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  • Perché devo rincasare a una certa ora?
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    I giovani chiedono
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Svegliatevi! 2008
g 10/08 pp. 10-29

I giovani chiedono

Perché devo rincasare a una certa ora?

Arrivi a casa dopo una serata passata con gli amici. È tardi: saresti dovuto essere già a casa, e adesso devi vedertela con i tuoi. Esiti prima di entrare. ‘Speriamo siano già andati a letto’, ti dici. Apri la porta piano piano, e te li trovi davanti che fissano l’orologio in attesa di spiegazioni.

QUESTO quadretto ti risulta familiare? Ti trovi mai in disaccordo con i tuoi genitori quando si tratta di stabilire quale sia un orario ragionevole per rientrare a casa la sera? “Viviamo in una zona piuttosto tranquilla”, dice Debora, una ragazza di 17 anni, “ma se a mezzanotte non sono ancora rientrata i miei vanno nel panico”.a

Perché può essere così difficile rispettare l’orario di rientro? È sbagliato volere più libertà? Cosa puoi fare se i tuoi genitori sono inflessibili?

Le problematiche

Dover rincasare a una certa ora può essere frustrante, specialmente quando questo sembra limitare la tua vita sociale. “Non sopporto di dover rispettare un orario”, dice Natasha, che ha 17 anni. “Una sera stavo guardando un film da amici a due passi da casa. I miei genitori lo sapevano, ma, passati soli due minuti dall’orario stabilito, chiamarono per sapere perché non ero ancora rientrata”.

Una ragazza di nome Stacy presenta un altro problema. “Dovevo essere a casa prima che mamma e papà andassero a letto”, dice. “Farli aspettare in piedi significava rientrare e trovarli molto stanchi e irritati”. Il risultato? “Mi facevano sentire in colpa”, ricorda Stacy. “Era molto frustrante. Non capivo proprio perché non se ne andavano a letto”. Queste tensioni possono farti sentire come Katie, di 18 anni, che dice: “Vorrei che fossero i miei genitori ad allentare la corda, e non io a tirarla”.

LA PAROLA AI TUOI COETANEI

“Credo che l’orario che i miei genitori hanno stabilito sia ragionevole perché, se non dormo abbastanza, divento nervoso”. — Gabe, 17 anni.

“Dover rincasare a una certa ora mi ha salvato in molte occasioni. Una volta, ad esempio, ero con una mia amica a una festa. Quando ci siamo accorte che l’alcol sarebbe stato un problema, siamo andate via con la scusa che era ora di rientrare a casa”. — Katie, 18 anni.

Se anche tu ti senti così, chiediti:

Perché mi piace passare del tempo fuori casa?

  • Mi fa sentire indipendente.

  • Allevia lo stress.

  • Mi permette di stare con gli amici.

Questi motivi sono più che legittimi. Man mano che cresci, è naturale che tu voglia più indipendenza, e divertendoti in modo sano puoi rilassarti. Inoltre la Bibbia ti incoraggia a farti buoni amici. (Salmo 119:63; 2 Timoteo 2:22) È difficile che tutto questo succeda se stai sempre chiuso in casa.

Come puoi godere di queste libertà se devi rincasare a un orario che ritieni inflessibile? Vediamo insieme.

Problema n. 1: Ti senti trattato come un bambino.

“Mi sentivo una bambina quando rovinavo a tutti la serata chiedendo a qualcuno di accompagnarmi a casa presto”, ricorda Cristina, che ora ha 21 anni.

Un consiglio: Immagina di aver appena preso la patente. In alcuni paesi la legge impone restrizioni su dove, quando e con chi guidare, almeno fino a una certa età. Rinunceresti alla patente, dicendo: “Se non posso fare tutto quello che voglio, allora preferisco non guidare affatto”? Tutt’altro. La patente sarebbe comunque un grande traguardo.

Allo stesso modo, cerca di vedere l’orario che devi rispettare come un traguardo che hai raggiunto, un passo nella giusta direzione. Concentrati sulla libertà d’azione che ti concede, non sui limiti che ti impone. Non è forse vero che hai più libertà ora di quanta non ne avessi quando eri più piccolo?

Perché funziona: Ti sarà più facile osservare un orario di rientro se lo consideri un’opportunità piuttosto che un ostacolo. Rispettalo, ed è probabile che in seguito ti sarà concessa più libertà. — Luca 16:10.

Problema n. 2: Non capisci perché devi rincasare così presto.

Nikki, a cui l’orario di rientro stava stretto, dice: “Ricordo di aver pensato che la mamma imponeva delle regole solo per il gusto di farlo”.

Un consiglio: Applica il principio di Proverbi 15:22: “I piani sono frustrati dove non si parla in maniera confidenziale, ma nella moltitudine dei consiglieri c’è la riuscita”. Affronta in modo disteso l’argomento con i tuoi genitori. Cerca di capire perché hanno stabilito proprio quell’orario.b

RAGGIUNGETE UN ACCORDO

Perché non parli con i tuoi genitori dell’orario di rientro che devi rispettare, cercando un accordo sui seguenti punti?

  • Rincaserò entro ․․․․․ in queste sere: ․․․․․, ed entro ․․․․․ in queste sere: ․․․․․.

  • So che, se torno a casa più tardi, l’orario di rientro sarà anticipato a ․․․․․ per almeno ․․․․․ settimane.

  • Potrò rientrare più tardi se rispetto l’orario per almeno ․․․․․ mesi.

Perché funziona: Ascoltare i tuoi genitori può chiarirti le idee. “Mio padre mi disse che, finché non tornavo a casa sano e salvo, la mamma non riusciva a prendere sonno”, narra Stephen. “Non ci avevo mai pensato”.

SE VUOI RINCASARE PIÙ TARDI...

  • Affronta l’argomento al momento giusto. — Ecclesiaste 3:1, 7.

  • Dimostrati affidabile essendo puntuale. — Matteo 5:37.

  • Chiedi che ti mettano alla prova permettendoti di rientrare più tardi. — Matteo 25:23.

Ricorda: è sempre meglio parlare dei problemi con calma piuttosto che esplodere, il che porterebbe a inevitabili conseguenze. “Ho riscontrato che se perdo le staffe con i miei”, dice Natasha, già citata, “di solito mi gioco la possibilità di fare altre cose a cui terrei”.

Problema n. 3: Pensi di non essere tu ad avere il controllo della tua vita.

A volte i genitori dicono che le regole, che potrebbero includere l’orario di rientro, sono per il tuo bene. “Quando i miei genitori me lo dicono”, afferma Brandi, che ha 20 anni, “ho l’impressione che non vogliano che faccia le mie scelte e che dica la mia”.

Un consiglio: Potresti decidere di seguire il consiglio di Gesù riportato in Matteo 5:41: “Se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia”. Ashley e suo fratello hanno trovato un modo pratico per applicare questo principio. “Cerchiamo di tornare a casa un quarto d’ora prima”, dice. Puoi provare a fare qualcosa di simile?

Perché funziona: Facciamo le cose più volentieri quando vogliamo farle e non semplicemente quando dobbiamo farle. Pensa: quando decidi di arrivare a casa un po’ prima, sei tu ad avere il controllo del tuo tempo. E ricorda questo principio: “Il tuo buon atto non sia compiuto come per forza, ma di tua propria volontà”. — Filemone 14.

Inoltre se torni a casa in anticipo ti guadagni la fiducia dei tuoi genitori, e spesso ottieni maggiore libertà. Wade, di 18 anni, osserva: “Se conquisti la loro fiducia, i tuoi genitori ti lasceranno più libertà di movimento”.

Scrivi un altro problema dovuto all’orario di rientro.

Come puoi superarlo?

Perché pensi che questo sia un buon modo per risolvere il problema?

Probabilmente un giorno te ne andrai di casa, e avrai molta libertà. Nel frattempo, sii paziente. “Forse non godi di tutta la libertà che vorresti”, dice Tiffany, che ora ha 20 anni, “ma, se impari a convivere con le regole, non vivrai un’adolescenza infelice”.

Altri articoli della rubrica “I giovani chiedono” si possono trovare sul sito www.watchtower.org/ypi

a In questo articolo i nomi sono stati cambiati.

b Troverete utili consigli nell’articolo “I giovani chiedono... Perché ci sono così tante regole?”, in Svegliatevi! del dicembre 2006.

RIFLETTI

  • Perché l’orario che i tuoi genitori hanno stabilito dimostra che si preoccupano di te?

  • Se sei rientrato più tardi del dovuto, come puoi rimediare?

PER I GENITORI

Vostro figlio doveva essere a casa già da mezz’ora, quando sentite la porta che si apre piano piano. ‘Spera che io sia andato a letto’, pensate. Ma naturalmente non ci siete andati. Anzi, appena vostro figlio ha cominciato a ritardare, l’avete aspettato seduti accanto alla porta, che ora è spalancata. I vostri sguardi si incrociano. Cosa direte? Cosa farete?

Ci sono varie possibilità. Potreste prendere la cosa alla leggera, e pensare: ‘I ragazzi sono così’. Oppure potreste andare all’altro estremo e dirgli: “Per punizione non vai più da nessuna parte”. Non agite impulsivamente. Prima ascoltate: forse ha un buon motivo per aver fatto tardi. Poi cogliete l’occasione per insegnargli un’importante lezione. In che modo?

Un suggerimento: Ditegli che ne parlerete il giorno dopo. Poi, in un momento adatto, sedetevi e ditegli cosa intendete fare. Alcuni genitori hanno provato il seguente metodo. Se il figlio torna a casa in ritardo, la volta successiva anticipano l’orario di rientro di mezz’ora. Ma, se di solito il ragazzo rincasa in tempo e si dimostra responsabile, potreste prendere in considerazione la possibilità di concedergli una certa indipendenza, permettendogli a volte di tornare più tardi. È importante che vostro figlio sappia chiaramente a che ora deve essere a casa e a quali conseguenze va incontro se trasgredisce. Poi siate coerenti.

Un avvertimento: La Bibbia dice: “La vostra ragionevolezza divenga nota”. (Filippesi 4:5) Prima di stabilire un orario, forse dovreste parlarne con vostro figlio, permettendogli di proporre un orario e fornire le sue motivazioni. Prendete in considerazione la sua richiesta. Se si è dimostrato responsabile, potreste accondiscendere ai suoi desideri, se ragionevoli.

Nella vita è importante essere puntuali. Stabilendo un orario di rientro, quindi, non state semplicemente proteggendo vostro figlio da eventuali pericoli. Gli state insegnando qualcosa che gli sarà utile anche quando non abiterà più con voi. — Proverbi 22:6.

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