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  • Quello che dovreste sapere sui pidocchi del capo
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  • Quanto è diffuso il problema?
  • Come si trasmettono?
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Svegliatevi! 1989
g89 22/8 pp. 25-27

Quello che dovreste sapere sui pidocchi del capo

SORPRESA, vergogna e un senso di colpa sono ciò che i genitori provano normalmente quando scoprono i pidocchi nella testa dei figli. “È imbarazzante”, ha detto una madre, “perché pensi che gli altri ti giudichino poco pulita”.

Ma c’è motivo d’essere imbarazzati se la vostra famiglia prende i pidocchi?

Tre varietà

I pidocchi del capo sono piccoli insetti privi di ali, lunghi generalmente uno o due millimetri e grandi più o meno quanto un seme di sesamo. Il loro colore varia dal bianco grigiastro al marrone chiaro. La vergogna che prova chi ha i pidocchi deriva dall’errato concetto secondo cui a prendere i pidocchi siano solo coloro che non seguono una buona igiene personale. Ma in effetti i pidocchi del capo prediligono gli ambienti puliti, per cui anche chi fa il bagno regolarmente può prenderli.

Oltre ai pidocchi del capo, ci sono altri due tipi di pidocchi che l’uomo può prendere: i pidocchi dei vestiti e i pidocchi del pube o piattole. Il pidocchio del pube, trasmesso attraverso intimi contatti sessuali, si trova fra i peli del pube, sotto le ascelle, nella barba e nei baffi e a volte nelle ciglia. È più corto e di forma appiattita, da cui il nome di piattola.

Il pidocchio dei vestiti, a differenza del pidocchio del capo e di quello del pube, non vive sulle persone. Vive tra gli abiti vicino alla pelle e striscia sul corpo per nutrirsi. Il pidocchio dei vestiti è molto comune tra le persone che si trovano in ambienti sovraffollati e poco puliti. In passato era vettore di alcune malattie, tra cui tifo, febbre delle trincee e febbre ricorrente. Ma oggi è raro che queste malattie vengano diffuse dai pidocchi.

Quanto è diffuso il problema?

Il periodico medico Archives of Dermatology diceva: “La pediculosi del capo [infestazione da pidocchi del capo] è divenuta un problema molto diffuso negli Stati Uniti, avendo raggiunto in alcune zone proporzioni epidemiche”. Le autorità sanitarie calcolano che negli Stati Uniti interessi annualmente da sei a dieci milioni di persone.

Secondo studi condotti dai Centri per il Controllo delle Malattie degli Stati Uniti, un significativo numero di studenti esaminati aveva i pidocchi del capo. Infatti il prof. David Taplin, della facoltà di Medicina dell’Università di Miami, dice: “In alcune zone l’incidenza è niente meno che del 40 per cento”.

Tuttavia non è solo negli Stati Uniti che ci si preoccupa per l’elevata incidenza di questa infestazione. La rivista scientifica Discover scrive: “Dal Canada e dal Cile, dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’Italia, dalla Germania Orientale, dall’Unione Sovietica, perfino dall’Australia, giungono notizie secondo cui in alcune scuole i pidocchi infestano fino al 50 per cento o più dei bambini”.

Come si trasmettono?

Dal momento che i pidocchi non possono né volare né saltare, si trasmettono soprattutto tramite il contatto diretto con la persona infestata, di solito con il contatto testa-testa. Ricerche effettuate in aule scolastiche della Pennsylvania (USA) hanno rivelato che il 73 per cento di tutti i casi di infestazione si era verificato in questo modo. Alcuni ritengono che la cifra sia molto più alta. Dennis White, direttore di un programma di ricerca sulle malattie trasmesse da artropodi (a cura del dipartimento della Sanità dello stato di New York), dice: “Il contatto diretto è responsabile del 90 per cento circa di tutti i casi di infestazione”.

Si possono prendere i pidocchi del capo da qualcuno che li ha anche usando gli stessi pettine, berretto, sciarpa, cappello, fermacapelli, asciugamano, cuffia stereofonica, cuffia da bagno o altri oggetti personali. Questo perché i pidocchi possono sopravvivere fino a 20 ore (secondo alcuni 48) fuori dell’ospite.

Un’altra ragione per cui oggi i pidocchi sono così diffusi è che molti genitori non si occupano del problema. Deborah Altschuler, amministratrice dell’Associazione Nazionale Pediculosi (USA), dice che “le persone sono spesso troppo occupate per ricordarsi di trovare il tempo e fare lo sforzo necessario per controllare se nei capelli dei figli ci sono ‘lendini’ [uova di pidocchio]”. La triste verità è che l’infestazione da pidocchi degli anni ’80 è il risultato dell’ignoranza e dell’apatia.

Proteggete la vostra famiglia

Il principale sintomo di infestazione da pidocchi è il prurito. La puntura del pidocchio del capo irrita il cuoio capelluto, causando prurito e a volte arrossamento. Insospettitevi se vedete che vostro figlio si gratta spesso la testa. Per fare un attento esame avete bisogno di una buona luce e di una lente di ingrandimento. Dato che il pidocchio si sposta con gran rapidità e non è facile individuarlo, cercatene le uova (lendini), che si attaccano fermamente ai capelli vicino alla radice. Il colore del lendine va dal giallo chiaro al marrone chiaro. I dermatologi hanno identificato almeno 12 disturbi che vengono comunemente scambiati per infestazione da lendini. Perciò per esaminare accuratamente la testa usate una lente di ingrandimento. Controllate con particolare attenzione i punti attorno agli orecchi e la parte posteriore del collo.

Se si trovano pidocchi o lendini, li si può uccidere con uno shampoo, una crema o una lozione speciale. Per impedire che si propaghino, il trattamento andrebbe fatto contemporaneamente a tutti quelli che ne sono infestati. Quindi controllate tutta la famiglia prima di iniziare il trattamento.

Non sempre la lozione ucciderà i lendini attaccati ai capelli. Le uova che rimangono si schiuderanno entro sette-dieci giorni, per cui può essere necessario un secondo trattamento con la lozione per uccidere eventuali pidocchi superstiti. Ma attenzione: Tutti i preparati contengono piccole quantità di insetticida; quindi se non vengono impiegati nel modo dovuto possono produrre gravi effetti collaterali. Perciò seguite attentamente le istruzioni del fabbricante.

Se nella vostra zona non sono in commercio preparati del genere, si può ricorrere ad altri metodi. Molti esperti raccomandano di staccare i lendini con un apposito pettine fitto. Inoltre, un testo di medicina (Clinical Dermatology: A Color Guide to Diagnosis and Therapy) dice: “La colla che tiene attaccati i lendini al fusto del capello si può sciogliere applicando sui capelli impacchi imbevuti di aceto per 15 minuti”.

Un sistema ancora più efficace è quello di radersi i capelli a zero. Alcuni hanno pure riscontrato che si possono distruggere sia i pidocchi che i lendini applicando per 15-20 minuti una piccola quantità di petrolio sul cuoio capelluto. Bisogna stare attenti, però, perché il petrolio può causare irritazioni locali e, se va negli occhi, può far male. Se inalato, il petrolio può anche essere tossico, e vicino alla fiamma prende fuoco.

Un’altra cosa importante è il trattamento di lenzuola e coperte, abiti e altri effetti personali. Lavateli e asciugateli in una asciugatrice molto calda per almeno 20 minuti per uccidere sia i pidocchi che i lendini. Passate l’aspirapolvere su materassi, mobili imbottiti e altri oggetti non lavabili per sbarazzarvi di tutti i pidocchi vivi e dei lendini. Non è una cosa semplice, ma tutto questo è necessario per impedire che la vostra famiglia continui a essere infestata dai pidocchi.

Sebbene non sia possibile essere immuni dall’infestazione da pidocchi, si può notevolmente ridurre la probabilità di prenderli seguendo alcune semplici norme. Incoraggiate i vostri figli a non usare il pettine, la spazzola e altri effetti personali altrui che possono facilmente trasmettere i pidocchi. Se possibile, fate dormire i vostri figli in letti separati. Tenete i capelli lunghi raccolti in trecce o in una coda di cavallo per evitare che vengano a contatto con i capelli di altri. E infine, se vostro figlio dovesse prendere i pidocchi, non fatevi prendere dal panico. La pediculosi è di rado un disturbo grave. È anche molto comune e uno dei segreti meglio custoditi.

[Riquadro a pagina 26]

Un problema vecchio di secoli

I pidocchi del capo affliggono gli uomini da migliaia d’anni. Il Medical Post del 15 novembre 1988 scrive: “Si sono trovati pidocchi attaccati ai capelli di mummie egiziane, di indios precolombiani del Perú e di indios preistorici dell’America sudoccidentale.

“Allora come ora, i pidocchi non guardavano in faccia né a re, né a condizione sociale né a devozione religiosa.

“Se ne sono trovati in notevoli quantità su pettini e campioni di capelli presi dal palazzo di Erode, da antichi insediamenti attorno a Masada, e da caverne di Qumran dove sono stati trovati i rotoli del Mar Morto, i più antichi manoscritti biblici che si conoscano”.

I pettini per lendini usati migliaia d’anni fa sono straordinariamente simili a quelli usati oggi. Di solito i pettini erano di legno, ma nell’antico palazzo di Meghiddo si sono trovati pettini d’avorio. Dopo un attento esame si è scoperto che sui pettini per lendini delle collezioni dei musei c’erano molti pidocchi e lendini.

Il dott. Kosta Mumcuoglu, della facoltà di medicina di un’università ebraica (Hadassah), ha osservato: “A giudicare dal numero di pidocchi e di uova presenti sui pettini, si trattava di mezzi molto efficaci per spidocchiare”.

[Immagine a pagina 27]

Pidocchio del capo (molto ingrandito)

[Fonte]

Foto: Per gentile concessione della Beecham Products U.S.A.

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