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  • In cerca di orchidee in Europa
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Svegliatevi! 1995
g95 22/1 pp. 8-10

In cerca di orchidee in Europa

DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! NEI PAESI BASSI

LE ORCHIDEE sono apprezzate in tutto il mondo, e sono ormai sinonimo di esotica bellezza e splendidi colori. Il fatto che queste piante crescano nelle impenetrabili foreste tropicali contribuisce a creare quell’alone di mistero che le circonda. Pochi si rendono conto che le orchidee non si trovano solo ai tropici ma anche nelle regioni più temperate del pianeta, come l’Europa.

Varietà di orchidee si possono trovare in moltissime regioni, dalla gelida Islanda alla Grecia con il suo clima quasi tropicale. In Europa se ne conoscono circa 350 specie. A differenza di molte specie tropicali, le specie europee sono terrestri, in quanto le radici sono ancorate al terreno. Ai tropici le orchidee sono principalmente epifite, ovvero vivono sugli alberi, utilizzandoli come sostegno. Molte specie tropicali producono fiori enormi e sgargianti, mentre i fiori delle orchidee europee hanno dimensioni molto più modeste.

Andare in cerca di orchidee in Europa è un passatempo piacevole perché molte specie vivono in habitat stupendi. Le orchidee fanno spesso da “indicatori”, in quanto segnalano la presenza di condizioni ambientali ben specifiche. Molte specie sono parecchio esigenti in quanto a condizioni ambientali, e si trovano solo in luoghi che soddisfano tutti i loro requisiti. Le orchidee palustri come la Dactylorhiza incarnata, ad esempio, crescono solo dove l’acqua del sottosuolo è sufficientemente calcarea. Questo spiega perché alcune specie sono più rare di altre. Una specie di orchidea che ha esigenze molto precise si troverà in meno luoghi di una che può crescere in condizioni più varie.

Se compiamo un viaggio immaginario attraverso l’Europa, dai Paesi Bassi fino all’Italia meridionale, la maggior parte delle regioni che attraversiamo contengono orchidee. Cominciamo con i Paesi Bassi. In questo paese pianeggiante dell’Europa occidentale troviamo ancora vaste paludi, avvallamenti umidi tra le dune e praterie. Nei mesi di maggio e giugno alcune zone si tingono di rosa e violetto grazie alle orchidee del genere Dactylorhiza. Una bella specie dall’aspetto imponente è la Dactylorhiza praetermissa. Questa pianta può raggiungere un metro d’altezza e avere fino a 60 fiori. Anche certe torbiere e certi campi di erica ospitano orchidee. A volte, in campi di erica molto umidi, si possono trovare molti esemplari di Dactylorhiza maculata. Nelle torbiere dovremmo fare un’attenta ricerca per trovare i minuscoli fiorellini verdi della Hammarbya paludosa. Questa piccola orchidea cresce in regioni quasi inaccessibili.

Proseguiamo il nostro viaggio addentrandoci nei massicci montuosi della Germania centrale. Qui, tra un’ampia varietà di alberi a foglie decidue, si trovano diverse specie del genere Epipactis. Mentre alcune di queste crescono nella fitta ombra altre, come l’Epipactis muelleri, preferiscono i bordi della foresta. La fioritura delle specie di Epipactis a fine estate e in autunno conclude la stagione delle orchidee in Europa. Sulle pendici di colline ricche di calcare si trova un particolare tipo di prateria arida e calcarea in cui abbondano le orchidee. Qui in maggio e in giugno potremmo trovarne decine di specie, tra cui le meravigliose Orchis militaris e Orchis ustulata.

Nella parte meridionale della Germania raggiungiamo le Alpi, i cui prati sono famosi per l’abbondanza di fiori. Spesso fra questi ci sono anche orchidee. Alcuni prati alpini, come quelli delle Dolomiti italiane, a luglio si tingono del viola delle orchidee. Qui ci sono moltissimi esemplari di Nigritella nigra con una grande varietà di colori. La Nigritella emana un forte profumo di vaniglia, e questo ci fa ricordare che la vaniglia si ottiene dal frutto di un’orchidea tropicale.

Le orchidee crescono anche a più di 3.000 metri d’altezza. Lì si può trovare quella che con tutta probabilità è la più piccola orchidea del mondo, la Chamorchis alpina. I fiori di questa specie hanno un diametro di circa 5 millimetri. Essendo verdi, questi fiori non sono molto appariscenti. Tuttavia questa specie ha il suo ruolo specifico nell’ecosistema alpino.

Superate le Alpi, raggiungiamo la regione mediterranea dell’Europa. Qui si trovano più specie di orchidee che in altre regioni europee, e la varietà è sorprendente. Le specie che crescono qui amano il clima temperato e fioriscono solo all’inizio della primavera. Durante l’estate asciutta tutta la vegetazione, comprese le orchidee, si secca, e praticamente non si trovano piante in fiore. È solo dopo le prime piogge d’autunno che ricompaiono nuove piante verdi.

Le orchidee reagiscono a queste piogge. In questo periodo molte specie mettono le foglie e superano l’inverno sotto forma di rosetta. È solo all’inizio della primavera che spunteranno i fiori sgargianti. Le specie del genere Ophrys sono tipiche della flora mediterranea. Molte di queste dipendono, per l’impollinazione, da insetti maschi che scambiano il fiore, che assomiglia a un insetto, per una compagna disposta all’accoppiamento. Diverse specie prendono nome dall’insetto a cui assomigliano, per cui si hanno, ad esempio, il fior ragno, il fior mosca e il fior bombo. Dopo la pseudocopulazione l’insetto ha su di sé la massa pollinica e la trasporta inconsapevolmente a un altro fiore della stessa specie. Avviene così l’impollinazione, e può iniziare la formazione del seme. Questo metodo d’impollinazione è sorprendentemente accurato.

Di alcune specie di Ophrys si conoscono varietà distinte. Ciascuna viene impollinata da uno specifico insetto. Quando gli insetti impollinatori di un tipo vedono i fiori di una varietà diversa, benché simile, si rifiutano di impollinarli. A volte capita che un’altra specie venga impollinata per sbaglio, dando luogo a un ibrido. Ogni tanto questi ibridi sono in grado di produrre semi fecondi e di riprodursi abbondantemente.

Un altro genere caratteristico dell’area mediterranea è Serapias. Le orchidee di questo genere vengono impollinate da insetti che passano la notte in una cavità tubolare all’interno del fiore. Quando l’insetto si sveglia la massa di polline si è già attaccata al suo corpo, così che la notte successiva un altro fiore verrà impollinato.

Attraversando l’Europa abbiamo visto molte aree naturali stupende piene di orchidee. Molte, però, sono scomparse. Nell’Europa industrializzata, densamente popolata e avanzata in campo agricolo, praticamente ogni riserva naturale è esposta a parecchi rischi. Pioggia acida, siccità, sfruttamento intensivo dei terreni agricoli, turismo e urbanizzazione sono tutti fattori che danneggiano le orchidee. Molte specie sono diventate rare. In diversi paesi certe specie sono protette dalla legge.

Tuttavia, il semplice fatto di dichiarare che una certa cosa è vietata dalla legge non è di grande aiuto. L’uomo dovrebbe trattare la creazione con rispetto. Nell’attuale sistema di cose imperfetto, dove manca il rispetto per il Creatore e per la sua creazione, non ci aspettiamo che la natura prosperi. Solo nel nuovo sistema che Dio porterà i giusti potranno godere l’armonia della natura. (Isaia 35:1) Allora sì che i molti tipi di orchidee saranno apprezzati come meritano.

[Immagini alle pagine 8 e 9]

In queste due pagine si vedono orchidee provenienti da (1) Italia, (2) Paesi Bassi, (3) prati alpini, (4) praterie calcaree e (5) campi di erica. (6) “Orchis papilionacea”

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