Uno sguardo al mondo
Riconoscimento legale dei testimoni di Geova in Italia
Nell’ottobre 1986, con decreto presidenziale, i testimoni di Geova sono divenuti una religione legalmente riconosciuta in Italia. “L’Italia ha una confessione religiosa ‘ufficiale’ in più, i Testimoni di Geova, che diventano di diritto la seconda religione del Paese”, riferisce La Stampa. In precedenza i testimoni di Geova godevano di certi diritti in virtù del “trattato di amicizia” fra Italia e Stati Uniti, ma non avevano la personalità giuridica garantita loro dal riconoscimento ufficiale. Nel 1908 fu formata a Pinerolo, una cittadina del Piemonte, la prima congregazione dei testimoni di Geova in Italia. Dieci anni fa l’Italia aveva 60.000 testimoni di Geova attivi. Oggi sono più di 141.000.
Droga nell’URSS
“A Krivoj Rog, un centro industriale dell’Ucraina con 600.000 abitanti, decine di persone sono morte per droga”, dichiara il quotidiano francese La Croix. Basandosi su un rapporto pubblicato dal settimanale sovietico Sobessednik, l’articolo faceva notare che “questo accresciuto consumo di droga è una conseguenza dell’ozio in cui vivono i giovani, dell’estrema industrializzazione di Krivoj Rog e del fatto che la gente non è in grado di spendere tutta la paga vista la scarsità e la qualità scadente dei beni in commercio. La maggior parte delle vittime della droga non sono adolescenti ricchi ma giovani della classe lavoratrice”.
Il più grande topazio?
Alcuni minatori del Brasile, dopo avere scavato una galleria di 80 metri, hanno portato in superficie quello che potrebbe ben essere il più grande topazio del mondo, scrive il Daily Express della Scozia. La pietra pesa sulle otto tonnellate, è alta un metro e ottanta e larga quasi altrettanto. Di colore bianco, ha un valore stimato di 4 milioni e mezzo di dollari.
Vecchi intelligenti
Uno studio decennale condotto da uno psicologo dell’Università della Florida rivela che, contrariamente all’opinione popolare, le persone rimangono intellettualmente sveglie nell’età avanzata. Il ricercatore ha esaminato 1.100 persone di età variabile fra i 51 e i 92 anni in 30 città della Florida. Dieci anni dopo, se ne son potute riesaminare 450 al fine di stabilire se le loro facoltà intellettuali avevano subìto dei cambiamenti. Sebbene lo studio abbia rivelato che fra queste persone anziane è stato registrato un certo calo delle facoltà intellettuali, il calo è stato minimo. Non si è osservata nessuna sensibile diminuzione nella comprensione delle parole, sebbene sia stato notato un modesto calo nella capacità di fare calcoli elementari e di riconoscere parole incomplete od ortograficamente sbagliate. Il ricercatore Walter Cunningham ha detto che “l’esercizio delle facoltà intellettuali è utile per preservarle”. — AARP News Bulletin, pubblicazione dell’Associazione Americana Pensionati.
Parlano alcuni stupratori
Come può una donna assalita cercare di evitare d’essere violentata? Recentemente, in Giappone, alcuni stupratori hanno risposto loro stessi a questa domanda. La risposta si trova nel libro bianco del 1985 sulla criminalità pubblicato dal governo, contenente i risultati di un’indagine di natura psicologica condotta fra criminali. “Il 72 per cento degli stupratori intervistati ha detto di avere violentato donne che per caso si trovavano loro vicino. Tuttavia, il 45,1 per cento d’essi ha anche detto che si sarebbe immediatamente fermato se le vittime avessero fatto qualche resistenza”, scrive lo Yomiuri Shimbun, un giornale giapponese. Niente meno che il 71,1 per cento ha detto che avrebbe interrotto l’aggressione se avesse incontrato “forte resistenza”.
Morte improvvisa di bambini
Centinaia di bambini muoiono all’improvviso, senza alcuna ragione apparente. Tuttavia, ricerche effettuate da medici inglesi sembrano fornire una spiegazione parziale di questo fenomeno. L’Express, un settimanale francese, fa rilevare: “I dati delle autopsie eseguite su 200 bambini rivelano che 14 sono morti perché il loro organismo non aveva digerito i grassi presenti nei cibi. Un enzima . . . è il principale colpevole. Normalmente questo enzima serve per trasformare gli acidi grassi in energia. A causa di una disfunzione, il cervello del bambino viene privato delle sue ‘sostanze nutritive’: zuccheri e corpi chetonici. Anche i muscoli e il cuore ne vengono a soffrire”. Commentando i vantaggi di questa scoperta, l’articolo spiega: “Scoprendo questa carenza enzimatica si potrebbero salvare un centinaio di bambini all’anno in Francia”.
Fine delle “nozze di sogno”
Le coppie giapponesi sono deluse. Non potranno più recarsi su un’isola tropicale del Pacifico a celebrare “nozze di sogno” di stile occidentale. La Chiesa Cattolica di Guam ha deciso di far cessare queste cerimonie. Perché? Per 15 anni la Chiesa ha sperato di divulgare la fede cattolica celebrando nozze di stile occidentale per i turisti giapponesi, ma non ha “ottenuto finora buoni risultati”, dichiara una lettera dell’arcidiocesi di Agana, capitale dell’isola. Il Daily Yomiuri, commentando la decisione della Chiesa, dice: “A quanto pare, la maggioranza dei giapponesi è solo affascinata dalla cerimonia o vuole risparmiare”. In Giappone una cerimonia nuziale può costare da un milione e mezzo a tre milioni di yen (da 13 a 26 milioni di lire circa), mentre a Guam nozze di stile occidentale costerebbero a una coppia giapponese solo da 850.000 a 950.000 lire, di cui 70.000 lire vanno alla Chiesa.
La migrazione dei tonni
Nell’agosto del 1968 un tonno di due anni e mezzo che pesava 6 chili fu contrassegnato e rimesso in mare a Bermagui, lungo la costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, in Australia. Nel giugno del 1985, quasi 17 anni dopo, lo stesso pesce, che ora pesava 68 chili, fu pescato al largo di Città del Capo, in Sudafrica. Il Sun-Herald di Sydney scrive che i pescatori giapponesi che lo presero ricuperarono le due targhette di riconoscimento datate, le quali documentavano l’impresa natatoria compiuta dal pesce: aveva coperto una distanza di 13.000 chilometri!
Puniti per aver salvato una vita
Durante uno sciopero dei medici in Brasile, una dottoressa ha eseguito un taglio cesareo d’urgenza, un caso in cui c’era pericolo di vita. Visto che non era presente nessuno del personale sanitario per darle la necessaria assistenza, si è avvalsa dell’aiuto di un custode dell’ospedale perché le tenesse gli strumenti chirurgici durante l’operazione. Benché sia stata salvata la vita di un bambino, la dottoressa è stata punita con una sospensione, annullata poi da un’ordinanza del tribunale. Quando però l’amministrazione dell’ospedale ha inflitto una punizione analoga al custode, la sua sospensione non è stata revocata. Parlando di questo incidente, il Latin America Daily Post ha dichiarato con ironia: “Ha aiutato a salvare una vita senza essere stato assunto espressamente a tal fine, il che è un reato incompatibile con gli interessi professionali dei medici”.
Religione e guerra
Lo scorso ottobre, ad Assisi, papa Giovanni Paolo II ha lanciato un appello interconfessionale contro la guerra. Ma cosa pensa la gente della religione e della guerra? I risultati di sondaggi effettuati in sei paesi diversi sono stati pubblicati dal quotidiano francese La Croix. In Francia “quasi metà della popolazione francese (47 per cento) considera le religioni in generale un fattore che contribuisce alla guerra, mentre neanche un terzo pensa che le religioni siano un fattore che contribuisce alla pace (31 per cento)”. Un dato interessante è che nei paesi cattolici molti considerano l’islam e il giudaismo fattori che contribuiscono alla guerra, mentre in Israele quasi un quarto della popolazione ritiene che sia il cattolicesimo un fattore che contribuisce alla guerra.
L’esempio degli insegnanti?
“Gli stessi insegnanti fumavano nella sala professori”: questa è stata la pungente risposta degli alunni ai quali veniva spiegato che il fumo, sia attivo che passivo, fa male. Questa reazione degli studenti è stata citata in un convegno di insegnanti tenuto in Giappone la scorsa estate per promuovere l’educazione antifumo. Ribadendo l’importanza di educare contro il fumo sin dalla tenera età, Takaharu Hayashi di un sanatorio di Tokyo ha spiegato: “Una volta che si è preso il vizio del fumo, è molto difficile liberarsene”. Tuttavia, alcuni insegnanti che fumano non capiscono appieno l’importanza dell’educazione antifumo nelle scuole. I professori di educazione fisica, che insegnano anche educazione sanitaria, venivano citati tra coloro che fumavano. Ecco come ragionavano: “Perché dovremmo dar retta agli studenti e smettere di fumare?”