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  • g95 8/7 pp. 28-29
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1995
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  • “L’ultimo sistema assolutistico”
  • Per combattere l’invecchiamento precoce
  • Forarsi parti del corpo è rischioso
  • Chiesa in agonia
  • Il retaggio della guerra
  • Pesce parassita
  • Università in crisi
  • Casalinghe e casalinghi
  • Si sta perdendo la battaglia contro la TBC
  • Venezuela e AIDS
  • Come aiutare chi ha l’AIDS
    Svegliatevi! 1994
  • Un teologo cattolico si attira le ire del papa
    Svegliatevi! 1980
  • L’AIDS: miete vittime in tutto il mondo
    Svegliatevi! 1988
  • AIDS: Sono un soggetto a rischio?
    Svegliatevi! 1993
Altro
Svegliatevi! 1995
g95 8/7 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

“L’ultimo sistema assolutistico”

“Cresce nella Chiesa cattolica tedesca il malumore verso l’orientamento conservatore del Vaticano”, scrive La Repubblica (2 novembre 1994), dopo la recente nomina di 30 nuovi cardinali da parte di Giovanni Paolo II. Il noto teologo dissidente Hans Küng sostiene che, per eleggere il prossimo papa, c’è “bisogno urgente di un corpo di elettori veramente rappresentativo di tutta la Chiesa cattolica”. Secondo Küng “il papa ha semplicemente perso la fiducia di una gran parte del popolo dei fedeli”. “Non si può ignorare”, ha aggiunto Küng, “che il sistema romano, dopo il collasso di quello stalinista, è rimasto l’ultimo sistema assolutistico nel mondo occidentale”.

Per combattere l’invecchiamento precoce

“La gente adatta le case per i bambini. Perché non adattarle per le persone anziane?”, chiede il gerontologo Wilson Jacob Filho, dell’Università di San Paolo (Brasile). Oltre a proporre case più sicure per gli anziani, egli suggerisce che essi facciano esercizio fisico così da rinforzare l’apparato muscolare e ridurre il rischio di cadute. Quali sono i principali nemici della longevità? Secondo Rogério Izar Neves, specialista in chirurgia plastica, anch’egli dell’Università di San Paolo, i nemici sono “vita sedentaria, alimentazione non equilibrata (soprattutto le diete ricche di grassi), fumo, uso eccessivo di alcolici, stress, mancanza di sonno”. Il Jornal da Tarde spiega che lo stress eccessivo indebolisce il sistema immunitario, e che questo “è intimamente legato all’insorgere di varie malattie e di conseguenza anche alla vecchiaia”. Il dott. Neves sostiene inoltre che “la mancanza di interesse per la vita è la principale causa dell’invecchiamento precoce”.

Forarsi parti del corpo è rischioso

“Oggi la gente si fora parti del corpo che anni fa non venivano forate”, dice John Pelton, che lavora per il servizio sanitario di Calgary (Canada) come responsabile dell’igiene ambientale. Fra queste, secondo un articolo del Vancouver Sun, ci sono sopracciglia, labbra, lingua e ombelico. Il timore che questa moda sempre più diffusa possa trasmettere l’AIDS e l’epatite B e C ha indotto l’Ufficio di Igiene Ambientale dell’Alberta a introdurre una normativa per regolamentare questa attività. “Nuove norme regoleranno tutta una vasta gamma di servizi personali attualmente non regolamentati, come il marchiare a fuoco, la depilazione con ceretta, i tatuaggi, l’elettrocoagulazione e la deprivazione sensoriale”, e una bozza di queste norme sarà discussa da esponenti della sanità e dell’industria, aggiunge l’articolo. Quanto a usare l’attrezzatura con cui si forano i lobi delle orecchie per forare altre parti del corpo, una persona che lavora nel campo afferma: “Abbiamo visto gente finire all’ospedale per le infezioni. In effetti è molto rischioso”.

Chiesa in agonia

Secondo il Toronto Star gli appartenenti alla più grande confessione protestante canadese, la Chiesa Unita del Canada, “stanno invecchiando rapidamente e stanno diminuendo, e tra capi della chiesa e parrocchiani non c’è accordo su quali dovrebbero essere gli obiettivi prioritari” della chiesa. Anche se più di 3.000.000 di persone dicono di appartenere a questa confessione, solo 750.000 sono iscritte nei registri della chiesa. La maggioranza dei sostenitori più assidui ha passato i 55 anni, mentre i figli e i nipoti dei membri della chiesa non si sentono attratti da essa. La chiesa è stata avvisata che deve cambiare immediatamente linea di condotta, altrimenti rischia di morire. I fedeli vogliono che si dia la precedenza al culto e alla spiritualità, mentre i capi della chiesa vogliono prestare maggiore attenzione ai problemi sociali e mondiali. Se la chiesa crolla “vorrà anche dire che ciò che era importante per la Chiesa Unita non lo era per i canadesi”, avverte il sociologo Reginald Bibby, dell’Alberta. “Non meritava il loro tempo, il loro denaro o la loro attenzione”.

Il retaggio della guerra

Settemila veterani che 51 anni fa avevano partecipato allo sbarco degli Alleati in Europa sono tornati sulle spiagge della Normandia nel giugno 1994. Centinaia d’essi, però, sono stati sopraffatti dai ricordi e hanno avuto bisogno di assistenza psichiatrica per vincere l’ansia provocata dalla celebrazione. “Alcuni veterani divennero estremamente angosciati dopo il D-day”, ha spiegato il dott. Graham Lucas a nome della Combat Stress, un’associazione filantropica che aiuta ex militari. “Provavano sensi di colpa, si dicevano che non meritavano di essere stati risparmiati quando altri erano morti, e soffrivano di incubi e disturbi del sonno”. Questi stati d’animo, soppressi per anni, hanno provocato ulcere, asma e dermatiti, riferisce il Sunday Times di Londra. Un vecchio soldato, che a motivo dei ricordi ha tuttora incubi, ha detto: “In queste celebrazioni si rischia di esagerare. Chi non c’era non può capire cos’è stato”.

Pesce parassita

Il candirú (Vandellia cirrhosa) è un pesce parassita che vive nei fiumi del bacino amazzonico. Questa creatura semitrasparente simile a un’anguilla, lunga poco più di due centimetri, si trova di solito nelle branchie di pesci più grossi, del cui sangue si nutre. Può anche penetrare nelle cavità del corpo umano e provocare infiammazioni, emorragie e a volte la morte. Di recente in Brasile ne è stata scoperta una varietà più piccola e più vorace, lunga meno della metà. Sul retro della bocca ha due denti a uncino che gli assicurano una forte presa, così che è impossibile scuoterlo via. Per “le comunità fluviali, dove le strutture sanitarie sono scarse o inesistenti, può essere fonte di gravi infezioni”, riferisce la rivista New Scientist.

Università in crisi

“Le università africane, trascurate, sono sull’orlo del crollo”, riferisce il WeekendStar di Johannesburg. A motivo della carenza di fondi vi sono pochi computer, e in qualche caso sono stati tagliati i fili del telefono. Un’università ha 35.000 iscritti mentre era stata progettata per soli 5.000 studenti. In un’università dell’Uganda, un tempo prestigiosa, solo metà delle cattedre sono assegnate. Sembra che in questa università la paga di un professore di ruolo si aggiri sulle 30.000 lire al mese. Alcune università sono rimaste chiuse per mesi in seguito a scioperi dei professori o degli studenti. Un professore del Kenya ha osservato: “L’autodistruzione accademica in Africa sta andando di male in peggio”.

Casalinghe e casalinghi

“Tra le mura domestiche, almeno così sembra, la parità [tra uomo e donna] non è ancora entrata”, dice il Corriere della Sera (8 novembre 1994) commentando un’indagine svolta dall’ISTAT (Istituto Centrale di Statistica) sull’uso del tempo nelle famiglie italiane. Che lavori fuori casa o no, è ancora la donna “a sobbarcarsi il peso della gestione familiare”, dedicando — se ha figli — una media di 7 ore e 18 minuti ai lavori domestici, contro 1 ora e 48 minuti soltanto del proprio partner. Paradossalmente, anzi, le madri sole sembrerebbero avvantaggiate, poiché dedicano ai lavori casalinghi 2 ore in meno al giorno. “Sin da piccolissime le donne vengono ‘destinate’ dalle loro mamme ai compiti domestici”, aggiunge La Repubblica (8 novembre 1994).

Si sta perdendo la battaglia contro la TBC

Nella guerra contro le malattie, la battaglia per debellare la tubercolosi è stata “la disfatta più totale su scala mondiale”, ha detto il prof. Jacques Grosset, capo del reparto batteriologia-virologia dell’ospedale Pitié-Salpétrière di Parigi. In assenza di cure, il tasso di mortalità per tubercolosi è del 50 per cento circa. Anche se a livello mondiale circa metà dei malati di TBC non può disporre di strumenti diagnostici o terapeutici, ha detto il prof. Grosset, il vero disastro è che nei paesi tecnologicamente avanzati, dove gli antibiotici sono ampiamente disponibili, solo metà dei tubercolotici continua a curarsi fino alla guarigione completa. “L’altra metà non segue la terapia, o la segue in maniera molto irregolare, il che fa salire di molto il tasso di mortalità (il 25 per cento dei pazienti in cura) e crea un ceppo di bacilli della tubercolosi resistente agli antibiotici”.

Venezuela e AIDS

Secondo il quotidiano di Caracas El Universal, per quanto riguarda la diffusione dell’AIDS il Venezuela è al terzo posto tra i paesi dell’America Latina, dopo Brasile e Messico. Il dott. Arellano Médici calcola che nel paese ci siano 350.000 persone che hanno contratto il virus letale, anche se il Ministero della Sanità ne ammette solo 3.000. Il fatto che per ogni persona infetta ce ne siano probabilmente altre cento che lo sono senza saperlo è da attribuirsi, secondo Médici, alla “diffusa promiscuità della nostra società”. Médici fa notare che le persone infette dovrebbero vivere una vita morale non solo per il rischio di infettare altri, ma perché esistono diversi virus dell’AIDS. Queste persone potrebbero facilmente essere contagiate da un virus diverso, peggiorando così la propria condizione di salute. Secondo una fonte, entro il 2000 in ogni famiglia del mondo ci sarà un malato di AIDS.

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