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  • g91 8/3 pp. 17-18
  • L’intrepida cacciatrice di serpenti

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  • L’intrepida cacciatrice di serpenti
  • Svegliatevi! 1991
  • Sottotitoli
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  • Lo scontro fra un serpente e una mangusta
  • Il morso del serpente
  • Manguste domestiche?
  • Cosa ci insegna la creazione sul coraggio?
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Svegliatevi! 1991
g91 8/3 pp. 17-18

L’intrepida cacciatrice di serpenti

PICCOLA e ricoperta di folto pelame, la mangusta non sembra proprio una cacciatrice di serpenti. Tuttavia, dice lo scrittore R. O. Pearse, “forse il nemico più spietato del serpente . . . è la mangusta”. Pearse continua: “Questo animaletto deve senz’altro racchiudere nel suo minuscolo corpo tanto coraggio quanto qualsiasi altra creatura selvatica . . . Gli attacchi che lancia ai serpenti sono leggendari”.

Cosa si può dire di questa creatura straordinariamente impavida? La mangusta appartiene a una famiglia numerosa che vive in molte parti dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa meridionale. Ci sono parecchi generi e oltre 40 specie di questo piccolo mammifero. Essi variano in grandezza dalla mangusta nana, lunga solo una trentina di centimetri, alla mangusta cancrivora dell’Asia sudorientale, lunga un metro e venti. Hanno per lo più zampe corte, coda lunga e folta, e il corpo allungato ricoperto di un pelame spesso e ispido, di colore variabile dal grigio al marrone. Le orecchie sono piccole e il muso è di solito appuntito.

Alcune sono creature notturne solitarie. Altre escono allo scoperto di giorno e sono piuttosto socievoli, come la mangusta gialla, che vive in colonie formate da ben 50 esemplari. Dove abitano? Soprattutto nelle fenditure delle rocce o in buche nel suolo. A volte si scavano la propria tana, ma più spesso occupano i rifugi abbandonati da altri animali. Si sa di alcune che vivevano in termitai e formicai vuoti.

Sebbene la mangusta possa apparire piuttosto innocua, non fatevi ingannare: È una predatrice sveglia, agile e temeraria. Alcune si nutrono di insetti, coleotteri, vermi, lumache, lucertole, rane e granchi, oltre che di uova e frutta. La mangusta è intelligente e scaltra. Si dice, ad esempio, che la mangusta striata ricorra a un trucco: si rizza sulle zampe posteriori e poi cade di lato. Perché? Per fare avvicinare la curiosa gallina faraona, e poi acchiapparla!

La mangusta, però, è diventata famosa per la sua bravura come cacciatrice di serpenti.

Lo scontro fra un serpente e una mangusta

Questa piccola creatura può davvero sconfiggere il temibile cobra? Lo scrittore sudafricano Laurens van der Post descrive un tipico scontro tra serpente e mangusta in un suo libro: “Ho visto [una mangusta], lunga poco più di 30 centimetri inclusa la coda e alta neanche 13 centimetri, sfidare un cobra di quasi due metri. Dopo una serie di abili e veloci finte durante le quali il serpente ha tentato ripetutamente di colpirla, mancandola di un pelo, la mangusta si è scagliata con furia sul cobra, afferrandolo dietro il collo e spezzandogli istantaneamente la spina dorsale con un morso”. — The Heart of the Hunter.

Sono la grandissima sicurezza e il coraggio, insieme alla fulminea capacità di schivare gli attacchi del serpente, che permettono alla piccola mangusta di sopraffare il suo mortale nemico.

Il morso del serpente

La mangusta, comunque, è in qualche modo immunizzata contro il veleno del serpente? Non del tutto. Ma ci vuole una grande quantità di veleno per uccidere la mangusta. Un esperto dice che per uccidere una mangusta ci vuole una dose di veleno otto volte maggiore di quella letale per un coniglio. È raro che una mangusta muoia per un morso di serpente.

È più probabile che una mangusta muoia per aver mangiato un serpente velenoso! Sì, dopo avere ucciso il suo pericoloso avversario, la vincitrice se lo mangia, cominciando dalla testa. Un’enciclopedia dice: “Sono state trovate varie [manguste] morte e l’autopsia ha rivelato che avevano mangiato un serpente i cui denti veleniferi avevano perforato loro la parete dello stomaco così che il veleno era entrato nel sangue”. — The International Wildlife Encyclopedia.

Tuttavia le manguste, pur essendo letali per i cobra, non sono altrettanto brave a uccidere le vipere. Anzitutto non sviluppano immunità contro il veleno di vipera. E poi le vipere colpiscono più velocemente dei cobra.

Manguste domestiche?

Non concludete, comunque, che la mangusta sia feroce per natura. Al contrario, alcune specie di manguste sono state addomesticate, diventando animali da compagnia affettuosi e intelligenti. In un suo libro (Sauce for the Mongoose), lo scrittore Bruce Kinloch fa una piacevole descrizione della sua mangusta domestica, una mangusta striata di nome Pipa.a Piena di malizia e sempre pronta a giocare tiri birboni, Pipa era una perenne fonte di divertimento per la famiglia. Un gioco — comune tra le manguste — fece sbellicare dalle risa la famiglia la prima volta che lo vide. Lo scrittore narra quanto accadde:

‘Pipa trovò una conchiglia bianca rotonda e tanto fece che andò ad appoggiarsi con il dorso contro una delle nostre ceste da picnic. Strinse forte la conchiglia fra le zampe anteriori, oscillando su e giù, avanti e indietro, facendo contemporaneamente oscillare la conchiglia fra le zampe anteriori, più o meno come fa un giocatore di baseball che si prepara a lanciare la palla. All’improvviso scattò in aria e lanciò all’indietro la conchiglia facendosela passare fra le zampe posteriori e mandandola a sbattere contro la cesta da picnic, producendo un rumore simile a quello di uno sparo. Alla fine capimmo. Pipa, per istinto, cercava di rompere una conchiglia allo stesso modo in cui le manguste rompono un uovo’.

La nostra amica è dunque un animaletto amabile, ma formidabile. E anche se il suo ruolo occasionale di cacciatrice di serpenti ci fa un po’ rabbrividire, i suoi scherzi ci divertono.

[Nota in calce]

a Kinloch afferma: “Quasi tutte le specie di manguste sono animali solitari e notturni e di conseguenza non sono buoni animali da compagnia”.

[Fonte dell’immagine a pagina 17]

Giardino zoologico di Johannesburg

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