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  • g98 8/9 pp. 9-10
  • Quando speranza e amore ritornano

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  • Quando speranza e amore ritornano
  • Svegliatevi! 1998
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Amici e altri adulti possono essere d’aiuto
  • Non pensano più al suicidio
  • I giovani non moriranno più
  • Perché non farla finita?
    Svegliatevi! 2008
  • Perché rinunciano a vivere
    Svegliatevi! 2001
  • Suicidio: Una piaga che colpisce i giovani
    Svegliatevi! 1998
  • Perché tanti suicidi?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1984
Altro
Svegliatevi! 1998
g98 8/9 pp. 9-10

Quando speranza e amore ritornano

GENITORI, insegnanti e altri che si occupano di adolescenti si rendono conto che né loro né i giovani né alcun’altra persona può cambiare il mondo. Sono in atto forze simili a onde di maremoto che nessuno può arrestare. Ma tutti noi possiamo fare molto perché i giovani siano più felici, più sani ed equilibrati.

Visto che è meglio prevenire che curare, i genitori devono fare attenzione perché il loro modo di vivere e la loro scala dei valori possono influire sul modo di pensare e d’agire dei figli. Un’atmosfera domestica affettuosa e premurosa dà quella sicurezza che è la cosa migliore per impedire un comportamento autodistruttivo. Uno dei bisogni più disperati dei giovani è avere qualcuno che li ascolti. Se i genitori non li ascoltano, forse li ascolterà qualcuno che non è proprio la persona ideale.

Cosa significa questo per i genitori d’oggi? Trovate il tempo per i vostri figli quando ne hanno bisogno, cioè quando sono piccoli. Per molte famiglie non è facile. Lottano per sbarcare il lunario e i genitori non hanno altra scelta che lavorare entrambi. Quelli che hanno voluto e potuto fare sacrifici per trascorrere più tempo con i figli hanno spesso avuto la gioia di vederli riuscire meglio nella vita. Tuttavia, come abbiamo già detto, a volte anche quando i genitori ce la mettono tutta, possono sorgere seri problemi con i figli.

Amici e altri adulti possono essere d’aiuto

Guerre, stupri e maltrattamento dei minori richiedono da parte degli adulti che veramente si interessano di loro uno sforzo straordinario per contenere i danni. I giovani traumatizzati da queste esperienze negative possono non reagire bene neppure quando si cerca di aiutarli. Può richiedere molto tempo e sforzi. Certo non è né saggio né amorevole sminuirli o respingerli. Possiamo scavare più a fondo nel nostro cuore e mostrare la benignità e l’amore necessari per aiutare quelli che sono a rischio?

Non solo i genitori ma anche gli amici e i fratelli e le sorelle devono stare particolarmente attenti a certe tendenze che possono indicare uno stato emotivo fragile e forse privo di equilibrio. (Vedi il riquadro “Occorre l’aiuto di esperti”, a pagina 8). Se vedete che c’è qualche problema, siate pronti ad ascoltare. Se possibile, cercate di far esprimere il giovane turbato con domande gentili per assicurargli la vostra sincera amicizia. Forse amici e parenti fidati possono dare sostegno ai genitori che devono risolvere situazioni difficili, ma, naturalmente, dovrebbero stare attenti a non prendere il loro posto. Molto spesso le tendenze suicide dei giovani sono una disperata richiesta di attenzione, di attenzione da parte dei genitori.

Uno dei doni migliori che si possa fare ai giovani è la speranza di un futuro felice, un incentivo per vivere. Molti giovani si sono resi conto della veracità della promessa biblica di un sistema mondiale migliore che diverrà presto realtà.

Non pensano più al suicidio

Una giovane giapponese che in passato aveva pensato spesso al suicidio dice: “Quante volte ho desiderato prendere quella strada! Quando ero molto piccola subii abusi sessuali da parte di una persona in cui avevo fiducia. . . . Ho perso il conto di tutti i biglietti su cui in passato ho scritto ‘Voglio morire’. Poi sono diventata una testimone di Geova, e ora presto servizio come evangelizzatrice a tempo pieno, ma di tanto in tanto riaffiora ancora in me questo desiderio. . . . Geova, però, mi ha permesso di rimanere in vita, e sembra che mi dica benevolmente: ‘Continua a vivere’”.

Una quindicenne russa ha spiegato: “A otto anni ho cominciato a pensare che nessuno aveva bisogno di me. I miei genitori non avevano tempo per parlare con me, e cercavo di risolvere i miei problemi da sola. Mi chiusi in me stessa. Litigavo di continuo con i familiari. Poi cominciai a pensare al suicidio. Come sono felice di aver incontrato i testimoni di Geova!”

E dall’Australia giungono questi incoraggianti commenti di Cathy, ora poco più che trentenne, che dimostrano come la disperazione può veramente trasformarsi in speranza: “Sognavo di continuo metodi diversi per porre fine alla mia vita e infine tentai il suicidio. Volevo sottrarmi a questo mondo vano e pieno di dolore e ira. La depressione mi rendeva difficile uscire dalla ‘ragnatela’ di cui mi sentivo prigioniera. Perciò a quell’epoca il suicidio mi sembrava la soluzione.

“La prima volta che sentii dire che la terra sarà trasformata in un paradiso dove tutti potranno vivere felici e in pace lo desiderai intensamente. Ma sembrava solo un sogno impossibile. Tuttavia a poco a poco cominciai a capire come Geova considera la vita e che siamo tutti preziosi ai suoi occhi. Cominciai a credere che c’è speranza per il futuro. Alla fine trovai una via d’uscita da quella ‘ragnatela’. Uscirne, comunque, fu difficile. A volte la depressione aveva il sopravvento su di me e mi sentivo terribilmente confusa. Ma imperniando tutta la mia vita su Geova Dio potei avvicinarmi molto a lui e sentirmi sicura. Ringrazio Geova di tutto quello che ha fatto per me”.

I giovani non moriranno più

Studiando la Bibbia un giovane può rendersi conto che c’è qualcosa di meglio a cui guardare: ciò che l’apostolo Paolo chiama “la vera vita”. Al giovane Timoteo consigliò: “A quelli che sono ricchi . . . dà ordine . . . di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento; di fare il bene, di essere ricchi di opere eccellenti, . . . tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, perché afferrino fermamente la vera vita”. — 1 Timoteo 6:17-19.

In sostanza Paolo consiglia di occuparsi degli altri, aiutandoli ad avere una speranza fondata per il futuro. “La vera vita” è ciò che Geova ha promesso nel nuovo mondo formato di “nuovi cieli e nuova terra”. — 2 Pietro 3:13.

Molti giovani che un tempo erano a rischio hanno compreso che la droga e un modo di vivere immorale sono semplicemente una strada lunga e tortuosa che conduce alla morte, e il suicidio è solo una scorciatoia. Si sono resi conto che questo mondo, con le sue guerre, i suoi odi, i suoi comportamenti dannosi e poco amorevoli, finirà presto. Hanno appreso che il sistema di questo mondo è irrecuperabile. Sono fermamente convinti che il Regno di Dio è l’unica vera speranza, poiché stabilirà un nuovo mondo dove non soltanto i giovani ma tutte le persone ubbidienti non dovranno mai più morire, no, e neppure lo vorranno. — Rivelazione (Apocalisse) 21:1-4.

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