Musicisti salterini del mondo degli insetti
AMMETTIAMO di essere creature voraci. E, sì, il nostro appetito può suscitare le ire degli agricoltori che ci considerano insetti nocivi perché distruggiamo le loro colture. Nondimeno noi cavallette abbiamo alcune caratteristiche interessanti che ci distinguono, come la maniera in cui saltiamo, voliamo, ci arrampichiamo e facciamo “musica”.
Sapevate, ad esempio, che abbiamo cinque occhi? Invece di dover portare occhiali bifocali come molte persone, abbiamo tre piccoli occhi sul davanti della testa per vedere da vicino. Gli altri due occhi sono grandi e situati molto più indietro sulla testa, e ci permettono di vedere cosa succede tutt’intorno. Non vorreste avere occhi con simili capacità?
Quanto siamo brave nel salto? Possiamo fare salti che arrivano a dieci volte la nostra lunghezza e atterrare a quasi un metro di distanza. Per fare qualcosa di simile un uomo dovrebbe fare un salto pari all’altezza di un edificio di sei piani. Il nostro segreto sta nei poderosi muscoli delle zampe posteriori, che ci danno la forza per compiere queste prodezze.
Anche dopo esserci tolte con un salto dal vostro percorso, possiamo rendervi ancora più difficile acchiapparci usando le due paia di ali che tutte noi abbiamo. Le ali superiori rigide svolgono la stessa funzione delle ali di un aereo, mentre quelle inferiori più delicate vengono usate come mezzo di propulsione extra. Così, unendo la nostra abilità nel salto e nel volo, possiamo di solito volare abbastanza lontano da scoraggiare chi ci insegue.
Vi è difficile arrampicarvi su un palo scivoloso? Per noi no. Infatti possiamo arrampicarci su uno sdrucciolevole filo d’erba senza scivolare neppure una volta grazie al modo in cui il Creatore ha fatto le nostre sei zampe. Sotto ciascuna di esse abbiamo un minuscolo cuscinetto munito di peli dai quali fuoriesce un liquido appiccicoso, che ci aiuta ad aderire saldamente alle cose. Per di più, ciascuna zampa è munita di due robuste unghiette ricurve che ci impediscono di scivolare dalle superfici ripide. Sì, molto tempo prima che gli uomini anche solo pensassero all’alpinismo, noi eravamo ben equipaggiate per arrampicarci.
I maschi della nostra specie sono musicisti. Le signore cavallette ne sono piuttosto colpite e li considerano molto dotati. Sì, possiamo sentire e rispondere a diversi suoni. I nostri organi uditivi sono situati da entrambi i lati del torace. Perciò, quando ne ha voglia, il maschio sfrega delicatamente la zampa posteriore contro una venatura alare proprio come fa un violinista con l’archetto sulle corde del violino. Com’è rilassante in una calda giornata estiva starsene sdraiati sull’erba di un prato e ascoltare la sinfonia di mille cavallette e grilli. Che belli i suoni dell’estate!