossima grande crisi degli anni ’80”. Il New York Times riferiva: “Comunque, sono quasi tutti d’accordo che la contaminazione delle acque freatiche è di gran lunga il problema più serio e più difficile che investe la qualità dell’acqua potabile e costituisce ora una bomba a orologeria situata nel sottosuolo”. “Non v’è dubbio che abbiamo fra le mani una bomba a orologeria”, ha avvertito uno scienziato dell’Università dell’Arizona. “C’è da chiedersi quanto sarà grande il botto”.
Non bisogna appoggiare l’orecchio al suolo per sapere “quanto sarà grande il botto”. Il mondo trema già di paura al pensiero della futura esplosione. Ad esempio, si calcola che per l’anno 2000 un quarto delle forniture idriche del mondo potrebbe non essere potabile.
Un terzo delle acque che scorrono nei fiumi principali della Cina è inquinato al di là dei limiti di sicurezza per quanto riguarda il consumo umano, dice il Worldwatch Institute. Secondo Thane Gustafson, esperto di affari sovietici, nel 2000 l’Unione Sovietica avrà da soddisfare una domanda d’acqua maggiore di quella che può soddisfare con la sua disponibilità d’acque a causa del presente inquinamento idrico. L’America del Sud va incontro a una crisi simile: acqua troppo contaminata perché si possa bere. “O facciamo in modo di limitare gli sprechi d’acqua o nel 2000 moriremo di sete”, ha dichiarato la Conferenza Mondiale sull’acqua tenuta sotto gli auspici delle Nazioni Unite. “Senza paura di esagerare è facile prevedere che in un futuro molto prossimo il mondo morirà letteralmente di sete, come risultato dell’inquinamento o dell’attuale spreco di acqua”, è stato detto alla conferenza.
In ogni parte della terra si sentono i rovinosi effetti della bomba a orologeria che sembra sia già esplosa sulla scena mondiale. Quando si considera, ad esempio, che il 70 per cento dell’acqua potabile dell’India è inquinato e che causa gran parte delle malattie del paese, non è un’esagerazione dire che le sue acque e tutta la vita che dipende da esse hanno disperatamente bisogno di un rimedio. E che si può dire dei paesi del Terzo Mondo e della gente moribonda che cerca acqua pura? Davvero il mondo si trova davanti a un dilemma di proporzioni senza precedenti.
Le malattie trasmesse dall’acqua uccidono 30.000 persone al giorno, ha detto il dott. Maarten Schalekamp, esperto svizzero in materia di trattamento dell’acqua. Solo un terzo dell’umanità dispone di ciò che egli ha definito impianti di acqua potabile “al di sopra di ogni sospetto”, mentre un altro terzo degli abitanti della terra beve acqua contaminata. Il rimanente terzo ha pochissima acqua di qualsiasi sorta.
Così stanno le cose. Acque avvelenate che filtrano nella terra, che scorrono nei suoi fiumi, che serpeggiano in altri corsi d’acqua, che scendono dalle cascate, mentre una gran parte dell’umanità inevitabilmente la beve e ne muore. È proprio una bomba a orologeria che l’uomo si è fabbricata da solo!
Geova Dio, il Creatore della terra, dell’uomo e di tutte le vivificanti acque, ha innescato la propria bomba a orologeria mediante la quale ridurrà “in rovina quelli che rovinano la terra”. (Rivelazione 11:18) Dovrà esplodere al tempo da lui fissato, e quelli che hanno rovinato la terra, l’aria e l’acqua non potranno disinnescarla né sfuggire alla sua forza distruttiva. Il 2000 continua a essere additato dall’uomo come un tempo critico. Che i colpevoli vivano fino a vedere quel temuto anno resta da vedere. Solo Geova lo sa. Dopo la distruzione di quelli che ora Dio ritiene responsabili, la terra tornerà ad essere un paradiso e fiumi d’acqua di vita, pulita e pura, abbonderanno per ogni organismo vivente.
Allora dell’acqua dolce si potrà dire: ‘Acqua, acqua dappertutto, potabile sino all’ultima goccia’.
[Testo in evidenza a pagina 10]
‘Acqua, acqua dappertutto, ma neppure una goccia è potabile’: un fatto che assume oggi un significato nuovo e minaccioso per l’umanità
[Immagine a pagina 9]
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