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  • I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?

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  • I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?
  • Svegliatevi! 1986
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  • Eccessi nel bere e nel mangiare
  • È avidità?
  • Un’origine piuttosto dubbia?
  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
  • I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?
    Svegliatevi! 2002
  • Dio approva tutte le feste?
    Come rimanere nell’amore di Dio
  • Le origini del Capodanno sono recenti?
    Svegliatevi! 1981
Altro
Svegliatevi! 1986
g86 22/12 pp. 20-21

Il punto di vista biblico

I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?

NELLE comunità cinesi si fanno esplodere petardi per tutta la notte. In Giappone echeggiano nell’aria i 108 colpi di gong provenienti dai templi buddisti. Negli Stati Uniti, campane, clacson e fischietti cominciano a suonare allo scoccare della mezzanotte. Tutto questo la vigilia di Capodanno.

Sapevate che tutto questo baccano, benché assuma varie forme, veniva fatto in origine per una sola fondamentale ragione, quella di scacciare i demoni e purificare le persone per l’anno nuovo? Per la maggioranza, il rumore che si fa alla vigilia di Capodanno è parte della festa stessa che è accompagnata da elaborate celebrazioni. Ma voi che ne pensate delle celebrazioni del Capodanno? Sono in armonia con la Bibbia?

Eccessi nel bere e nel mangiare

Mircea Eliade, professore di storia delle religioni di fama internazionale, definisce i riti connessi col Capodanno “una parentesi di carnevale, di saturnali, un sovvertimento dell’ordine normale, ‘un’orgia’”. Così, in molti paesi, ne conseguono di solito gozzoviglie e ubriachezze.

In Giappone, ad esempio, i commercianti si servono dei bonenkai (feste per dimenticare l’anno vecchio) come di una scusa per eccedere nel bere. Essi sono seguiti dai shinnenkai (feste di Capodanno) dove si servono altri cibi e bevande. Di conseguenza, in questo periodo dell’anno le “tigri” prendono d’assalto i treni notturni. In giapponese l’espressione “tigri” viene usata in riferimento agli ubriachi che in questo periodo sono tollerati.

Non lede la dignità umana agire in questo modo o anche solo tollerare questa condotta vergognosa? L’apostolo Paolo rivolse ai cristiani di Roma questa esortazione: “Come di giorno camminiamo decentemente non in gozzoviglie e ubriachezze . . . Ma rivestite il Signore Gesù Cristo e non fate i piani in anticipo per i desideri della carne”. (Romani 13:13, 14) Riuscite a immaginare Gesù che organizza una festa per i suoi discepoli in cui si eccede nel bere e nel mangiare? Difficilmente!

Forse l’accenno di Paolo alle “gozzoviglie e ubriachezze” includeva i festeggiamenti per il Capodanno. Perché? Il libro Christmas Traditions (Tradizioni natalizie), di William M. Auld, dichiara: “Dal tempo di Giulio Cesare [46 a.E.V.] il 1º gennaio ha contrassegnato l’inizio dell’anno civile ed è stato un periodo festivo”. Oltre a questo, Auld rivela che “per almeno tre giorni c’erano banchetti e allegrezza”.

È avidità?

In Oriente, durante la festa di Capodanno, si osserva l’usanza di fare speciali doni in denaro ai bambini. I cinesi usano pacchetti rossi contenenti denaro. Credono che il colore rosso non solo porti fortuna e prosperità, ma che esorcizzi anche il male. I giapponesi, invece, usano piccole buste bianche con sopra alcuni segni di buon auspicio. Cosa incoraggiano queste usanze?

“Attendevo con impazienza la festa di Capodanno”, rammenta un giapponese, “e la mia maggiore preoccupazione era quanto otoshidama (dono monetario di Capodanno) avrei ricevuto quell’anno”. Questa usanza potrebbe nuocere ai bambini? Sì, risponde la rubrica Vox Populi, Vox Dei, pubblicata dal quotidiano giapponese Asahi Shimbun, che dichiara: “I bambini classificano segretamente gli adulti in base alla quantità di ‘otoshidama’ che ricevono da loro”. La quantità di denaro regalata ha continuato ad aumentare fino a raggiungere la cifra di circa 20.000 yen (180.000 lire) per bambino nel 1985.

Un’usanza di questo genere non incoraggia l’avidità? Gli adulti sono ansiosi di accrescere il proprio prestigio e i bambini vogliono più denaro. Questo è esattamente il modo in cui il Vine’s Expository Dictionary of New Testament Words definisce la parola “avidi” contenuta in I Corinti capitolo 6, cioè “(ansiosi) di avere di più”.

Quale genitore vorrebbe far nascere l’avidità nei suoi figli e lasciare che coltivassero “l’amore del denaro”? La Bibbia avverte che “l’amore del denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose”. — I Timoteo 6:10.

Ci sono però altre ragioni ancora per preoccuparsi circa le celebrazioni del Capodanno.

Un’origine piuttosto dubbia?

Supponete di scoprire un torrente in cui scorre acqua cristallina, che vi fa venire voglia di berla. Risalendo a monte, però, trovate dei campeggiatori che lavano gavette e abiti sporchi in quell’acqua. Vorreste ancora berla, rischiando di contrarre una malattia? Lo stesso può dirsi delle usanze connesse con le celebrazioni del Capodanno. Sebbene alcune possano sembrare innocue agli uomini, Geova, l’Iddio della Bibbia, le ha viste nascere.

Ebbene, dove troviamo la più antica menzione di una celebrazione del Capodanno? “La più antica descrizione che conosciamo di una festa di Capodanno viene dall’antica Mesopotamia”, risponde Theodor Gaster nel suo libro New Year—Its History, Customs and Superstitions. Le tavolette d’argilla che descrivono la festa di Capodanno parlano di “un programma di cerimonie celebrate a Babilonia sin dai remoti giorni del secondo millennio a.C.”.

L’anno babilonese cominciava verso l’equinozio di primavera, nel mese di marzo. La celebrazione durava 11 giorni ed era imperniata sull’adorazione di Marduk, dio della città di Babilonia. Tracce della festa babilonese di Capodanno, come rappresentazioni mimiche e riti della fertilità, si trovano ancora nelle celebrazioni del Capodanno in tutte le parti del mondo. La sfilata dei mimi a Filadelfia (USA) il giorno di Capodanno e la festa della fertilità celebrata ad Akita (Giappone) il 17 gennaio sono soltanto due esempi di queste tracce.

Agli occhi di Dio, le usanze religiose che hanno origine da Babilonia sono contaminate. Egli chiama “Babilonia la Grande” l’impero mondiale della falsa religione, con le sue usanze radicate nell’antica Babilonia, e avverte: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Rivelazione 18:2, 4) Perciò, visto che le caratteristiche delle celebrazioni del Capodanno hanno origini pagane, chi vuole dare ascolto alla Bibbia starà lontano da simili festeggiamenti.

[Testo in evidenza a pagina 21]

Sebbene alcune celebrazioni possano sembrare innocue agli uomini, Geova Dio le ha viste nascere

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