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  • g94 8/1 pp. 26-27
  • Dovreste battezzarvi di nuovo?

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  • Dovreste battezzarvi di nuovo?
  • Svegliatevi! 1994
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  • Fate discepoli, battezzandoli
  • Un esempio scritturale di persone ribattezzate
  • Come si diventa idonei per il battesimo
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Svegliatevi! 1994
g94 8/1 pp. 26-27

Il punto di vista biblico

Dovreste battezzarvi di nuovo?

LUCILA era turbata. Pur essendo cattolica, aveva cominciato da poco a studiare seriamente la Bibbia con l’aiuto di un’amica non cattolica. Capiva che il battesimo di cui parla la Bibbia è diverso dal rito a cui era stata sottoposta da piccola. “Significa questo che dovrò battezzarmi di nuovo?”, chiese sinceramente. “Temo che facendo questo offenderei Dio”.

Centinaia di milioni di cattolici e protestanti sono stati battezzati da neonati nel corso di una cerimonia in cui è stata spruzzata o versata su di loro dell’acqua. Altri milioni di persone si sono battezzate quando erano più grandi mediante qualche forma di immersione completa in acqua. Questo fa sorgere la domanda: Cos’è esattamente il battesimo cristiano? Ci sono circostanze che richiedono un secondo battesimo?

Un dizionario cattolico definisce il battesimo “il sacramento in cui, mediante l’acqua e la parola di Dio, una persona viene purificata da ogni peccato e rigenerata e santificata in Cristo per la vita eterna”. (Pocket Catholic Dictionary) Riguardo alla ripetizione del battesimo, questa stessa fonte dice che “il battesimo imprime nell’anima un segno indelebile, il che significa che esso non può essere ripetuto, perché ciò non è necessario”. È questo ciò che insegna la Bibbia?

Fate discepoli, battezzandoli

In Matteo 28:19, 20 leggiamo il comando in merito al battesimo che il risuscitato Cristo diede ai discepoli prima di ascendere al cielo: “Andate dunque, fate discepoli in tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutti i comandi che vi ho dato”. (The Jerusalem Bible [JB]) È chiaro che sono i discepoli cristiani — coloro a cui è stato insegnato ad osservare i comandi di Cristo — a dover fare il battesimo, non i neonati.a Questo è in armonia con il fatto che tutti i battesimi descritti nelle Scritture riguardano discepoli che, a quanto risulta, furono immersi completamente in acqua. Fu ovviamente così nel caso di Cristo Gesù stesso quando fu battezzato da Giovanni il battezzatore. Il racconto biblico dice che dopo essere stato battezzato Gesù “uscì dall’acqua” del fiume Giordano. (Matteo 3:16, CEI) Infatti le Scritture indicano che Giovanni sceglieva con cura i luoghi in cui battezzare per avere a disposizione molta acqua. — Giovanni 3:23.

In seguito, descrivendo il battesimo dell’eunuco etiope, la Bibbia ci dice che “discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò”, dopo di che ‘uscirono dall’acqua’. (Atti 8:38, 39, CEI) Questi battesimi per immersione sono in armonia con il significato generale del verbo greco baptìzo, “battezzare”, che deriva da bàpto, “immergere o sommergere”, da cui deriva anche il termine italiano “battesimo”.

Un esempio scritturale di persone ribattezzate

Ma che dire dei molti milioni di persone che sono state battezzate da piccole o che non sono state immerse completamente? Sarebbe appropriato battezzarle di nuovo? Un episodio narrato in Atti 19:1-7 ci aiuta a rispondere. Fu probabilmente durante l’inverno del 52-53 E.V. che l’apostolo Paolo visitò la ricca città di Efeso, nell’Asia Minore. Lì trovò alcuni discepoli che avevano bisogno di essere ribattezzati. Saputo che questi uomini erano stati battezzati con il battesimo di Giovanni, Paolo li battezzò di nuovo “nel nome del Signore Gesù”. Non pensò che questo avrebbe offeso Dio. È chiaro che Dio era d’accordo con il modo di ragionare di Paolo e, anziché offendersi per questo secondo battesimo, lo convalidò con il dono dello spirito santo.

Se quei 12 uomini avessero rigettato l’insegnamento di Paolo riguardo alla natura del battesimo e all’importanza del Messia, Cristo Gesù, senza dubbio Paolo non li avrebbe battezzati. Prima dovevano diventare idonei. Solo allora potevano essere ribattezzati con l’approvazione di Dio.

Come si diventa idonei per il battesimo

Come possiamo diventare idonei per il battesimo? Prendete la moltitudine di persone che furono battezzate il giorno di Pentecoste del 33 E.V. Come divennero idonee? Per prima cosa, in quanto ebrei e proseliti giudei, partivano con una buona conoscenza generale di Geova Dio, dei suoi rapporti con il suo popolo e delle profezie bibliche relative al promesso Messia. In secondo luogo, la loro conoscenza diventò ancora più accurata grazie alla testimonianza ispirata data quello stesso giorno dall’apostolo Pietro. Con quale risultato?

“All’udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: ‘Che cosa dobbiamo fare, fratelli?’ E Pietro disse: ‘Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo’”. (Atti 2:37, 38, CEI) Notate che la testimonianza di Pietro non fu superficiale. “Egli parlò loro a lungo usando molti argomenti”. Essi furono convinti dai suoi ragionamenti, accettarono ciò che disse e furono battezzati. “Quello stesso giorno circa tremila si aggiunsero al loro numero”. — Atti 2:40, 41, JB.

Gli stessi elementi sono necessari oggi perché il battesimo sia scritturalmente valido: (1) accurata conoscenza, (2) sincero pentimento e (3) conversione, ovvero un volgersi a Dio abbandonando “questa generazione perversa”. Inoltre i battesimi scritturalmente validi devono essere fatti “nel nome di Gesù Cristo”, ovvero in base al fatto che si è accettato il suo sacrificio di riscatto per il perdono dei peccati e ci si sottomette a lui come re intronizzato da Dio. — Atti 2:40, CEI; Romani 5:12-19; 7:14-25.

Le persone sincere che sono scritturalmente idonee per il battesimo non devono temere di dispiacere a Dio ribattezzandosi. Al contrario, quando qualcuno idoneo si battezza nella maniera scritturalmente appropriata, Dio si rallegra.

[Nota in calce]

a Per ulteriori informazioni vedi l’articolo “Il battesimo è per i neonati?” in Svegliatevi! dell’8 ottobre 1986.

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